Ma, alla fine, condizioni del mare permettendo, oggi chi andrà a Ventotene? L'idea lanciata dal segretario del Pd laziale Daniele Leodori e dal deputato dem Roberto Morassut ha finito per evidenziare ancor di più le spaccature interne al centrosinistra.
Nell'isola in provincia di Latina dove nel 1941 Altiero Spinelli e Ernesto Rossi scrissero il Manifesto più famoso del momento, quello per l'Europa federale attaccato in Parlamento da Giorgia Meloni, di sicuro non ci saranno i leader di partito. E poi nemmeno un rappresentante del Movimento Cinque Stelle e di Azione.
Insomma, se la provocazione della premier ("La mia Europa non è quella di Ventotene") voleva sparigliare il campo avversario, l'obiettivo l'ha raggiunto. Il centrosinistra naviga in alto mare. Mentre il Campo largo sembra proprio essere naufragato. Il tutto, mentre Ventotene, evidentemente, dall'isola del Manifesto sembra essere diventata l'isola dei sopravvissuti nel reality del centrosinistra.
E insomma: davvero la realtà politica del centrosinistra, con le sue divisioni, i suoi dispetti, le sue primedonne, i suoi distinguo, le sue liti, supera la fantasia di qualsiasi autore di reality.
L'idea di andare a Ventotene per rispondere simbolicamente alle parole di Giorgia Meloni sembrava convincere tutti. Poi, però, al momento delle vere adesioni, al momento di prenotare i biglietti del traghetto, evidentemente, qualcosa è iniziato ad andare storto. E ora, sull'isola, anziché i famosi, sono annunciati solo i sopravvissuti.
Carlo Calenda ha detto che Azione non ci sarà. Il Movimento Cinque Stelle, come in occasione della manifestazione di sabato scorso in piazza del Popolo, ha deciso di rompere le uova nel paniere. I vari Schlein, Renzi, Fratoianni e Bonelli hanno preferito riempire la loro agenda con altri impegni.
Insomma, se l'obiettivo dei promotori era rispondere con un gesto unitario oltre che altamente simbolico agli attacchi al Manifesto di Ventotene, si può già dire che è stato fallito.
L'unico risultato concreto che hanno raggiunto il centrosinistra e gli europeisti è che mai come in questi giorni si è parlato del Manifesto di Ventotene e della prima idea di fondazione dell'Europa unita. Il Comitato Ventotene, con questo post, non poteva esplicitare meglio il concetto
Così, nella polemica, è intervenuto anche il ministro della Cultura Alessandro Giuli:
Mentre l'account di Fratelli d'Italia, molto più terra terra, l'ha messa così
E il profilo X di Atreju, invece, l'ha buttata proprio in caciara:
Ma, tornando ai protagonisti del reality del centrosinistra, come se la sono cavati i concorrenti?
Matteo Renzi, a nome di Italia Viva, ha ironizzato su Meloni:
e non ci sarà.
Angelo Bonelli, co-portavoce di Avs, ha tentato di volare alto:
ma pure non è annunciato tra i sopravvissuti.
Giuseppe Conte, invece, ha fatto l'indiano ricorrendo al suo solito populismo:
Carlo Calenda, infine, ha bollato l'iniziativa come un flash mob buono solo a prestare il fianco alla sceneggiata della destra. E si è autoescluso.
Alla fine, quindi, chi sarà presente a Ventotene? Chi sono i sopravvissuti? Chi ha prenotato un posto sul traghetto? Per il Pd, ci sarà il responsabile Esteri Peppe Provenzano oltre a diversi parlamentari, da Filippo Sensi a Michela De Biase. In forse, invece, il capodelegazione presso il parlamento europeo Nicola Zingaretti.
Per Italia Viva, ha annunciato la sua presenza il consigliere regionale Luciano Nobili. Chissà chi di loro sarà il vincitore finale.