La Ford GT40, una delle auto da corsa più leggendarie della storia dell’automobilismo. Nata per battere Ferrari, commissionata da Henry Ford II per vendetta su Enzo Ferrari. Un mix tra ingegneria europea ed Usa.
Siamo nel 1963, Enzo Ferrari si ritira all’ultimo minuto dall’accordo con Henry Ford II per non perdere il controllo della squadra corse. Il magnate americano decide di battere la Scuderia alla 24hr di Le Mans per vendicare il torto subito.
Nasce quindi la collaborazione con la Lola cars, una piccola casa automobilistica specializzata in corse automobilistiche, e la Ford Advanced Vehicles.
Il piccolo team inglese costruisce quindi un telaio monoscocca in acciaio ispirandosi alla sua Lola Mk6 spinto da uno small block Ford V8 da 4,2l. Un telaio leggero in tubi d’acciaio con pannelli in alluminio, con motore installato in posizione centrale-posteriore longitudinale e connesso ad un cambio Colotti T37 a 5 marce che si dimostrò però non sufficientemente robusto per la coppia sviluppata dal V8.
La Ford GT40 sfruttava uno schema sospensivo double wishbone sia all’anteriore che al posteriore, con ammortizzatori realizzati dalla Koni. Lo stesso nome voleva comunicare la complessità del progetto e la tecnica avanzata impiegata; il 40 si riferisce all’altezza complessiva della vettura dal suolo, solo 40 pollici, circa un metro.
La prima versione della Ford GT40, la Mk1, presenta però molte criticità. La stessa altezza ridotta studiata per l’alta velocità, si rivela essere troppo “scarica”, con la vettura che perdeva aderenza ad alta velocità per via degli effetti aerodinamici di lift sotto la vettura. Si generava una regione di alta pressione sotto la vettura che “spingeva” la vettura in alto, riducendo l’aderenza al terreno.
Inoltre anche l’affidabilità si dimostrò un problema.
Correre per 24 ore consecutive, giorno e notte, fermandosi solamente per rifornirsi di carburante, cambio piloti e gomme, mette alla prova ogni componente. Il calore, le vibrazioni, il generale sforzo sulla meccanica sono la più grande sfida delle gare endurance.
Nel 1964 e nel 1965 la Scuderia Ferrari vince contro la Ford GT40 che nonostante arrivi a schierare ben cinque vetture nel’65 in entrambe le edizioni, vede il ritiro per problemi meccanici di tutte le sue auto.
Solamente nel 1966, schierando ben otto vetture, di cui sei nella seconda versione della Ford GT40, aggiornata in molti aspetti, Henry Ford II vede la prima vittoria alla 24hr di Le Mans.
La Mk2 monta motore Ford V8 big block da 7l, molto più potente, con ben 485cv. La trasmissione viene poi sostituita con un’unità Kar Kraft T44 derivata dalla Nascar e, infine, l’aerodinamica viene rivista per migliorare il raffreddamento di motore e freni e soprattutto per eliminare l’instabilità ad alte velocità.
Solamente con la Mk2 la Ford GT40 riesce a raggiungere il risultato sperato e collocando il costruttore Carrol Shelby ed il pilota Ken Miles nella leggenda.
A cura di Alessandro Melone.