A pochi giorni dalla festa del papà, in cui i social sono stati sommersi da teneri momenti condivisi dagli utenti con i propri padri, a farsi largo è stata una constatazione che potrebbe apparire banale e scontata però non lo è: non solo genitori lo si diventa giorno dopo giorno, ma dovrebbe essere una scelta intrapresa con un certo grado di coscienza.
Ne è la prova effettiva il rapper Eminem, padre per tre volte il quale ha dato alla propria paternità tre sfumature di diverse. La nascita della primogenita Hailie Jade ha rappresentato per lui, come egli stesso disse, "il campanello d'allarme" nonché la volontà di non scappare dalle proprie responsabilità e di dare una svolta alla propria vita per poterle garantire solo il meglio.
La secondogenita Alaina è diventata fonte di maturità in quanto ha dovuto crescerla da solo perché la ex moglie, Dawn Scott, lottava contro la tossicodipendenza. E infine, l'adozione del terzogenito Stevie, nato dalla relazione tra Kim Scott e il suo ex fidanzato Eric Hartter, è stato chiaramente il simbolo dell'amore incondizionato che sfida qualsiasi tipo di convenzione sociale o schema genetico.
È questo ciò che ha rivelato a "Hotboxin' with Mike Tyson". Eminem ha, infatti, dedicato non solo molte sue canzoni ai figli ma non ha mai nascosto l'amore immenso che prova nei loro riguardi palesando anche fluenti lacrime di commozione ai matrimoni delle prime due.
Come dimostra il caso di Stevie ed Eminem e la possibilità dell'adozione, risulta chiaro che non sia solo il DNA a garantire un buon rapporto con i propri genitori o addirittura la presenza di questi ultimi.
Il panorama della vita, tra l'altro, anche in situazioni opposte, pullula di esempi concreti. Basti pensare a Rousseau che lasciò i propri figli negli ospizi della Carità Pubblica.
Si tratta di un fenomeno sociale che ha dato vita a vari trend racchiusi in frasi ironiche come la classica: “È andato a prendere le sigarette e non è più tornato", che segnano però la storia delle tendenze della comunicazione. Il linguaggio umano riflette, per l'appunto, gli atteggiamenti ricorrenti del comportamento dell'uomo che in questo caso risulta essere evidentemente, purtroppo, non poco raro.
La genitorialità è un sentire interiore che prescinde dal DNA, anche nel caso in cui le persone coinvolte inizino ad avere problemi legati alla fecondazione facendo sì che debbano ricorrere a metodi sperimentali e alternativi come la fecondazione assistita.
Il cantante J Ax spiega tale esperienza di vita nella sua canzone "Tutto tua madre" e ne traspare l'essenza dalla frase: “Ad avere coraggio ci pensava mamma tra medicine e le punture in pancia".
Si tratta di un percorso difficile pieno di speranze ma anche di dubbi, soprattutto quando i primi tentativi non hanno un buon esito.
Tuttavia, a volte tale desiderio, riempito già da enormi difficoltà, viene totalmente appesantito dalle aspettative della società e dalle domande taglienti che palesano la voglia di sapere quando potrebbe arrivare un figlio. Quest'ultime vengono poste molte volte con ingenuità ma altre quasi con giudizio come se si fosse egoisti perché la causa è la mancanza di volontà: un limbo di preconcetti che talvolta diventa un vero e proprio trauma per chi vive tutto ciò.
Appare chiaro, quindi, quanto sia importante creare della consapevolezza a riguardo per capire quanto siano degli argomenti delicati e quanto alla fine riguardino le due persone coinvolte e non chi li circonda. In più, pensare che il fine ultimo di una coppia per esser considerata valida debba essere il matrimonio o la procreazione non dovrebbe risultare un po' anacronistico nel 2025?
A cura di Roberta Gentile.