21 Mar, 2025 - 21:34

Angela Melillo e la malattia che poteva farle perdere la figlia Mia

Angela Melillo e la malattia che poteva farle perdere la figlia Mia

Angela Melillo, attrice e showgirl nota al grande pubblico, ha recentemente condiviso una storia di straordinaria resilienza e amore materno. Durante un’intervista a Verissimo, ha raccontato le difficoltà vissute durante la gravidanza della sua unica figlia, Mia, oggi sedicenne. Una storia che parla di coraggio, fede e decisioni difficili prese contro il parere dei medici.

Che malattia ha avuto Angela Melillo?

Prima di scoprire di essere incinta, Angela Melillo era stata ricoverata per una grave infezione alle vie urinarie che, peggiorando, si era estesa ai polmoni. La situazione richiese cure intensive e invasive: antibiotici potenti, radiografie e TAC con mezzi di contrasto. Durante i ricoveri in due diversi ospedali, furono effettuati test per verificare una possibile gravidanza, ma i risultati furono sempre negativi. Nessuno sospettava che Angela potesse essere incinta in quelle condizioni.

Dopo essere stata dimessa, fu un’amica intima, Samantha De Grenet, a suggerirle di fare un test di gravidanza. Angela non aveva più il ciclo mestruale, ma i medici le avevano spiegato che ciò poteva essere una conseguenza delle terapie ricevute. Con sorpresa e timore, il test risultò positivo. “Non sapevo se ridere o piangere,” ha confessato Angela durante l’intervista.

La decisione contro il parere medico

La gioia per la scoperta della gravidanza fu presto oscurata dai rischi evidenziati dai medici. Le radiazioni a cui era stata esposta rappresentavano una minaccia significativa per il feto. Uno specialista le consigliò di calcolare l'esposizione totale alle radiazioni subite: se fosse stata inferiore ai 5 sievert, avrebbe potuto considerare di proseguire la gravidanza. Il risultato fu 4.9 sievert, appena sotto la soglia critica.

Nonostante ciò, i medici non si sentirono di garantire un esito positivo. Le prospettarono scenari difficili: possibili malformazioni, ritardi mentali o altre complicazioni gravi per il bambino. “La decisione spetta solo a te,” le dissero. Angela sentì dentro di sé una forza inspiegabile che la spinse a continuare: “C’era qualcosa che mi faceva pensare che sarebbe andato tutto bene”.

Nove mesi di angoscia e speranza

La gravidanza fu tutt’altro che semplice. Angela dovette sottoporsi a controlli ogni dieci giorni per monitorare lo sviluppo del feto. Ogni visita era un misto di paura e speranza: i medici verificavano costantemente che gli organi del bambino si stessero formando correttamente. “Ogni volta mi dicevano che si erano formate tutte le dita, i polmoni, il fegato,” ha ricordato Angela con emozione.

Il percorso fu emotivamente estenuante. La paura che qualcosa potesse andare storto non l’abbandonò mai completamente fino al momento del parto. Tuttavia, contro ogni previsione medica, Mia nacque sana e forte. “Oggi nessun dottore si spiega come sia stato possibile,” ha dichiarato Angela. Probabilmente Mia fu concepita poco prima del ricovero iniziale, ma le cure invasive avrebbero potuto compromettere qualsiasi forma di vita embrionale.

Un miracolo chiamato Mia

Oggi Mia è un’adolescente sana e piena di vita. Per Angela rappresenta il dono più grande della sua esistenza: “Quando la guardo non c’è cosa più bella del fatto che sia sana e tutto vada bene,” ha affermato commossa durante l’intervista. La sua storia è diventata un simbolo non solo della forza materna ma anche della capacità umana di affrontare l’incertezza con coraggio.

Durante l’intervista a Verissimo, Mia è apparsa in studio per la prima volta accanto alla madre. Il loro rapporto è descritto come profondo ma anche ironico: tra battute e sorrisi hanno mostrato un legame indissolubile nato da una storia straordinaria.

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