Era il 13 agosto 2007 quando Chiara Poggi, 26enne laureata in economia, venne brutalmente uccisa nella villetta di famiglia a Garlasco, in provincia di Pavia. A distanza di 18 anni, mentre Alberto Stasi sta scontando una pena di 16 anni, il caso è tornato alla ribalta con l'iscrizione di Andrea Sempio nel registro degli indagati.
A finire (di nuovo) sotto i riflettori sono ora anche le cugine di Chiara Poggi, le gemelle Paola e Stefania Cappa. All'epoca le ragazze attirarono l'attenzione per un'immagine in cui apparivano con la vittima, frutto di un (rudimentale) fotomontaggio.
Stefania, in particolare, venne tirata in ballo anche da un testimone che l'aveva inizialmente collocata sul luogo dell'omicidio quella mattina, per poi ritrattare le sue dichiarazioni.
Come riportato dal settimanale Giallo, le gemelle verranno nuovamente riascoltate dagli investigatori, insieme ad altri membri della famiglia, in questo nuovo filone d'indagine.
Paola e Stefania sono figlie di Maria Rosa Poggi, sorella del padre di Chiara, Giuseppe. Le due ragazze, all'epoca 23enni, hanno anche un fratello maggiore.
Negli anni precedenti al delitto i rapporti tra le due famiglie non erano molto stretti. Stando a quanto emerso, infatti, Chiara aveva ripreso a frequentare le cugine solo alcuni mesi prima della tragedia. Soprattutto Stefania, che si recava spesso nella villetta dei Poggi per trascorrere del tempo con lei.
Era stata lei stessa a raccontare agli inquirenti dell'"ottimo rapporto" che aveva instaurato con la cugina. In lei aveva trovato una confidente dopo la fine della sua storia d'amore.
Nei giorni successivi all'omicidio le due ragazze, soprannominate dalla stampa "le Gemelle K", vennero intervistate e finirono sui giornali.
Persino Fabrizio Corona si era recato a Garlasco per un'esclusiva con loro, come riporta un articolo del Corriere del 2007. Con il tempo, lentamente, sono cadute nell'oblio.
Il giorno dopo l'omicidio, il 14 agosto 2007, Paola e Stefania Cappa attirarono l'attenzione per una foto con la vittima, lasciata davanti alla villetta dei Poggi insieme ad alcuni fiori. Un gesto ripreso dalle telecamere. Nell'immagine, poi diffusa dalla stampa, c'erano Stefania e Paola sorridenti insieme a Chiara. Tutte e tre vestite di rosso.
Una foto, come si scoprirà successivamente, non autentica, ma realizzata sovrapponendo due diversi scatti. Un fotomontaggio che finì per alimentare sospetti, oltre che aspre critiche: le cugine vennero infatti accusate di essere a caccia di visibilità.
"Solo un atto d'amore" dichiararono poi in un'intervista pubblicata da Il Giorno il 23 agosto 2007. Un modo per creare "una specie di ricordo comune per tutte e tre".
Stefania Cappa finì sui giornali non solo per il fotomontaggio, ma anche perché nominata da un testimone, Marco Muschitta.
L'uomo raccontò agli inquirenti di aver visto vicino alla casa dei Poggi il 13 agosto tra le 9:30 e le 10 (ossia nell'orario dell'omicidio), una giovane a bordo di una bicicletta.
Nella mano destra, spiegò ancora, stringeva un oggetto simile a un piedistallo da camino. L'aveva poi riconosciuta in TV: quella donna somigliava a Stefania Cappa.
Una versione che in seguito venne smentita dallo stesso Muschitta: l'uomo venne bollato come un "mitomane" dai giudici. La ragazza, che non è mai stata indagata, aveva dichiarato di aver trascorso l'intera mattinata in casa, senza mai uscire.
Stando a quanto riportato dal settimanale Giallo il nome di Stefania Cappa sarebbe emerso di nuovo, questa volta nel racconto del supertestimone di cui ha parlato anche la trasmissione televisiva Le Iene.
L'uomo, di cui non si conosce al momento l'identità, avrebbe raccontato di averla vista nei pressi della villetta in via Pascoli il giorno dell'omicidio.
Gli inquirenti avrebbero quindi deciso di procedere con nuovi riscontri riascoltando le gemelle, mentre vanno avanti le indagini per scoprire se l'assassino di Chiara Poggi sia in realtà ancora libero. Alberto Stasi, rinchiuso nel carcere di Bollate, continua a professarsi innocente.