26 Mar, 2025 - 13:56

SignalGate scuote la politica Usa ma Trump minimizza il caso: ha davvero poco da temere?

SignalGate scuote la politica Usa ma Trump minimizza il caso: ha davvero poco da temere?

Uno scandalo sull’uso di un’app di messaggistica privata da parte dei funzionari dell’amministrazione Trump sta scuotendo la politica statunitense. Secondo un articolo pubblicato da The Atlantic, alti esponenti del governo avrebbero discusso i dettagli di un attacco militare contro lo Yemen in una chat su Signal, a cui è stato aggiunto per errore anche un giornalista. La vicenda ha sollevato dubbi sulla sicurezza nazionale e sulle modalità con cui vengono gestite informazioni riservate. Trump ha cercato di minimizzare l’accaduto ma il caso rischia di restare a lungo al centro del dibattito politico.

SignalGate: la rivelazione di The Atlantic sull’attacco di Trump allo Yemen

Il 25 marzo, il caporedattore della rivista statunitense The Atlantic, Jeffrey Goldberg, ha pubblicato un articolo con una rivelazione che ha scosso i vertici dell’amministrazione di Donald Trump. Goldberg era stato aggiunto a una chat sull’app di messaggistica Signal, dove gli alti funzionari del governo americano discutevano i dettagli del piano di attacco contro lo Yemen.

L’attacco contro gli Houthi dello Yemen è avvenuto il 15 marzo. Con questa azione militare, Trump ha dichiarato che non tollererà ulteriori attacchi nel Mar Rosso contro le navi commerciali. Il gruppo yemenita, sostenuto dall’Iran, ha iniziato gli attacchi contro le imbarcazioni commerciali dopo lo scoppio della guerra a Gaza nell’ottobre 2023, annunciando che le loro azioni fossero in sostegno del popolo palestinese. Gli attacchi degli Houthi, come dichiarato da loro stessi, non hanno fatto distinzioni di nazionalità e hanno avuto un'importante ripercussione sul commercio mondiale.

Il caso, denominato SignalGate, ha acceso polemiche su due fronti distinti. Perché il team di Trump ha scelto di utilizzare questa applicazione privata invece di un sistema governativo? Quali erano i rischi di questa decisione per la sicurezza nazionale?

SignalGate: la chat sull'attacco allo Yemen e la rivelazione di The Atlantic

Il giornalista riferisce di aver ricevuto "una richiesta di connessione su Signal da un utente identificato come Michael Waltz", consigliere di Trump per la sicurezza nazionale. Goldberg sarebbe poi rimasto nel gruppo senza essere scoperto, mentre i funzionari dell'amministrazione Trump discutevano i “dettagli operativi” dell’attacco. Tra i presenti figuravano diversi nomi di spicco, tra cui il segretario alla Difesa, Pete Hegseth, e il vicepresidente degli Stati Uniti, JD Vance.

Waltz ha dichiarato, dopo lo scoppio dello scandalo, in un’intervista a Fox News, di assumersi la piena responsabilità della chat di gruppo, affermando di averla creata lui. Tuttavia, ha poi deviato la colpa, sostenendo di non riuscire a spiegare come sia avvenuto l'errore:

virgolette
È imbarazzante, sì. Andremo a fondo della questione. Abbiamo le migliori menti tecniche che stanno esaminando come è successo.

Waltz aveva precedentemente affermato di non conoscere Goldberg.

SignalGate: Trump minimizza lo scandalo

Il presidente statunitense ha minimizzato il caso della chat dei suoi funzionari, dichiarando che non “si rivela grave”. Secondo Trump, questo è "l'unico problema in due mesi" della sua amministrazione. Il leader americano ha inoltre difeso Michael Waltz, affermando che "ha imparato la lezione ed è un brav'uomo".

La polemica assume un valore ancora più significativo se si considera il precedente creato dallo stesso Trump, che in passato aveva attaccato duramente l’uso di canali non ufficiali per la gestione di informazioni sensibili.

Durante la campagna per le elezioni presidenziali del 2016, Trump aveva chiesto l’incriminazione della sua avversaria, Hillary Clinton, per aver discusso di materiale riservato con i suoi consiglieri tramite un server di posta elettronica privato. Non a caso, Clinton ha reagito con sarcasmo allo scandalo SignalGate, pubblicando su X un post in cui scrive: "Stai scherzando, vero?"

La questione, però, sembra destinata a occupare a lungo l'agenda politica del paese. Secondo Axios, il segretario alla Difesa Pete Hegseth, insieme ad altri funzionari dell’amministrazione Trump, tra cui la direttrice dell’intelligence Tulsi Gabbard e il direttore della CIA John Radcliffe, sono stati citati in giudizio per aver discusso piani di attacco contro lo Yemen in una chat su un'applicazione commerciale a cui ha avuto accesso un giornalista.

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Nazlican Cebeci
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