Non è andata bene la manifestazione del centrosinistra a Ventotene, l'isola al largo della costa laziale e campana, dove è nato il manifesto scritto da Altiero Spinelli ed Ernesto Rossi, considerato un caposaldo dell'Unione Europea e contestato qualche giorno fa dalla presidente del Consiglio, Giorgia Meloni. Poco prima di partire per il Consiglio europeo, la premier aveva detto che l'Europa descritta all'interno del breve saggio non rispecchiava la sua visione, suscitando non poche polemiche.
Per una volta, l'opposizione è sembrata compatta e si è stretta intorno al Manifesto di Ventotene, tacciando la presidente del Consiglio di essere antieuropeista. Oggi, 22 marzo 2025, era stata organizzata una manifestazione sull'isola, che però non ha avuto il successo sperato: pochi esponenti dem si sono recati a Ventotene ed erano tanti gli assenti importanti.
Il presidente del Movimento Cinque Stelle Giuseppe Conte, il segretario di Azione Carlo Calenda e la leader del Partito Democratico Elly Schlein non hanno preso parte alla manifestazione per l'Europa libera e unita. Il risultato è che l'evento si è rivelato un grande flop, al quale non è stato dato rilievo da parte della stampa. Non si esclude che nei prossimi giorni il tema del Manifesto di Ventotene possa tornare al centro del dibattito.
Pochi esponenti politici si sono recati a Ventotene per rendere omaggio agli autori del Manifesto contestato da Meloni qualche giorno fa. All'appello mancano soprattutto i leader di PD, M5S e Azione, assenze gravi dato che l'evento si proponeva come un'occasione per compattare l'intera opposizione.
A recarsi sull'isola al largo della costa di Lazio e Campania sono stati il deputato del PD Roberto Morassut e il segretario del PD Lazio Daniele Leodori. Presenti anche l'ex presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti, Valeria Campagna e i parlamentari Peppe Provenzano, Filippo Sensi, Marianna Madia, Michela De Biase e Andrea Casu. Non mancano il coordinatore di +Europa Andrea Massaroni, l'ex deputato renziano Luciano Nobili e il segretario provinciale di SI-Latina Bortone, insieme al segretario regionale del Movimento Federalista Europeo Argenziano.
Qualche giorno prima, alla Camera dei Deputati, la presidente del Consiglio Giorgia Meloni aveva attaccato il Manifesto di Ventotene, definendolo un testo che non rispecchia la sua visione dell'Europa. Un commento che non è piaciuto all'opposizione, che ha ribadito quanto Altiero Spinelli ed Ernesto Rossi siano annoverati tra i padri fondatori dell'Unione Europea.
Dal canto suo, parte della maggioranza ha spiegato di identificarsi maggiormente nella visione di Alcide De Gasperi della politica europea. A prendere questa posizione è soprattutto Forza Italia, il partito più europeista della maggioranza di governo.
Dopo aver rivolto le critiche al Manifesto di Ventotene, la presidente del Consiglio si è recata a Bruxelles per il Consiglio europeo, durante il quale si è parlato soprattutto del piano di riarmo dell'UE voluto dalla presidente della Commissione Ursula von der Leyen.
Non ci sono Calenda e Schlein, mentre Conte ha annunciato con largo anticipo che si sarebbe recato in Campania in vista delle prossime elezioni regionali, che non hanno ancora una data precisa. Il leader del Movimento Cinque Stelle ha ribadito quanto sia importante impedire che il centrodestra vinca alle urne.
Nel corso del suo intervento, il presidente pentastellato ha affrontato diversi temi locali senza parlare di Ventotene. Il prossimo appuntamento fondamentale per i 5 Stelle sarà sabato 5 aprile a Piazza Vittorio Emanuele II per un corteo contro il ReArm Europe voluto da von der Leyen. Non resta che attendere la manifestazione che si terrà tra due settimane per vedere se l'opposizione sarà nuovamente unita.