Ernesto Maria Ruffini ha lasciato un'impronta significativa nell'amministrazione finanziaria italiana. Durante il suo mandato all'Agenzia delle Entrate, ha promosso importanti innovazioni, tra cui l'introduzione della fatturazione elettronica, la semplificazione delle procedure fiscali e il potenziamento dei servizi online per i contribuenti.
La sua guida è stata caratterizzata da un forte impegno nella lotta all'evasione fiscale e nella promozione di un fisco più equo ed efficiente. Ha portato avanti la sua attività nonostante una battaglia personale molto difficile contro una grave malattia
Ernesto Maria Ruffini, figura di spicco nel panorama istituzionale italiano e recentemente ex direttore dell'Agenzia delle Entrate, ha combattuto una battaglia silenziosa contro il cancro, continuando a svolgere il suo ruolo con dedizione e professionalità, senza mai venir meno ai suoi impegni. La rivelazione è giunta inaspettatamente nel dicembre del 2020, quando l'allora ministro dell'Economia, Roberto Gualtieri, durante un'intervista televisiva, ha elogiato l'impegno e la resilienza di Ruffini, svelando il suo segreto.
La notizia ha destato sorpresa e ammirazione. Ruffini, noto per la sua riservatezza e professionalità, non aveva mai reso pubblica la sua malattia, preferendo concentrarsi sul lavoro e sulla guida dell'Agenzia delle Entrate. La rivelazione di Gualtieri ha gettato una nuova luce sulla figura di Ruffini, evidenziando la sua forza d'animo e la sua determinazione nel servire lo Stato anche in un momento di grande difficoltà personale.
"Noi abbiamo lavorato senza sosta per cercare di sostenere gli italiani in difficoltà. Spesso si dimentica di dire che noi abbiamo avuto dei servitori dello Stato che hanno lavorato in modo quasi commovente," ha dichiarato Gualtieri durante la trasmissione "L'aria che tira" su La7. Poi, la rivelazione inattesa: "Ernesto Ruffini, il direttore dell'Agenzia delle entrate, ha rivelato, non l'aveva detto neanche a me, che lui in questi mesi non ha preso un giorno di ferie, non un'ora di malattia. Ha avuto un'operazione per un tumore, è guarito e nelle riunioni che avevamo, ogni tanto spariva il video perché lui stava facendo la chemioterapia e non ce l'ha detto."
Le parole di Gualtieri hanno dipinto un ritratto di un uomo straordinario, capace di affrontare una malattia grave come il cancro senza rinunciare al proprio dovere e senza voler attirare l'attenzione su di sé. La sua dedizione al lavoro e al servizio pubblico è emersa con ancora maggiore forza, suscitando un'ondata di ammirazione e rispetto.
La decisione di Ruffini di mantenere segreta la sua malattia testimonia la sua riservatezza e la sua volontà di non farsi condizionare dalle difficoltà personali nel suo ruolo professionale. Ha continuato a lavorare instancabilmente, partecipando a riunioni, prendendo decisioni importanti e guidando l'Agenzia delle Entrate attraverso un periodo particolarmente complesso, segnato dalla pandemia e dalle sfide economiche che ne sono derivate.
Il fatto che Ruffini si sottoponesse alla chemioterapia durante le riunioni, senza rivelarlo ai suoi colleghi, dimostra la sua determinazione a non lasciare che la malattia interferisse con il suo lavoro. La sua forza d'animo e la sua resilienza sono state un esempio per tutti coloro che hanno lavorato con lui e per l'intera pubblica amministrazione.
La storia di Ernesto Maria Ruffini è un esempio di dedizione, professionalità e coraggio. Ha dimostrato che è possibile affrontare le sfide più difficili con dignità e determinazione, senza rinunciare ai propri impegni e senza voler attirare l'attenzione su di sé. La sua battaglia silenziosa contro il cancro è un'ispirazione per tutti coloro che si trovano ad affrontare momenti difficili e un monito a non arrendersi mai.
Il suo impegno nel servire lo Stato, anche in un momento di grande difficoltà personale, testimonia il suo forte senso del dovere e la sua profonda convinzione nel valore del servizio pubblico. La sua storia è un esempio di come sia possibile conciliare la vita professionale con le sfide personali, senza rinunciare alla propria integrità e senza venir meno ai propri impegni.