"Il cerchio si sta stringendo". Così l'investigatore privato Ezio Denti, che nelle primissime fasi dell'indagine seguì il caso di Pierina Paganelli come consulente del pool difensivo di Louis Dassilva, della moglie Valeria Bartolucci e dei due fratelli Manuela e Loris Bianchi, ha commentato gli ultimi sviluppi del "giallo" di via del Ciclamino.
Denti aveva rinunciato al suo incarico poche settimane dopo l'omicidio, contestando l'eccessiva esposizione mediatica dei suoi assistiti. Già allora, in un'intervista a Tag24, aveva espresso i suoi sospetti. "Quello che ho accertato, a me non quadra", aveva detto, riferendosi alle dichiarazioni dei quattro.
Intervenendo a "Incidente probatorio", programma condotto da Gabriele Raho, in onda dal lunedì al venerdì su "Fatti di nera" (canale 122 del digitale terrestre) e in streaming su Cusano Media Play, l'investigatore privato ha ora ribadito la questione.
"È successo esattamente ciò che mi aspettavo, cioè che, non appena uno di loro fosse stato arrestato, avrebbe trascinato con sé qualcun altro", ha dichiarato. "Ho parlato con loro per molte ore e posso dire che dicono cose completamente diverse da quelle che dichiararono a me".
"Questo la dice lunga sul fatto che, secondo me, sappiano ben o male tutti e quattro cosa è accaduto", ha proseguito Denti. Che ha poi aggiunto: "Ritengo che la Procura abbia compiuto dei passi, seppur lenti, abbastanza mirati. Il cerchio si sta stringendo".
Denti si è mostrato particolarmente critico soprattutto nei confronti di Manuela, da poco indagata per favoreggiamento in relazione alla posizione dell'ex amante, Dassilva, accusato dell'omicidio (ma sempre proclamatosi innocente).
"Ha sempre detto di aver voluto bene a Pierina, nonostante tra loro ci fossero forti contrasti, ma non l'abbiamo mai vista piangere", ha detto. "Quello che mi fa specie è che oggi i familiari le chiedano di dire tutta la verità, se la conosce".
Il riferimento è all'appello che i figli della vittima le hanno rivolto in vista dell'incidente probatorio che è in corso oggi, 25 marzo 2025, a Rimini. "Ci sono delle cose, nelle sue dichiarazioni, che non tornano", secondo Denti.
Che ha poi affermato: "Non credo alla versione della figlia, come non credo che Loris non sappia nulla". "Secondo me sono tutti dei grandi attori, temono per la propria posizione, e si difendono", ha proseguito.
Si tratta di perplessità che Denti ha sempre evidenziato. "Dassilva mi raccontò che il giorno del ritrovamento del corpo di Pierina stava aspettando Manuela nudo in casa, poiché la moglie era uscita per andare al lavoro", ha aggiunto.
"E mi disse anche che, siccome è di colore, se la sarebbero presa tutti con lui". "Quando organizzai un incontro tra lui e Manuela nell'hotel in cui pernottavo, lo sentii dirle che non ne era innamorato, che per lui era stato tutto un 'gioco'".
Per questo motivo, l'investigatore non crede al movente individuato dalla Procura, secondo cui il 34enne avrebbe agito per proteggere la loro relazione extraconiugale. "Penso che a qualcuno sia andato il sangue alla testa per qualche motivo, piuttosto", ha detto.
Non escludendo la responsabilità di terzi, non indagati. "Personalmente, propenderei per una strada diversa, o perlomeno associata a quella a cui si sta già lavorando", ha dichiarato. "Ma è una mia opinione personale, e con la Procura ho già parlato", ha concluso.
Le indagini proseguono. Per aprile prossimo è stata fissata l'udienza in cui verranno discussi gli ultimi risultati dell'incidente probatorio che ha riguardato il video della Cam 3 della farmacia San Martino di via del Ciclamino. Video che, secondo la Procura, avrebbe ripreso Dassilva mentre rincasa dopo il delitto.
Fondamentali saranno le dichiarazioni che Bianchi deciderà di rendere davanti al gip e alle varie parti. Dassilva sarà presente ma, su decisione dei suoi legali, Andrea Guidi e Riario Fabbri, si limiterà ad ascoltare, senza parlare. Per ora, la sua versione e quella dell'ex amante si contraddicono.