Il programma televisivo Storie Italiane ha raccontato la drammatica vicenda di Debora Vicidomini, una donna che ha perso completamente la vista dall’occhio sinistro a seguito di un trattamento estetico.
Debora, oggi 47enne, due anni fa si era recata presso un centro di chirurgia estetica per sottoporsi a un’iniezione di acido ialuronico sulla fronte, un trattamento comunemente utilizzato per ridurre le rughe. Tuttavia, subito dopo la somministrazione, ha avvertito una sensazione insolita all'interno dell'occhio, seguita da tre rapide scintille di luce e, immediatamente dopo, il buio totale.
Già due mesi prima aveva effettuato un trattamento di botox che non era andato come sperato, ma mai avrebbe immaginato di subire conseguenze tanto gravi con il nuovo intervento.
“Appena mi hanno fatto la puntura ho sentito un dolore improvviso e lancinante. Subito dopo ho avuto la sensazione di un embolo che mi stava colpendo l’occhio, come se fosse in corso un infarto oculare”, ha spiegato la donna, visibilmente provata.
Dopo aver realizzato che qualcosa di grave era accaduto, i medici del centro hanno cercato di tamponare la situazione, ma il dolore era insopportabile.
Il marito di Debora è accorso immediatamente per soccorrerla e, vedendola stare sempre peggio, è stato necessario chiamare un’ambulanza. Una volta giunta in ospedale, le è stata diagnosticata un’occlusione arteriosa e venosa che ha compromesso definitivamente la sua retina.
Il filler aveva colpito un capillare dell’arteria oftalmica, bloccando il flusso sanguigno necessario per la vista. “Non è solo una perdita parziale, io non vedo più nulla da quest’occhio. È come se fosse completamente spento”, ha spiegato la donna con rassegnazione.
Con grande amarezza, Debora ha voluto condividere la sua testimonianza affinché altre persone possano essere consapevoli dei rischi connessi ai trattamenti estetici, anche quelli apparentemente più semplici e sicuri.
“Purtroppo, ciò che è successo a me non si può più cambiare. Nessuno potrà ridarmi la vista dall’occhio sinistro. Ma spero che raccontare la mia storia serva a far riflettere chiunque decida di sottoporsi a queste pratiche, perché il rischio, per quanto raro, esiste”, ha affermato Debora.