27 Mar, 2025 - 15:12

Cani abusati a Benevento, Enrico Rizzi: "Contrario alla violenza, il 5 aprile protesta pacifica"

Esclusiva di
Tag24
Cani abusati a Benevento, Enrico Rizzi: "Contrario alla violenza, il 5 aprile protesta pacifica"

Il caso del presunto molestatore di cani a Benevento è diventato a tutti gli effetti una vicenda di carattere nazionale.

È una storia che indigna, addolora e tormenta tutte le persone venute a conoscenza dei potenziali abusi commessi dall’uomo, che avrebbe violentato e seviziato cuccioli indifesi dal 2020 a oggi.

A distanza di cinque anni, una parziale verità sta emergendo, mentre le autorità competenti indagano sulla vicenda alla ricerca di risposte concrete e prove.

Alcune volontarie avevano denunciato l'accaduto già cinque anni fa, e la speranza è che ora la giustizia riesca finalmente a fare il suo corso.

Una vicenda presa a cuore da privati cittadini, associazioni animaliste e attivisti, come nel caso di Enrico Rizzi, da anni impegnato in prima linea in una battaglia pacifica per la difesa e la tutela degli animali.

Tag24 lo ha intervistato in esclusiva per ascoltare il suo punto di vista su questa drammatica vicenda e sull'importanza della manifestazione contro la violenza sugli animali del 5 aprile 2025.

Le dichiarazioni riportate nell’articolo provengono direttamente dalla sua viva voce.

Cani abusati a Benevento, l'intervento di Rizzi

"Quando si ha a che fare con soggetti problematici, una persona che compie atti così assurdi ha sicuramente dei disturbi psichici, una fragilità, per cui non è possibile prendersela direttamente con lui", spiega Enrico Rizzi a Tag24.

"Il mio dissenso è nei confronti delle istituzioni, che lasciano questo soggetto libero di fare del male agli animali – ma non solo – mettendo a rischio anche la vita delle persone".

"Chi ha questo tipo di atteggiamenti violenti verso gli animali potrebbe averli già messi in atto anche contro altri esseri umani", una riflessione sollevata anche dal Partito Animalista, sempre intervistati in esclusiva da Tag24.

"Mi riferisco in particolare a donne, bambini e anziani, che potrebbero correre seri pericoli: dobbiamo preservarli".

Dalla violenza sugli animali all'uomo

"Esistono studi medici conclamati che dimostrano come chi è violento con gli animali lo sia, con altissima probabilità, anche con le persone".

"Un individuo violento con gli animali – lo confermano i medici – è violento al 90% anche con le persone, e bisogna prestare la massima attenzione".

"Questo individuo, come ha violentato un cane, potrebbe farlo a un'altra persona indifesa. Una bambina, ad esempio: è stata compresa la gravità?".

L'appello al primo cittadino di Benevento

"Mi occupo di violenza sugli animali da oltre quindici anni e ho avuto modo di confrontarmi con autorità e istituzioni sull’argomento, sempre in prima linea. Sono stato ausiliario di polizia giudiziaria...", afferma Rizzi.

"Vorrei che il sindaco di Benevento comprenda la gravità della situazione e ci offra un supporto concreto per risolvere questa vicenda nel modo più opportuno". 

"Mi appello affinché trovi i mezzi per impedire a quell’uomo di continuare ad acquistare o adottare animali".

"Mi auguro che, una volta risolto questo caso, possa essere l’ultimo, e che situazioni del genere vengano definitivamente eradicate".

Potenziali denunce dal 2020?

"Il sindaco mi ha riferito, in una telefonata, di essere stato all’oscuro della vicenda fino a questa settimana, quando ha ricevuto la prima comunicazione ufficiale", spiega Rizzi.

"Devo ammettere che il suo pensiero mi ha un po’ sorpreso, dal momento che esiste una denuncia contro questo individuo risalente al 2020...".

"Nel pomeriggio di quello stesso giorno mi ha poi comunicato che i vigili urbani erano intervenuti e che i servizi sociali erano a conoscenza della situazione da tempo".

"Io possiedo copia di quella denuncia: una cittadina aveva già segnalato il caso cinque anni fa. E allora mi chiedo: in tutto questo tempo, come ha fatto quest’uomo ad ottenere altri cuccioli?", sottolinea l'attivista.

"C’è anche una seconda denuncia, presentata nel febbraio 2025. Nessuno ha fatto nulla finora".

