Quando Davide Nicola ha preso in mano il Cagliari, gli isolani sembravano destinati a una stagione di sofferenza. Con un avvio di campionato incerto e risultati altalenanti, i rossoblù si ritrovavano invischiati nelle zone basse della classifica. Nonostante qualche segnale positivo, le difficoltà negli scontri diretti e una certa fragilità difensiva avevano condannato il Cagliari al terzultimo posto con appena 14 punti alla fine del girone d'andata. Ma come spesso accade con Nicola, il tempo ha giocato a suo favore: il tecnico piemontese, infatti, ha saputo imprimere la sua mentalità combattiva e la squadra ha iniziato a rispondere sul campo.
Nicola è un allenatore che ha sempre dimostrato di saper prendere in mano squadre in difficoltà e trasformarle. Fin dal 2016, ogni club che ha guidato in Serie A si è salvato sotto la sua gestione. Questo non è un caso, ma il risultato del suo approccio basato su intensità, disciplina e motivazione. Il Cagliari, che sembrava destinato a lottare fino all'ultima giornata, ha palesemente cambiato marcia e, grazie all'ultima vittoria, ha preso un vantaggio importante nella corsa alla salvezza. E proprio la partita contro il Monza ha segnato un punto di svolta.
L'incontro con il Monza ha rappresentato uno snodo fondamentale per gli uomini di Nicola: la squadra di casa ha saputo sfruttare ogni occasione, dimostrando carattere e concretezza. Dopo un primo tempo avaro di emozioni, con poche occasioni da entrambe le parti, Bianco per il Monza e Viola per il Cagliari hanno avuto le uniche vere opportunità, la ripresa ha raccontato un'altra storia.
Al 49', un cross preciso di Augello ha trovato Viola, che ha approfittato di una marcatura distratta di D'Ambrosio per insaccare di testa alle spalle di Turati. Il Monza ha accusato il colpo e non è riuscito a reagire con convinzione. Il Cagliari, invece, ha continuato a spingere e al 73' ha trovato il raddoppio grazie a un capolavoro su punizione di Gaetano, entrato pochi minuti prima al posto dello stesso Viola. Un gol che ha virtualmente chiuso la partita e messo in ginocchio il Monza. Nel finale, al 92', è arrivato anche il terzo sigillo: Gaetano ha lanciato Luvumbo in campo aperto e l'attaccante ha trafitto Turati con un diagonale preciso.
Con questa vittoria, il Cagliari vola a 29 punti, portandosi a +6 sulla zona retrocessione e potendo finalmente respirare.
Se per il Cagliari il futuro appare più sereno, lo stesso non si può dire per il Monza. La squadra di Nesta ieri ha definitivamente firmato per la retrocessione. Ultimi in classifica e con un distacco di ben 10 punti dalla quartultima posizione, i brianzoli sembrano ormai destinati alla B. L'assenza di un'identità chiara e la fragilità difensiva sono i problemi principali di un Monza che non riesce a rialzarsi.
Nonostante qualche innesto di mercato e il cambio di allenatore, i risultati continuano a essere deludenti. L'attacco fatica a concretizzare, mentre la difesa concede troppo facilmente occasioni agli avversari. Contro il Cagliari, il Monza non è mai stato veramente in partita nella ripresa, lasciando spazio agli isolani per prendere il sopravvento.
La storia recente della Serie A ha dimostrato che Davide Nicola è uno specialista nelle imprese salvezza. Ogni squadra che ha guidato in difficoltà è riuscita a rimanere nella massima serie, e il Cagliari sembra destinato a seguire lo stesso percorso. Con il suo carisma e la sua capacità di motivare i giocatori, il tecnico piemontese ha trasformato una squadra sfiduciata in un gruppo solido e determinato. La sua filosofia è chiara: intensità, organizzazione difensiva e cinismo sotto porta. Questo approccio ha già pagato in passato e sta funzionando anche con il Cagliari.
L'obiettivo non è ancora matematicamente raggiunto, ma se il Cagliari continuerà su questa strada, potrà conquistare la salvezza con qualche giornata d'anticipo, evitando il brivido dell'ultima giornata. E per una squadra che sembrava condannata, sarebbe una vera impresa. Davide Nicola, ancora una volta, si conferma l'allenatore giusto per trasformare le difficoltà in opportunità.