Dieci giorni dopo, siamo ancora qui a fare i conti in tasca. Magari alla disperata ricerca degli scontrini, dei mitici scontrini, come ci hanno insegnato i grillini della prima ora. Insomma: si sa che la piazza pro Europa chiamata da Michele Serra di Repubblica il 15 marzo scorso con la benedizione del Partito Democratico di Elly Schlein è costata al Comune di Roma 270 mila euro.
Ma oggi il conto spese si arricchisce di un nuovo particolare: il presentatore della kermesse, Claudio Bisio, avrebbe usufruito di rimborsi spese per il viaggio andata e ritorno Milano - Roma e due notti all'Orazio Palace, un albergo a quattro stelle ubicato in Prati, con affaccio sui pini di Castel Sant'Angelo: costo (medio) di una singola per una notte, con sconto, 365 euro, please.
È uno scandalo?
Secondo i giornali di destra, sì. Quantomeno perché la manifestazione di piazza del Popolo è stata presentata dai promotori come voluta e organizzata "dal basso". Dal popolo che va aggratis e/o a forza di collette. Invece, a conti fatti, è stata spinta "dall'alto", accusano dalla galassia dell'informazione meloniana. Compreso l'ex Governatore del Lazio Francesco Storace.
E vabbè, Signore: dacci oggi la nostra indignazione quotidiana. Certo, però: ognuno ha anche la sua soglia di ipocrisia. Ma tant'è: Bisio è un po' come i pasti per i bravi economisti: non è gratis. Così, l'ex governatore del Lazio Francesco Storace rispolvera la penna di giornalista e su Libero punta il dito così:
E quindi: stiamo ai conti in tasca. E perché Bisio sarebbe un nome "che non ti aspetti" che si faccia pagare, al di là della consistenza del suo conto in banca, non si sa. È un uomo di spettacolo e vive, guadagnandosi la pagnotta, facendo spettacolo. Ma tant'è: il romano de Roma Storace, evidentemente, ne fa anche una questione di campanilismo:
Ora: Storace è anche un appassionato di musica. E quindi ha anche tenuto a sottolineare che Bisio non è stato l'unico artista a usufruire del trattamento spese pagate.
Gualtieri, stando all'ex Governatore, si è dovuto rivolgere ai milanesi anche "per un altro complessino musicale, anche qui come se nella Capitale possano esserne sprovvisti, per un altro musicista, e altri personaggi minori. A spese nostre".
Ahi! Si dirà: le note dolenti.
E comunque: il nodo che la destra, a dieci giorni da piazza del Popolo, continua a sottolineare è presto detto: la mancanza di trasparenza. Finora, scrive l'indignato speciale Storace, sono tre i punti fermi di questa storiaccia della piazza della sinistra, dei komunisti col rolex, a spese della collettività:
In ogni caso: nell'attacco che oggi fa Libero a Claudio Bisio non poteva mancare un grande classico: quello del "comunista" che svende i suoi valori davanti al vil denaro. Così, Storace, prima vide questo video
E poi scrive:
Già: come fai? Amici e compagni di tutto il mondo, la prossima volta, unitevi. Ma non a piazza del Popolo. E magari facendo una colletta. Che il moralizzatore Storace sta lì a rilanciarsi anche sui social