"Se ci fosse stato maggiore interesse da parte delle istituzioni, si sarebbero potuti prendere provvedimenti adeguati, come ad esempio un eventuale ricovero in una struttura idonea...".

Un'ordinanza necessaria 

"Stiamo intervenendo, abbiamo fatto tutto il possibile, ma non ci basta... Noi chiediamo e vogliamo di più, in nome della tutela e della difesa degli animali".

"Questo signore è ancora libero di prendere animali e portarli a casa, di far loro del male o persino compiere atti sessuali: ma perché gli è ancora permesso?", continua Rizzi.

"I sindaci, in attesa di effettuare i dovuti accertamenti, hanno il potere di tutelare gli animali ed emanare ordinanze specifiche in tal senso".

"Comprendiamo lo stato di fragilità di quest’uomo, ma purtroppo non è in grado di fare del bene agli animali. Per questo è necessario impedirgli, per sempre, di averne altri. Mai più".

Un caso parallelo: la serial killer di gatti a Roma

"A Roma, come ben saprà, c’è un altro caso importante: la nota serial killer dei gatti...", sottolinea Rizzi.

"Si tratta di una signora che gira per la città e le zone limitrofe adottando, acquistando o addirittura rubando mici. Capisco la mancanza di strutture adeguate e non intendo attribuire colpe dirette ai sindaci".

"Ma l’ex prima cittadina di Roma, Virginia Raggi, ha emesso un’ordinanza nei confronti di questa donna, che è tuttora attiva, impedendole di adottare altri animali".

"Ricevo spesso segnalazioni in cui mi dicono: ‘L’abbiamo vista di nuovo, ha preso altri gatti. Non siamo ancora riusciti a fermarla…’. Ma almeno, in quel caso, un’ordinanza è stata emessa. È stato un gesto concreto, un segnale di attenzione".

"Qualora le autorità trovassero cani, gatti o altre tipologie di animali, possono intervenire e porre tempestivamente rimedio". 

"Perché non facciamo lo stesso anche in questo caso? Inoltre, si parla di un possibile coinvolgimento della madre...". 

Enrico Rizzi contrario a ogni forma di violenza

"Ascolti... la mia posizione è abbastanza chiara: io sono assolutamente contrario a ogni forma di violenza, sia essa fisica o di altra natura".

"Non mi sento però di criticare i cittadini che hanno diffuso il nome di questo soggetto, perché ritengo che sia giusto tenere gli occhi aperti e informare le persone affinché non permettano adozioni o vendite di animali a questo individuo".

"Sui social ci sono prove concrete delle sue richieste di adozione. In questi anni mi è stato girato di tutto: messaggi, post, screenshot provenienti da gruppi Facebook dedicati ai cuccioli, risalenti anche a tre anni fa".

"Dal momento che è nostro dovere tutelare gli animali, posso comprendere chi fa il nome di questa persona, considerando che potrebbe potenzialmente fare ancora del male. Avvisare con un semplice ‘Occhio, se vi contatta questa persona ricordate che ha accuse pendenti’ può essere un atto di tutela".

Il 5 aprile 2025 manifestazione pacifica a Benevento

"Non mi sento di criticare chi condivide informazioni per proteggere gli animali. Ma entrare in casa di qualcuno per fargli del male è un atto che condanno con fermezza. A quel punto si passa dalla parte del torto, e non è giusto".

"Noi dobbiamo pretendere che siano le istituzioni a tutelare gli animali. Il mio obiettivo – e quello della manifestazione – è far sì che nessuno chiuda più gli occhi di fronte a questo schifo".

"Se emergerà che quest’uomo è sano di mente, si dovrà procedere a un processo per maltrattamento di animali". 

"Se la Procura non farà nulla, allora la situazione cambia: a quel punto siamo di fronte a una persona che merita di essere processata, e bisogna arrivarci".

"Ci tengo a ribadire che la manifestazione del 5 aprile a Benevento sarà pacifica, contro ogni forma di violenza, e volta unicamente a far sentire la nostra voce".

"Vi aspetto tutti alle 15:30 al Rione Ferrovia. È importante chiarire che non andremo sotto casa di questo individuo per nessun motivo. Dobbiamo credere nella giustizia e impegnarci affinché faccia il suo corso", conclude l’attivista.

 

 

 

 

 

AUTORE
foto autore
Antonio Preziosi
condividi sui social
condividi su facebook condividi su x condividi su linkedin condividi su whatsapp
ARTICOLI RECENTI
LEGGI ANCHE