Jolanda Addolori è stata una figura importante nella vita del leggendario attore Anthony Quinn, non solo come sua seconda moglie, ma anche come madre di tre dei suoi figli, tra cui Danny Quinn. Italiana di nascita e costumista di professione, Jolanda ha condiviso con Anthony un matrimonio lungo e complesso, segnato da successi personali e difficoltà familiari.
Jolanda Addolori nacque il 30 novembre 1933 in Italia. Prima di incontrare Anthony Quinn, lavorava come costumista nel mondo del cinema. Fu proprio durante la lavorazione del film Barabba (1961), in cui Quinn interpretava il ruolo principale, che i due si conobbero e iniziarono una relazione. Jolanda era una donna riservata, ma determinata, e il suo lavoro dietro le quinte l'aveva resa una figura rispettata nell'industria cinematografica italiana.
Oltre alla sua carriera nel cinema, Jolanda ebbe anche un breve periodo come attrice, recitando nel film L’arciere nero (1959), dove interpretò il ruolo di Bianca. Tuttavia, la sua vera passione rimase sempre quella del design e della creazione di costumi per il grande schermo.
Dopo il divorzio da Anthony Quinn, Jolanda visse lontano dai riflettori. Si trasferì negli Stati Uniti ma mantenne un basso profilo pubblico. Morì il 28 gennaio 2016 all'età di 82 anni. La causa della morte non è stata resa pubblica.
La sua scomparsa fu ricordata dai familiari come quella di una donna forte e amorevole che aveva dedicato la sua vita alla famiglia e all'arte. I suoi figli continuarono a onorare la memoria della madre attraverso le loro carriere artistiche.
Jolanda sposò Anthony Quinn il 2 gennaio 1966, dopo che l'attore aveva divorziato dalla sua prima moglie, Katherine DeMille. La loro relazione iniziò in circostanze controverse: Anthony aveva avuto una lunga relazione extraconiugale con Jolanda mentre era ancora sposato con Katherine. Il divorzio da Katherine fu un evento mediatico significativo per l'epoca e permise ad Anthony di sposare Jolanda.
Dal matrimonio tra Jolanda e Anthony nacquero tre figli: Francesco (1963-2011), Danny (nato nel 1964) e Lorenzo (nato nel 1966). La famiglia visse per molti anni tra gli Stati Uniti e l'Italia, mantenendo un forte legame con le radici italiane di Jolanda.
Nonostante i momenti felici, il matrimonio fu tutt'altro che perfetto. Anthony Quinn era noto per la sua personalità passionale e per le sue numerose relazioni extraconiugali. Negli anni '90, la relazione tra i due si deteriorò ulteriormente quando Anthony intraprese una relazione con la sua segretaria Kathy Benvin, dalla quale ebbe due figli. Questo portò alla separazione definitiva della coppia nel 1993 e al divorzio ufficiale nel 1997.
Jolanda Addolori dedicò gran parte della sua vita alla crescita dei suoi tre figli. Francesco, Danny e Lorenzo seguirono tutti percorsi artistici influenzati dall'eredità del padre. Francesco divenne un attore noto per i suoi ruoli in film come Platoon (1986), mentre Lorenzo si affermò come scultore di fama internazionale. Danny, invece, intraprese una carriera sia come attore che come regista.
Jolanda fu una figura centrale nella vita dei suoi figli, soprattutto durante i periodi più difficili della loro infanzia e adolescenza. Dopo il divorzio da Anthony Quinn, mantenne un rapporto stretto con i ragazzi e li sostenne nelle loro carriere artistiche. La sua influenza materna fu fondamentale per aiutarli a navigare le complessità della vita sotto i riflettori.
Il divorzio tra Jolanda e Anthony fu uno degli eventi più discussi nella vita privata dell'attore. Dopo oltre 30 anni di matrimonio, la separazione avvenne in un clima di tensione familiare. Durante il processo di divorzio, emerse che uno dei figli della coppia, Danny Quinn, aveva preso le parti della madre contro il padre. Questo causò un allontanamento temporaneo tra Danny e Anthony.
Nonostante le difficoltà personali, Jolanda riuscì a ottenere un accordo finanziario significativo dal divorzio: ricevette circa dieci milioni di dollari e alcune opere d'arte preziose dalla collezione personale di Anthony Quinn. Tra queste vi erano quadri di Pablo Picasso e sculture di Henry Moore.