05 Apr, 2025 - 16:14

Congedo parentale, assegni di maternità e paternità 2025: come cambiano gli importi Inps

Congedo parentale, assegni di maternità e paternità 2025: come cambiano gli importi Inps

L’Inps ha aggiornato gli importi e i limiti delle prestazioni economiche legate ai congedi parentali, assegni di maternità e paternità. L’aggiornamento degli importi tiene conto della variazione dell’indice dei prezzi comunicata dall’Istat per il 2024.

Le nuove soglie riguardano i lavoratori dipendenti, gli autonomi, gli iscritti alla Gestione Separata Inps, i lavoratori domestici e chi possiede redditi discontinui.

Sono previsti dei cambiamenti anche nei limiti Isee per accedere agli assegni di maternità comunali e statali, così come nei tetti di reddito necessari per fruire del congedo parentale al 30%.

In questo articolo, vediamo tutte le novità, con anche la variazione dei limiti Isee per accedere agli assegni di maternità dei comuni e dello Stato.

Quanto spetta di maternità e paternità nel 2025

Con la pubblicazione della circolare n. 72/2025, l’Inps ha aggiornato gli importi di riferimento per le prestazioni economiche legate alla maternità, paternità, congedi parentali e malattia.

Tali prestazioni si applicano ai lavoratori dipendenti, agli autonomi e ai professionisti iscritti alla Gestione Separata Inps.

I valori si calcolo in riferimento a:

  • Retribuzioni minime giornaliere;
  • Tipologia contrattuale;
  • Convenzioni eventualmente applicabili.

In dettaglio, di seguito riporto gli importi per categoria di lavoratore:

  • Dipendenti: riferimento è la retribuzione del mese precedente l’evento non inferiore al minimale di legge di 57,32 euro;
  • Agricoli a tempo determinato: il minimale è 50,99 euro;
  • Artigiani e commercianti: la base di calcolo resta 57,32 euro;
  • Coltivatori diretti, coloni e mezzadri: il valore è 50,99 euro;
  • Pescatori: riferimento a una retribuzione giornaliera convenzionale di 31,85 euro.

Le retribuzioni convenzionali orarie per lavoratori domestici sono:

  • 8,40 euro: se la retribuzione oraria effettiva è minore o uguale 9,48 euro;
  • 9,48 euro: se la retribuzione oraria effettiva è compresa tra 9,48 euro e 11,54 euro;
  • 11,54 euro: se la retribuzione oraria effettiva è maggiore a 11,54 euro;
  • 6,11 euro: se l’orario è maggiore a 24 ore settimanali.

Come funziona il congedo parentale per gli autonomi

Le lavoratrici autonome possono contare sul congedo parentale. Gli importi vengono definiti in base alla qualifica e alla tipologia di attività svolta.

Al pari degli altri assegni, anche quelli per le autonome i limiti minimi giornalieri sono gli stessi previsti per l’anno 2025 (tra 50,99 e 57,32 euro), ma applicati alla durata dell’evento.

È, altresì, previsto un assegno integrativo di tre mesi, ma solo per le lavoratrici con un reddito inferiore a 9.456,53 euro.

Quali sono i limiti del congedo parentale

Accanto agli aggiornamenti sugli importi, cambiano anche i limiti reddituali per accedere al congedo parentale.

L’indennità del 30% spetta al genitore che ha reddito individuale inferiore a 19.610,50 euro annui, pari a 2,5 volte il trattamento minimo di pensione previsto per il 2025, che si attesta a 7.844,20 euro.

Si tratta di una soglia generosa che permette al genitore lavoratore dipendente di accedere a un ulteriore periodo di congedo retribuito rispetto a quello ordinario, nell’ottica della tutela alle famiglie con basso reddito.

Qual è l'importo dell'assegno di maternità comunale per il 2025?

Gli assegni di maternità concessi dai Comuni e dallo Stato, continuano a essere forme di sostegno molto apprezzate dalle cittadine che non sono coperte da altre forme previdenziali. Fortunatamente, continuano a restare in vigore anche nel 2025, seppur con qualche novità.

L’assegno di maternità comunale è destinato alle cittadine con Isee inferiore a 20.382,90 euro, è pari a 2.037 euro totali, spalmati in cinque mesi per un importo di 407,40 euro mensili.

Contemporaneamente, l’assegno di maternità statale è rivolto alle lavoratrici con contratti atipici o discontinui. Nel 2025, l’importo è pari a 2.508,04 euro.

I punti salienti

  • Aggiornamento degli importi e limiti per le prestazioni economiche: l'Inps ha aggiornato gli importi per maternità, paternità, congedi parentali e malattia, tenendo conto dell'indice dei prezzi Istat 2024. I cambiamenti riguardano vari gruppi di lavoratori, come dipendenti, autonomi e lavoratori domestici.

  • Congedo parentale e limiti reddituali: i limiti per accedere al congedo parentale con indennità al 30% sono aggiornati. La soglia per accedere è un reddito individuale inferiore a 19.610,50 euro, favorendo i genitori con reddito basso.

  • Assegni di maternità comunali e statali: gli assegni di maternità continuano anche nel 2025, con l'assegno comunale che rimane a 407,40 euro al mese per 5 mesi per Isee sotto 20.382,90 euro, e l'assegno statale per lavoratrici atipiche che ammonta a 2.508,04 euro.

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