26 Mar, 2025 - 11:19

Napoli e l'overtourism, tra riqualificazione e crisi abitativa: "Prezzi alle stelle per i residenti"

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Tag24.it
Napoli e l'overtourism, tra riqualificazione e crisi abitativa: "Prezzi alle stelle per i residenti"

"Napoli si sta trasformando in un parco divertimenti: solo che al posto della mascotte ci abbiamo messo San Gennaro e Maradona". Il fenomeno dell'overtourism sta cambiando il volto del capoluogo partenopeo, travolto da un vero e proprio boom turistico.

Più di 18 milioni di turisti sono attesi a Napoli nel 2025: numeri in crescita rispetto alle 14 milioni di visite che il comune ha stimato nel 2024 e che sono state, a loro volta, più elevate del 15% rispetto al 2023.

A confermarlo è un report dell'Osservatorio turismo di Visit Italy: tra le mete più desiderate dai viaggiatori stranieri c'è proprio Napoli, che ha superato Venezia e segue Firenze e Roma.

Ma quali sono le conseguenze di un successo tanto dirompente? L'inviato di TAG24, Lorenzo Brancati, lo ha chiesto a chi studia e lavora in città.

Overtourism a Napoli, i residenti: "Prezzi elevati e confusione a qualsiasi ora"

Sono molte le peculiarità di Napoli amate dai turisti: la caratteristica e vivace vita locale, i gioielli architettonici, le eccellenze culinarie. Ma i residenti hanno già iniziato a subire gli effetti della "turistificazione".

"Abito in un quartiere che è ritornato molto anche in voga, sono dei quartieri spagnoli. L'ho visto cambiare, ed è stato piacevole constatare come sia stato rivalutato e apprezzato" racconta una ragazza.

"Ma nel frattempo le vite dei residenti hanno iniziato a diventare ostaggio quasi di questo turismo. Non solo a causa della confusione. Ma anche perché il costo della vita ha fatto sì che io stessa, da residente, probabilmente non potrò più abitare qui: ormai i prezzi delle case sono diventati improponibili".

Anche nei quartieri storicamente popolari i prezzi degli immobili sono aumentati, a volte in maniera incontrollata, costringendo chi cerca casa ad adeguarsi a soluzioni spesso "poco decorose"

Gli affitti brevi tra opportunità e criticità

Gli affitti brevi rappresentano un'opportunità di guadagno per molti. Ci sono però effetti negativi: la disponibilità di immobili in centro si è ridotta e i prezzi sono saliti vertiginosamente. A pagarne le conseguenze sono soprattutto gli studenti.

"Il costo medio dell'affitto per una stanza singola in centro è di 400 euro, se va bene" spiega Vincenzo Albanese, del sindacato universitario Link Napoli. "Senza contare poi l'imperante mercato degli affitti a nero. Molti sono costretti a spostarsi in periferia".

Cristina Trey del collettivo REC- Restare e Creare Napoli sottolinea come molte abitazioni nel centro città siano state riconvertite in strutture ricettive, non sempre in modo regolare.

Secondo i dati di Inside Airbnb, oggi a Napoli sono disponibili oltre 7mila appartamenti per affitti brevi e circa 3. 500 singole stanze, per un totale di 11mila annunci: la maggioranza nel centro storico. La densità è maggiore anche rispetto a Roma.

Tuttavia, ci sono anche aspetti positivi, in termini di opportunità lavorative e di riqualificazione di determinate aree della città.

Il boom turistico, spiega Enrico Ditto, CEO di Giuly Suites, ha portato a una "sorta di economia di prossimità, con la nascita di bar, ristoranti e attività collaterali alle strutture ricettive".

"Il centro storico si è allargato" aggiunge inoltre Ditto. "Prima i turisti frequentavano solo via Toledo, via Roma, corso Umberto, Spaccanapoli. Negli ultimi anni hanno invece riscoperto quei luoghi che un tempo 'incutevano timore', come i quartieri spagnoli con il murale di Maradona, con il reinventarsi di alcune attività. Si è creato un indotto".

La politica dovrebbe però regolare il fenomeno dell'overtourism, considerando maggiormente i residenti. Ma cosa fa concretamente? 

La necessità di un equilibrio tra domanda e offerta

"A me viene un po' l'orticaria quando sento parole come overtourism e turistificazione" afferma l'assessora al Turismo del comune di Napoli Teresa Armato. "La città ha imparato, negli ultimi anni, ad avere consapevolezza di che cosa sia effettivamente il turismo. Ossia  che è un settore economico, un'industria che deve dare lavoro deve dare lavoro, benessere, crescita".

L'amministrazione comunale, sottolineano ancora le persone intervistate, da una parte riconosce la crescita esponenziale del turismo, con tutte le criticità collegate. Dall'altra, però, non interviene sul fenomeno, anche perché i soldi della tassa di soggiorno fanno comodo al bilancio. 

Il turismo viene oggi definito "il nuovo oro di Napoli", su cui puntare è giusto; ma bisogna porre l'attenzione anche sui disagi di chi lavora o studia, se si supera un certo limite. 

L'esplosione del fenomeno turistico ha portato a una riqualificazione di diverse zone del capoluogo campano: un dato innegabile. Allo stesso tempo, però, è necessario trovare un equilibrio tra domanda e offerta. Per evitare che Napoli dia un'immagine di sé completamente distorta, soprattutto all'estero.

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