27 Mar, 2025 - 13:10

Cani abusati a Benevento, il Partito Animalista: “Stop alla vendita online di animali”

Esclusiva di
Tag24
Cani abusati a Benevento, il Partito Animalista: “Stop alla vendita online di animali”

È una vicenda che scuote gli animi, quella relativa al presunto abusatore di cani a Benevento.

L’uomo, negli ultimi anni, avrebbe compiuto potenziali atti sessuali con cani adottati, acquistati online e in negozi specializzati.

Molti dei cuccioli sarebbero presumibilmente deceduti a causa delle violenze subite, mentre altri sono stati fortunatamente salvati grazie alle sapienti mani di un gruppo di volontarie.

Le donne hanno messo in sicurezza gli animali, donando loro successivamente una nuova famiglia: persone amorevoli e lontane dagli orrori vissuti.

Sul caso sono impegnati congiuntamente l’attivista e animalista Enrico Rizzi, l’AIDAA (Associazione Italiana Difesa Animali e Ambiente) e il primo cittadino di Benevento, Clemente Mastella.

Inoltre, sin dall’inizio di questo drammatico evento, si è attivato anche il Partito Animalista, intervistato in esclusiva da Tag24 nella persona dell’avvocato Cristiano Ceriello.

Le dichiarazioni riportate nell’articolo provengono direttamente dalla sua viva voce.

Abusi su cani a Benevento: la parola al Partito Animalista

"Il Partito Animalista si avvale di un pool di avvocati ed è specializzato nel settore legale e nella tutela degli animali", spiega l’avvocato Ceriello a Tag24.

"Le norme, purtroppo, sono poche, ma devono essere rispettate. Noi, nei tribunali, ci impegniamo a far valere la legalità".

"Abbiamo ricevuto numerose segnalazioni relative a questa drammatica vicenda: provvediamo a presentare esposti e denunce".

"Ovviamente dobbiamo verificare ogni elemento, anche quando ci vengono riferiti fatti risalenti al passato. Con i social, è fondamentale imparare a distinguere la verità da una bufala costruita ad arte".

"Nel momento in cui riscontriamo una verosimiglianza tra i fatti segnalati e quanto accertato, attiviamo la Procura con un esposto o una denuncia, affinché si apra un procedimento penale".

Presentato un esposto alla Procura della Repubblica di Benevento

"Ci costituiamo parte civile nel processo penale, cercando di supportare le indagini e contribuendo concretamente alla ricerca della verità".

"Relative al caso di Benevento ci sono giunte la scorsa settimana una serie di segnalazioni verosimili e parallelamente abbiamo le nostre fonti in aiuto".

"Successivamente abbiamo presentato un esposto alla Procura della Repubblica di Benevento, illustrando i fatti emersi".

"A seguito di questa iniziativa, la Procura apre un fascicolo e potrà avviare indagini che, a sua discrezione, potranno essere archiviate o proseguite".

"Siamo venuti a conoscenza della vicenda non appena è iniziato il tam tam sui social e ci siamo immediatamente messi a disposizione per contribuire alla risoluzione del caso".

Il Partito Animalista si dissocia da ogni forma di violenza

"Tutte le buone cause devono essere gestite nella maniera corretta. Se chiediamo il rispetto della legalità, allora dobbiamo essere i primi a rispettarla".

"Sui temi animalisti, ambientalisti e sociali non possiamo che dissociarci da ogni forma di giustizia privata" — un passaggio condiviso anche da Lorenzo Croce, presidente dell’AIDAA, in un’intervista esclusiva a Tag24.

"Chiediamo che venga fatta giustizia nelle sedi opportune, ovvero nei tribunali: non appoggiamo in alcun modo le giustizie sommarie".

"Comprendiamo il dolore di tutti gli animalisti, ma ci sono modi e modi per affrontare queste situazioni. Dobbiamo attenerci alle regole, in quanto parte di una società civile".

Violenza alimenta altra violenza

"La violenza alimenta altra violenza e fa perdere di vista l’obiettivo generale: un reato non si combatte commettendone un altro", sottolinea l’avvocato Ceriello.

"Abbiamo naturalmente aderito alla manifestazione del 5 aprile 2025 a Benevento, che è bene specificare sarà pacifica".

"Siamo presenti a tutti gli eventi con le nostre referenze sul territorio. Tuttavia, riteniamo fondamentale ribadire il nostro dissenso qualora venissero diffusi pubblicamente volti, nomi e cognomi delle persone coinvolte".

Rispetto per le indagini e il loro corso

"Dobbiamo rispettare le indagini e il loro corso. Lo ribadiamo con fermezza".

"La persona in questione vive una potenziale condizione di fragilità. È nostro dovere attenerci alla giustizia italiana, pur continuando a denunciare con determinazione eventi di questa gravità".

"Per il Partito Animalista, pubblicare nomi, cognomi, numeri di telefono o indirizzi di casa non rappresenta un modus operandi etico: comporta soltanto ulteriori problemi, non soluzioni".

"È necessario proseguire con le indagini, svolgere interrogatori, ascoltare chi è a conoscenza dei fatti e garantire a queste persone tutto l’aiuto di cui possono avere bisogno", conclude.

Gli animali non si comprano ma si adottano

"Dopo il caso scioccante di Benevento, dove un uomo avrebbe comprato cani online per poi abusarne, ho avviato un’azione inibitoria per vietare la vendita di animali sulle piattaforme digitali", afferma Ceriello.

"Come Partito Animalista Italiano abbiamo notificato le prime diffide alle principali piattaforme. Tra dieci giorni presenteremo ricorso in Tribunale per ottenere una sentenza che blocchi questa pratica pericolosa e fuori controllo". 

"Vendere animali sul web senza regole alimenta abusi, accumulo patologico e randagismo. È il momento di dire basta".

 

 

 

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Antonio Preziosi
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