"Rispettare le regole della lingua italiana" è stato ribadito dal Ministero dell'Istruzione e del Merito in una circolare diffusa poche ore fa, con la quale, di fatto, vengono banditi gli asterischi e le schwa dalle comunicazioni scolastiche. Una scelta in linea con l'atteggiamento del governo riguardo alla valorizzazione della lingua italiana e alla sua tutela, che potrebbe però essere contestata in quanto poco inclusiva, secondo molti movimenti legati al mondo LGBT.
A sostegno di questa decisione del Ministero dell'Istruzione c'è anche un'affermazione dell'Accademia della Crusca di qualche tempo fa, nella quale viene ribadito che l'utilizzo dell'asterisco e della schwa non è corretto per la lingua italiana. Il dicastero ha sottolineato come possa compromettere chiarezza e uniformità della comunicazione istituzionale. Già in passato sono state portate avanti battaglie per il rispetto della lingua italiana, basti pensare alla proposta di legge di due anni fa per la tutela dell'italiano voluta dal deputato di Fratelli d'Italia Fabio Rampelli.
Non mancano poi le polemiche da parte di alcuni esponenti dell'opposizione. Maria Cecilia Guerra, legata alla segreteria del Partito Democratico, ha segnalato su X, in un post, come il Ministero dell'Istruzione invochi il rispetto della lingua italiana senza essere in grado di rispettarla.
La circolare di oggi, 21 marzo 2025, contro asterisco e schwa è stata definita un grande successo da diversi esponenti del governo. Basti pensare che il sottosegretario all'Istruzione Rossano Sasso, autore di un libro contro l'ideologia gender, ha definito questa soluzione come una "vittoria". L'esponente leghista ha detto che la decisione del Ministero è un passo in avanti contro l'ideologia gender nelle scuole.
Lo stesso Sasso è stato il primo firmatario, come ha spiegato nella giornata di oggi, della legge lo scorso 6 marzo:
Cosa prevede la circolare? Non sarà più possibile utilizzare all'interno delle comunicazioni scolastiche la schwa e l'asterisco. Questi due segni grafici erano necessari per riferirsi alle persone che non si identificano nel sesso femminile e maschile: principalmente per le persone non binarie.
Il ministero dell'Istruzione e del Merito si preoccupa di inviare a tutte le scuole una circolare per ribadire che nelle comunicazioni ufficiali è "imprescindibile il rispetto delle regole della lingua italiana". Quindi niente uso di asterisco o schwa, che introducono secondo il…
— maria cecilia guerra (@mceciguerra) March 21, 2025
Perché eliminare il linguaggio definito inclusivo dalle comunicazioni scolastiche? Secondo il Ministero dell'Istruzione, si tratterebbe di qualcosa che rischia di compromettere la chiarezza e l'uniformità della comunicazione istituzionale all'interno delle scuole. La circolare cita il parere dell'Accademia della Crusca datato 24 settembre 2021, nella quale si sottolinea come l'utilizzo di schwa e asterisco sia sbagliato nella lingua italiana. Ecco quanto emerge dalle comunicazioni del Ministero dell'Istruzione:
Simboli dunque inclusivi ma che grammaticalmente sarebbero sbagliati. Già in passato il governo Meloni ha ribadito di tenere alla tutela della lingua italiana e questa misura ne è, per certi versi, la conferma.
STOP ASTERISCHI E SCHWA
— Rossano Sasso (@roxsasso) March 21, 2025
AVANTI CONTRO L'IDEOLOGIA GENDER
Potrà sembrare poco importante, ma questa circolare in realtà segna un ulteriore passo avanti nella lotta contro l'ideologia gender.
Il Ministero dell'Istruzione e del Merito infatti, recependo una richiesta presente nella… pic.twitter.com/4EamVT1epo
Non si tratta della prima volta che da membri dell'esecutivo nazionale arrivano proposte di legge per la difesa dell'italiano. Nel 2023, il deputato di Fratelli d'Italia, Fabio Rampelli, aveva proposto una legge contro l'utilizzo di anglicismi con tanto di multe. In quel caso però l'Accademia della Crusca non espresse un parere positivo a riguardo.
Due anni fa furono recensiti 9000 anglicismi da parte della Treccani. Nel complesso quasi il 2% della lingua italiana.