24 Mar, 2025 - 11:31

Salvini boccia Biancaneve, la crociata del leader leghista contro la Disney "woke e politicamente corretta"

Salvini boccia Biancaneve, la crociata del leader leghista contro la Disney "woke e politicamente corretta"

Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, vicepremier, segretario della Lega... e critico cinematografico della domenica. Matteo Salvini aggiunge una nuova voce al suo lungo curriculum: ieri, 23 marzo 2025, il leader del Carroccio ha pubblicato un post sui propri canali social dove boccia la proiezione della Disney "Biancaneve". Il live-action tanto atteso dalla storica casa di produzione è stato contestato ancora prima che uscisse nelle sale per via di tanti fattori che lo renderebbero "politicamente corretto".

Non è certo la prima volta che il ministro dei Trasporti attacca una produzione Walt Disney che cerca di esprimere maggiore inclusività. In passato, Salvini ha espresso un parere non troppo dissimile su altri film della casa cinematografica, accusandola di piegarsi all'ideologia woke. Facendo un giro sui suoi profili social è possibile trovare anche altri post simili e scoprire che il segretario del Carroccio per un periodo ha utilizzato una frase di Disney come proprio motto.

Nell'ultimo periodo, il leader della Lega è tornato ad attaccare quella che lui definisce propaganda woke e la diffusione dell'ideologia gender all'interno delle scuole. Lo scorso venerdì è stata applicata una misura per cui non sarà possibile utilizzare asterischi e la schwa (Ə) all'interno delle comunicazioni ufficiali. Entrambi i simboli si riferivano alle persone non binarie.

Salvini contro Biancaneve della Disney

È un Salvini in veste inedita quello di ieri. Il segretario del Carroccio ha ribadito sui suoi profili social quanto Biancaneve, l'atteso live-action della Disney uscito nelle sale cinematografiche italiane lo scorso 20 marzo, sia stato un flop. Sebbene il film abbia affollato le sale nostrane nei primi giorni, negli Stati Uniti sembra non riuscire a prendere il volo, intascando all'apertura 43 milioni a fronte di una spesa di circa 270 milioni di dollari.

Un progetto nato sotto una cattiva stella: la produzione è stata rimandata negli ultimi anni per tanti motivi, a partire dalla pandemia e a finire con lo sciopero degli attori. I veri problemi sono iniziati con la diffusione del trailer: la protagonista è interpretata da Rachel Zegler, molto lontana dai canoni della fiaba, i sette nani sono fatti in CGI (per evitare, sembra, di impiegare persone affette da nanismo) e con un "principe marginale", come contesta Salvini, che accusa la produzione di essere "woke" e "politicamente corretta".

Le accuse passate

Fa strano vedere Salvini attaccare la casa di produzione statunitense in questo modo, soprattutto se si pensa che per un periodo tra il 2017 e il 2019 l'attuale ministro dei Trasporti aveva fatto di una frase Disney il suo motto: "Se puoi sognarlo, puoi farlo" si può leggere in alcuni dei suoi più vecchi post mentre passeggiava per le montagne.

Nel 2018, poco prima delle elezioni generali del 4 marzo, Salvini aveva contestato la scelta di Elsa di Frozen, che nel sequel - secondo alcune voci - sarebbe diventata lesbica. "Non vi sembra che stiano preparando un mondo al contrario?" disse all'epoca Salvini all'Atlantico Live. Qualche mese dopo è comparso un post in cui il segretario della Lega si scagliava contro gli annunci inclusivi del parco divertimenti Disneyland, nei quali non venivano più ripetuti "signori e signore, ragazzi e ragazze".

Il ruggito del leone

Recentemente il leader della Lega ha dichiarato che l'ultimo film Disney che ha visto assieme a sua figlia è La Sirenetta e che se n'è goduto solo la metà. Verso la fine del 2024, però, il leader della Lega ha deciso di sfruttare uno dei più recenti live-action per "autopromuoversi": in una canzone in lingua xhosa all'interno del film Il Re Leone è possibile sentire un passo che sembra dire "Per Salvini".

Il testo della canzone non incita al sostegno alla Lega e la trovata del leader del Carroccio è stata vista come "ridicola" da molti nei commenti. Un altro capitolo nella ormai lunga e insolita storia tra Salvini e la Disney.

Riassunto in tre punti

  • Critiche a Biancaneve: Matteo Salvini ha attaccato il live-action Disney Biancaneve, definendolo un flop e accusandolo di essere eccessivamente "politicamente corretto", criticando la scelta dell'attrice protagonista, l'uso della CGI per i sette nani e il ruolo marginale del principe.
  • Attacchi precedenti alla Disney: Salvini ha già contestato altre produzioni Disney, tra cui Frozen 2, per la presunta omosessualità di Elsa, e Disneyland per l'eliminazione di formule di saluto di genere nei suoi annunci.
  • Curiosa connessione con Disney: Nonostante le critiche, in passato Salvini ha utilizzato una frase di Walt Disney come motto e ha ironizzato su una canzone in lingua xhosa di Il Re Leone, che sembrava contenere il suo nome.
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Francesco Fatone
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