Il 28 marzo, un potente terremoto di magnitudo 7.7 ha scosso il Myanmar e le regioni circostanti. Il sisma ha causato ingenti danni, provocando almeno mille vittime e più di 2mila feriti. La situazione è critica e le operazioni per salvare i sopravvissuti sono in corso. La giunta militare ha dichiarato lo stato di emergenza in sei regioni.
Mentre il paese si trova nel mezzo di una crisi umanitaria e politica, aiuti internazionali da diverse nazioni e organizzazioni internazionali stanno arrivando per supportare le vittime del disastro.
Un potente terremoto di magnitudo 7.7 ha colpito il 28 marzo il sud-est asiatico, seguito pochi minuti dopo da una scossa di assestamento di magnitudo 6.7. L'US Geological Survey ha segnalato che l'epicentro del sisma era Mandalay, in Myanmar. Il terremoto che ha colpito la regione è stato avvertito anche in Thailandia.
Un numero imprecisato di persone è rimasto intrappolato sotto le macerie. Almeno sei persone hanno perso la vita e 68 sono rimaste ferite a causa del crollo di un edificio in costruzione nella capitale thailandese, Bangkok. La città dista circa 965 km dall'epicentro; tuttavia, le autorità segnalano danni notevoli, oltre al crollo di edifici.
L'entità dei danni in Myanmar è ancora sconosciuta. La giunta militare al potere ha dichiarato lo stato di emergenza in sei regioni dopo il terremoto e le successive scosse di assestamento. Queste misure straordinarie testimoniano la gravità della situazione.
Il paese è impantanato in una guerra civile che dura da anni a seguito del colpo di stato del 2021. Mandalay, la seconda città più grande del Myanmar, è una delle principali aree ancora sotto il controllo della giunta.
Gli esperti affermano che il devastante terremoto che ha colpito il Myanmar è probabilmente il più forte registrato nel paese negli ultimi decenni. Le autorità temono un bilancio di vittime elevato e danni ingenti, con edifici crollati e infrastrutture gravemente compromesse. I danni alle infrastrutture e agli aeroporti sono una fonte di preoccupazione per la consegna di aiuti e l'assistenza alle popolazioni colpite.
La giunta militare ha dichiarato che il bilancio delle vittime ha superato quota mille e che i feriti sono più di 2mila.
Il paese, già segnato da una profonda crisi umanitaria e da un conflitto politico intenso, ora deve affrontare anche le conseguenze di questo disastro naturale.
La giunta militare ha lanciato un appello per gli aiuti internazionali. Diversi paesi hanno già attivato le proprie risorse per fornire assistenza umanitaria al Myanmar. Cina, India e Russia hanno già inviato soccorritori. Le Nazioni Unite, invece, hanno stanziato 5 milioni di dollari per avviare gli sforzi di soccorso. Anche l’Unione europea si è offerta di fornire aiuti.
Il blocco delle nazioni del sud-est asiatico, l'Asean, ha annunciato che lavorerà in stretto contatto per coordinare le operazioni di soccorso e ulteriori aiuti umanitari. Il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, ha annunciato dopo la notizia che gli Usa avrebbero aiutato il paese. Tuttavia, il ruolo degli americani nella risposta all’emergenza non è ancora definito, considerando i profondi tagli all'assistenza estera attuati dall'amministrazione Trump.