22 Mar, 2025 - 20:29

Netflix: come finisce The Residence e chi ha ucciso AB Wynter

Netflix: come finisce The Residence e chi ha ucciso AB Wynter

The Residence, la nuova serie gialla di Netflix, tra i titoli più visti della piattaforma in questa settimana, ambientata nella Casa Bianca, tiene gli spettatori con il fiato sospeso fino all'ultimo episodio.

La detective più brava del mondo, Cordelia Cupp, interpretata egregiamente da Uzo Aduba, si ritrova a indagare su un intricato caso di omicidio che coinvolge AB Wynter, il capo usciere della residenza presidenziale americana.

Tra colpi di scena e rivelazioni sorprendenti, scopri il finale e chi ha ucciso il Chief Usher.

Come finisce The Residence, su Netflix e chi ha ucciso AB Wynter. SPOILER

The Residence, la nuova ed entusiasmante serie poliziesca su Netflix, in otto episodi, tiene incollati gli spettatori con una serie di colpi di scena avvincenti fino all'ultima scena, che rivela chi è l'assassino di AB Wynter.

Suspense, mistero, dubbi. In ogni episodio sospetterai di una persona diversa e non comprenderai chi è l'assassino fino alle ultime scene dell'ultima puntata.

Ma chi ha davvero ucciso Wynter? La risposta è Lily Schumacher, la segretaria sociale del Presidente. E perché lo ha fatto?

Perché Wynter aveva scoperto le sue attività losche, compreso il fatto che stesse rubando soldi e assegnando contratti in modo fraudolento.

Il tutto era stato annotato meticolosamente in un taccuino dall'integerrimo Chief Usher, che lui stesso aveva usato per affrontarla la sera della cena di Stato.

Quando Lily si è resa conto che le accuse di Wynter avrebbero potuto distruggere la sua carriera e la reputazione della sua potente e ricca famiglia, ha deciso di agire in modo definitivo.

Goditi il trailer:

Come iniziano le indagini di Cordelia Cupp?

Tutto inizia con il ritrovamento del corpo di AB Wynter, interpretato dal grandissimo Giancarlo Esposito, nella sala giochi della Casa Bianca.

La detective Cordelia Cupp, considerata la migliore investigatrice del mondo, prende in mano il caso e si addentra nei segreti e negli intrighi che si nascondono dietro la sua morte.

Ma più scava nei segreti di quell'istituzione, più si rende conto che i sospettati più ovvi sembrano avere poco a che fare con l’omicidio.

La verità è più complessa del previsto: Wynter è stato avvelenato con il paraquat, un erbicida tossico, e poi colpito alla testa con un orologio.

Il colpo di scena? I suoi polsi sono stati tagliati post-mortem da Tripp, che però non è l’assassino.

Tripp si è solo trovato nel posto sbagliato al momento sbagliato e, nel panico, ha cercato di inscenare un suicidio per coprire la sua presenza sulla scena del crimine.

L'omicidio di Wynter non va esattamente secondo i piani dell'assassina

L’omicidio non va esattamente secondo i piani di Lily. Wynter, dopo aver dato il primo sorso al suo drink, sospetta che sia stato avvelenato e lo getta in un vaso di rose. Ma la quantità bevuta non è sufficiente a ucciderlo.

E così Lily per finire il lavoro, tenta prima di colpirlo con un vaso, ma lo manca, dopo di che lo finisce una volta per tutte, fracassandogli la testa con un grosso orologio.

Per rendere la morte un apparente suicidio, strappa una pagina dal taccuino di Wynter e la inserisce nella sua tasca: una parte della nota sembra una lettera d’addio, perfetta per sviare le indagini.

Nel frattempo, Tripp, che si è svegliato ubriaco nella stanza 301 dopo una notte di bagordi, trova il cadavere di Wynter e si convince di essere nei guai.

Nel tentativo di insabbiare la cosa, sposta il corpo nella sala giochi e, credendo che si sia trattato davvero di un suicidio, taglia i polsi del cadavere per rendere la scena più credibile.

Quando la detective Cupp scopre la verità, Lily è ormai alle strette. Tuttavia, invece di confessare, cerca di incolpare due persone innocenti: Bruce ed Elsyie.

Ma la sua arroganza la tradisce: durante l’interrogatorio, ammette di aver dato a Wynter la “lettera di addio” per inscenare il suicidio. Un dettaglio che la incastra. Lei, infatti, non avrebbe potuto sapere che la lettera era stata trovata, perché non era presente quando Cupp l'aveva rinvenuta nella lettera del morto.

E così, la verità viene finalmente a galla. Lily Schumacher è l’assassina e viene arrestata. 

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Immacolata Duni
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