Nel Modello 730/2025 va dichiarato il conto corrente? La risposta potrebbe sembrare scontata, dato che le somme presenti derivano da redditi già tassati, come stipendi, pensioni o vincite.
Tuttavia, la questione è più articolata di quanto sembri. In alcuni casi, infatti, l’inserimento del conto nella dichiarazione dei redditi è obbligatorio, soprattutto per esigenze di controllo fiscale.
Ma in quali situazioni è necessario segnalarlo? Dove va inserito? Quali procedure seguire per compilare correttamente il quadro W? Scopriamo tutto ciò che c’è da sapere per evitare errori e possibili sanzioni.
Prima di farlo, vi lasciamo al video YouTube di Informazione Fiscale sui modelli definitivi della dichiarazione dei redditi 2025.
C'è un caso specifio e poco conosciuto che obbliga l'inserimento del conto corrente nella dichiarazione dei redditi. Pochi ne sono a conoscenza, ma i residenti in Italia sono tenuti a dichiarare nel modello 730/202 i conti correnti detenuti all'estero.
Una disposizione che serve principalmente a garantire il pagamento dell’IVAFE (Imposta sul Valore delle Attività Finanziarie Estere) e a consentire il monitoraggio fiscale da parte dell’Agenzia delle Entrate.
È importante chiarire che l’indicazione del conto corrente estero in dichiarazione non comporta il pagamento di imposte dirette sulle somme detenute. Tuttavia, chi omette di segnalare la presenza di conti esteri può essere soggetto a verifiche fiscali e sanzioni amministrative, con conseguenze potenzialmente onerose.
Fino a qualche anno fa (2023), la dichiarazione di un conto estero presupponeva la compilazione del quadro RW del modello Redditi PF. A partire dal 2024, invece, l’obbligo può essere assolto direttamente nel Modello 730/2025 attraverso il nuovo quadro W.
Entrambi i quadri, RW e W, sono destinati alla sola segnalazione delle attività finanziarie detenute all’estero e devono essere compilati anche da chi non ha altri obblighi dichiarativi. In questi casi, è sufficiente presentare il modello Redditi con il solo quadro RW e il frontespizio, senza necessità di altre sezioni fiscali.
Ovviamente la compilazione del quadro W risponde a specifici requisiti.
L’obbligo di segnalare il conto corrente estero nel quadro W del Modello 730/2025 sorge quando il saldo complessivo ha superato i 15.000 euro nel corso dell’anno. Se la giacenza è inferiore a tale cifra, la dichiarazione non è necessaria, a meno che non si debba versare l’IVAFE, dovuta per depositi superiori a 5.000 euro. L’IVAFE non è prevista per chi detiene importi inferiori a tale soglia,
Oltre ai conti correnti, nel quadro W del Modello 730/2025 devono essere segnalate altre attività detenute all’estero, come:
Anche se il quadro W è destinato prevalentemente al controllo fiscale, attraverso la sua compilazione è possibile liquidare direttamente alcune imposte dovute su queste attività, tra cui IVAFE, IVIE (Imposta sul Valore degli Immobili situati all’Estero) e l’imposta sulle cripto-attività.
Per completare correttamente il quadro W, è necessario compilare il rigo W1 e quelli successivi, riportando per ogni attività estera detenuta il valore iniziale e il valore finale dell’anno di riferimento.
Una compilazione errata o l’omissione di queste informazioni può comportare verifiche e sanzioni da parte dell’Agenzia delle Entrate. È essenziale, quindi, conoscere le regole di compilazione per evitare sanzioni e regolarizzare eventuali situazioni di non conformità con il fisco.