Ieri sera, la Germania ha dato una lezione di calcio agli azzurri di Spalletti, per lo meno nel primo tempo, in una partita decisiva per i quarti di finale di ritorno della Nations League, disputata a Dortmund. Nonostante la reazione nel secondo tempo, il match ha visto gli Azzurri, ancora una volta, una passività dal punto di vista mentale, che ha toccato l'apice in una circostanza in particolare: la sfida si è sviluppata in maniera piuttosto unilaterale, con la Germania dominatrice dell'incontro e l'Italia a rincorrere.
Un episodio curioso ha segnato il raddoppio tedesco, un gol siglato da Jamal Musiala che, complice una distrazione difensiva clamorosa, si è ritrovato a segnare a porta vuota. In questa occasione, la posizione di Musiala ha sollevato dubbi e interrogativi: era valido? Cosa dice il regolamento?
Il gol messo a segno da Musiala, che ha portato la Germania sul 2-0, è stato completamente regolare: la chiave della controversia si è giocata sul calcio d'angolo battuto velocemente dai tedeschi mentre Gianluigi Donnarumma, il portiere italiano, si trovava fuori dalla propria porta per discutere con i compagni, che a loro volta davano tutti le spalle al gioco, protestando contro una decisione precedente del direttore di gara Marciniak.
La difesa dell’Italia era completamente ferma, incapace di posizionarsi correttamente in area. Kimmich, approfittando della situazione (e con la complicità di un raccattapalle appena quindicenne) ha servito un perfetto assist per Musiala, che si è trovato solo a segnare a porta vuota. Secondo il regolamento FIFA, un calciatore in posizione di fuorigioco non commette infrazione se riceve il pallone direttamente da un calcio d'angolo, da una rimessa laterale o da un calcio di rinvio. Nonostante la posizione apparentemente avanzata di Musiala rispetto ai difensori italiani, l'azione è stata completamente lecita. L’Italia, in quel momento, è stata solo impreparata e non ha saputo reagire al ritmo veloce dei tedeschi, che hanno approfittato della distrazione per segnare. Non c'è stato quindi alcun errore arbitrale.
Il gol furbesco messo a segno da Musiala richiama alla mente un episodio simile accaduto nella semifinale di ritorno della Champions League 2018-2019 tra Liverpool e Barcellona. In quella storica partita, un altro gol arrivò in circostanze piuttosto insolite e fu segnato grazie a un calcio d’angolo battuto in maniera rapidissima da Trent Alexander-Arnold, che colse impreparato il portiere avversario Ter Stegen e la difesa blaugrana.
L'azione si sviluppò velocemente e, come nel caso di ieri, la difesa del Barça non ebbe il tempo di organizzarsi. Anche in quella circostanza, non si trattava di un gol irregolare, in quanto il regolamento permette di battere un angolo senza attendere il fischio dell’arbitro (come è successo ieri in Nations League), e la difesa avversaria deve essere pronta a reagire tempestivamente. In entrambi i casi, quindi, non ci sono stati dubbi sul fatto che le azioni fossero legittime, seppur sorprendenti. Questi episodi evidenziano come in una partita non ci si possa permettere una distrazione.
Mentre il gol di Musiala è perfettamente regolare, la situazione dell’Italia resta delicata. La squadra di Spalletti ha mostrato ancora una volta una grande fragilità nelle situazioni di gioco passive, come i calci d’angolo, che continuano a rappresentare una fonte di preoccupazione. La difesa azzurra è apparsa troppo statica e disorganizzata, incapace di reagire velocemente agli sviluppi del gioco. La posizione di Donnarumma fuori dalla porta e la lentezza della difesa a riorganizzarsi hanno permesso alla Germania di approfittare dell’incredibile disattenzione. Non è la prima volta che l'Italia commette simili errori nelle fasi decisive di una partita, e Spalletti dovrà riflettere su come migliorare la compattezza della sua squadra.
La mancanza di concentrazione e la scarsa reattività nei momenti critici sono segnali che devono essere corretti se l'Italia vuole tornare a competere ad alti livelli. La velocità di gioco della Germania e la prontezza nell'approfittare delle disattenzioni avversarie sono state le chiavi del successo, e l’Italia dovrà necessariamente migliorare in questo senso per evitare di subire altre reti analoghe in futuro.