30 Mar, 2025 - 14:09

Daniel Pennac era dislessico? La verità sullo scrittore e la sua infanzia da "somaro"

Daniel Pennac era dislessico? La verità sullo scrittore e la sua infanzia da "somaro"

Daniel Pennac non è mai stato specificamente diagnosticato come dislessico, ma ha sempre sofferto di disortografia e a scuola aveva problemi di apprendimento. Si descrive spesso come un pessimo alunno con serie difficoltà, superate solo grazie all'ispirazione creativa e all'aiuto di un insegnante del liceo che ha creduto in lui.

È proprio da quell'alunno "somaro" che nasce il grande scrittore francese, ma soprattutto il docente che crede in metodi innovativi di insegnamento e si fa in quattro per proporre, a nuove generazioni e a colleghi, metodi e testimonianze dirette per cambiare l'approccio all'apprendimento e all'insegnamento.

Daniel Pennac era dislessico? La disortografia

Dalle fonti note, non gli è mai stata diagnosticata ufficialmente la dislessia, anche se nessuno lo ha mai escluso, né confermato. Ci sono invece certezze sulla sua disortografia, il disturbo dell'apprendimento legato direttamente alla scrittura (non alla lettura).

Faceva confusione tra segni grafici simili, invertiva la sequenza dei suoni nelle parole, trasformava la forma parlata in quella scritta con enormi difficoltà.

Tutti gli scogli superati (e non) tra i banchi sono stati per lui oggetto di riflessione e anche buona parte della sua ispirazione artistica per il suo romanzo autobiografico di successo, vincitore del premio Renaudot, "Diario di scuola". È proprio lì che l'autore approfondisce le condizioni che lo hanno segnato durante l'infanzia.

Possiamo dire che Pennac, nonostante tutto, sia diventato uno degli scrittori più importanti della letteratura francese contemporanea e, a giudicare dalla carriera, anche con ottimi risultati.

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Non esiste l'ossimoro ‘il somaro che ce l'ha fatta' significa solo che nessuno è prigioniero della propria infanzia: si chiama evoluzione'.

Spiega nel già citato romanzo.

Sì, perché oltre a diventare il noto scrittore della saga di romanzi polizieschi di successo, la "Malaussène", Pennac riceve la laurea honoris causa all'Università di Bologna nel 2013 per il suo contributo alla pedagogia.

Età e origini di Daniel Pennac: un disastro a scuola

Daniel Pennac ha 80 anni. Il suo vero nome è Daniel Pennacchioni ed è nato nel 1944 da una famiglia di militari di origini corse e provenzali. Durante l'infanzia ha viaggiato dappertutto: Africa, sud-est asiatico ed Europa, fino alla Francia meridionale.

L'esperienza scolastica di Daniel Pennac è stata pessima. Insomma, andava molto male e aveva un brutto rapporto con gli insegnanti. In "Diario di scuola", racconta la sua esperienza in prima persona spiegando che si sentiva perseguitato all'idea di studiare, di ricevere voti, di sentirsi continuamente respinto dai maestri.

Provava repulsione sia nei confronti della matematica, sia della scrittura. Era poco bravo a memorizzare date, luoghi geografici, non si ricordava quasi nulla delle lingue straniere e tutti pensavano che fosse pigro. La maggior parte delle volte, quando gli insegnanti gli spiegavano qualcosa, sentiva di non capire.

Addirittura, nel libro racconta di averci messo tantissimo tempo solo per imparare l'alfabeto:

virgolette
Ho sempre sentito dire che mi ci era voluto un anno intero per imparare la lettera a. La lettera a, in un anno. Il deserto della mia ignoranza cominciava al di là dell’invalicabile.

Daniel Pennac come è diventato famoso? La carriera

Ma come ha fatto a diventare uno scrittore se andava così male a scuola?  Tutto cambia grazie a un docente dei tempi del liceo che comprende in pieno il suo potenziale.

Fare la differenza è l'approccio. L'insegnante gli propone di scrivere dei romanzi a puntate, accantonando l'idea di elaborare i noiosi temi che fanno tutti. Quell'innovazione, quello stimolo, sarà il punto di partenza per prendere il volo. Ne deve comporre uno alla settimana e la creazione di nuove storie diventa un allenamento, una palestra di fantasia di cui non riesce più a fare a meno.

Inizia a prendere piede la creatività e a salvarlo più di tutti, oltre al suo professore, c'è la lettura: la nuova costante nella sua vita.

Ed è proprio alla lettura che nel 1992 dedica il suo famoso saggio "Come un romanzo", dove descrive la figura del lettore, esplora nuovi modi per avvicinare i ragazzi alla lettura e propone approcci e punti di vista fuori dagli schemi per far comprendere l'importanza dei libri, dei diritti del lettore e del libro come parte integrante della nostra formazione sin da piccoli.

Dopo il liceo, Pennac inizia ad avere le idee chiare. Nel 1968 si laurea in lettere all'Università di Nizza. Vuole diventare uno scrittore ma nel frattempo, nel 1970, capisce che prima ha bisogno di sostenersi economicamente e sceglie di diventare insegnante. Ecco che quella che doveva essere una professione "di ripiego" diventa una vera e propria passione: la manterrà viva per ben ventotto anni.

Inizia a farsi strada come autore con un pamphlet contro l'esercito, "Le service militaire au service de qui?", pubblicato nel 1973, ma diventerà famoso come scrittore solo in seguito: con la serie di romanzi della saga Malaussène, iniziata con "Au bonheur des ogres" nel 1985.

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Sofia Pucciotti
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