22 Mar, 2025 - 18:16

Eric Lamaze, cavaliere olimpico o truffatore senza etica?

Eric Lamaze, cavaliere olimpico o truffatore senza etica?

Il declino di una leggenda dell’equitazione tra accuse, frodi e squalifiche. Eric Lamaze, icona dell’equitazione canadese e vincitore della medaglia d’oro olimpica assieme al suo Hickstead, si trova al centro di uno scandalo giudiziario che ha scosso il mondo dell’equitazione. Dopo anni di successi, il cavaliere è stato travolto da svariate accuse, tra cui frode, falsificazione di documenti e violazioni delle norme antidoping.

Tutte queste accuse l’hanno portato a ricevere una squalifica fino al 2031, che non gli permetterà di partecipare a qualsiasi tipo di competizione.

Le prime ombre sulla carriera di Eric Lamaze

Nel 2010, l’amazzone canadese Karina Aziz-Frederiks ha intentato una causa contro Lamaze accusandolo di averle venduto tre cavalli con caratteristiche inferiori rispetto a quelle dichiarate, sostenendo che i cavalli venduti da Lamaze, in gergo equestre, non avessero “i mezzi” per affrontare le altezze e i percorsi che invece lo stesso aveva dichiarato che potessero fare.

Questa controversia ha segnato l’inizio di una serie di dispute legali che hanno coinvolto il cavaliere nel corso degli anni.

Nel 2017, Lamaze ha dichiarato di essere affetto da un tumore al cervello, una rivelazione che ha suscitato grande sostegno da parte della comunità equestre. Il cavaliere ha raccontato di aver affrontato trattamenti intensivi e che la malattia aveva compromesso la sua capacità di gareggiare con continuità.

Queste dichiarazioni rilasciate da Lamaze, erano sempre accompagnate da documenti che certificavano quanto dichiarato dal cavaliere. Tuttavia, col passare del tempo, sono emersi dubbi sulla veridicità delle sue affermazioni.

Eric Lamaze e la sua malattia: i dubbi sulle sue dichiarazioni

I primi sospetti sono nati nel 2022, quando alcune persone vicine al cavaliere hanno iniziato a notare incongruenze nei suoi racconti sulla malattia.

In diverse interviste, Lamaze ha fornito dettagli contrastanti sul tipo di trattamento ricevuto e sulla sua reale condizione di salute. Inoltre, mentre affermava di essere in cura per un tumore al cervello, è stato visto partecipare regolarmente a eventi e a trattative commerciali senza mostrare segni evidenti di un deterioramento fisico.

L’indagine ufficiale è partita nel 2023, quando la Fédération Équestre Internationale (FEI) ha richiesto una verifica della documentazione medica presentata da Lamaze per giustificare le sue assenze dalle competizioni. Gli esperti incaricati hanno scoperto che i certificati medici provenivano da cliniche inesistenti o da medici che negavano di aver mai avuto rapporti con il cavaliere.

Questa scoperta ha portato a un approfondimento dell’indagine, rivelando che Lamaze aveva falsificato referti clinici per anni, ingannando sia le autorità sportive che i suoi stessi sponsor.

Perché Eric Lamaze ha finto di avere un tumore?

Secondo le indagini, Lamaze avrebbe simulato la malattia per evitare sanzioni, sottrarsi agli obblighi sportivi e giustificare la sua assenza dalle competizioni. Inoltre, la dichiarazione della sua presunta condizione di salute gli ha permesso di ottenere sostegno economico e sponsorizzazioni, nonché di evitare impegni contrattuali che avrebbe potuto non rispettare.

Il cavaliere avrebbe utilizzato la malattia anche come strumento per sfuggire ad obblighi legali in altre cause in cui era coinvolto, inclusi contenziosi sulla compravendita di cavalli e pagamenti non effettuati.

Dunque, la verità su Lamaze esce allo scoperto. Il cavaliere aveva finto una malattia terminale per non pagare debiti e per evitare procedimenti legali in cui era coinvolto. La sua speranza, probabilmente, era quella di far cadere il reato in prescrizione, così da non essere più perseguibile in alcun modo.

L’esperienza come chef d’équipe del Canada

Nonostante le difficoltà legali e di salute, Lamaze ha continuato a rimanere attivo nel mondo dell’equitazione (prima che si scoprissero le sue falsificazioni).

Nel 2022 è stato nominato chef d’équipe (colui che guida la squadra nazionale durante le gare, occupandosi di aspetti organizzativi, tattici e motivazionali) della squadra canadese di salto ostacoli, un ruolo che gli ha permesso di trasmettere la sua esperienza agli atleti emergenti.

Tuttavia, la sua permanenza in questo incarico è stata di breve durata, a causa del peggioramento delle accuse a suo carico. La crescente pressione mediatica e l’indagine della FEI hanno portato alla sua rimozione, segnando un ulteriore colpo alla sua carriera, sempre più in declino.

Squalifica FEI per violazione delle norme antidoping

Tuttavia, le accuse contro Lamaze e i procedimenti penali che pendono a suo carico non sono finiti.

Nel giugno 2021, Lamaze si è rifiutato di sottoporsi a un test antidoping durante un evento internazionale. La Fédération Équestre Internationale (FEI) ha avviato un’indagine e, nel settembre 2023, ha imposto al cavaliere una squalifica di quattro anni, con scadenza fissata all’11 settembre 2027.

La situazione si è aggravata quando è emerso che Lamaze aveva fornito documentazione medica falsificata per evitare sanzioni, competizioni e procedimenti penali.

Nel febbraio 2023, nuove accuse hanno colpito il cavaliere: avrebbe truffato i proprietari di due cavalli, Newberry Balia eNikka van de Bisschop, in una vendita dal valore superiore a un milione di euro.

Nel febbraio 2025, il Tribunale Arbitrale dello Sport (CAS) ha deciso di estendere la squalifica di Lamaze per ulteriori quattro anni, portandola fino al 2031. Il tribunale ha ritenuto che le sue azioni abbiano gravemente compromesso l’integrità dello sport equestre, giustificando una sanzione esemplare.

Scandalo Lamaze: reazioni del mondo equestre e prevenzioni da parte della FEI

Lo scandalo che ha coinvolto Eric Lamaze ha generato un acceso dibattito tra appassionati e professionisti del settore.

Molti hanno espresso profonda delusione per il comportamento del cavaliere, mentre altri sostengono che le sue condizioni di salute possano aver influenzato le sue decisioni.

L’intero caso ha messo in evidenza l’importanza della trasparenza e dell’etica nello sport equestre. La FEI e le federazioni nazionali stanno valutando misure più rigide per prevenire episodi simili infuturo, garantendo maggiore controllo sugli atleti e sulle loro attività.

Eric Lamaze tornerà mai a gareggiare?

Con una squalifica che si estende fino al 2031, il ritorno di Lamaze nel mondo delle competizioni appare improbabile.

Tuttavia, resta da vedere se l’ex campione olimpico riuscirà a riabilitare la propria immagine o se questo scandalo segnerà definitivamente la fine della sua carriera.

Una cosa è certa: la storia di Eric Lamaze è destinata a rimanere un caso esemplare di come il successo sportivo possa essere compromesso da scelte discutibili, con conseguenze devastanti sulla reputazione di un atleta.

A cura di Clarissa Zarini.

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