21 Mar, 2025 - 16:56

Papa Francesco nella foto dall'ospedale era coperto da un lenzuolo? Come e quando lo rivedremo

Papa Francesco nella foto dall'ospedale era coperto da un lenzuolo? Come e quando lo rivedremo

Quattro giorni fa, il Fatto Quotidiano ha raccolto un commento di un cardinale che ha preferito rimanere anonimo, il quale definiva la prima e finora unica foto di Papa Francesco nell'ospedale Gemelli "sindonica".

Che significa? Secondo l'alto prelato, Bergoglio, nello scatto diffuso dall'Ufficio stampa della Santa Sede, non indossa i paramenti del celebrante come fatto credere: è avvolto, bensì, da un paio di lenzuola. Da qui il riferimento del cardinale alla sacra sindone. 

Ma c'è di più: sempre secondo lo stesso porporato, è evidente che Papa Francesco non sia stato vestito da un sacerdote perché, osservando bene la foto, si nota almeno un altro particolare che a un uomo di Chiesa non sarebbe di certo sfuggito.

Papa Francesco in ospedale vestito con un lenzuolo? Il sospetto

Da quattro giorni, quindi, le teorie complottiste attorno alla salute del pontefice non hanno fatto altro che rafforzarsi. Il commento del cardinale anonimo raccolto da Francesco Antonio Grana ha moltiplicato il "chiacchiericcio", per utilizzare un termine caro a Bergoglio, di chi non crede ai bollettini ufficiali del Gemelli che parlano di un lento ma costante miglioramento del Papa, al punto tale che ora non avrebbe più bisogno della ventilazione meccanica.

Ma il cardinale che si è confidato con il Fatto Quotidiano come ha giustificato la sua convinzione secondo cui quella diffusa dall'ufficio stampa della Santa Sede domenica sera è una foto "sindonica"?

Il diavolo, si sa, si nasconde nei dettagli. E al porporato subito ne sono saltati agli occhi almeno due per avallare la sindonicità dell'immagine. 

Il primo: il Papa sarebbe avvolto da lenzuola bianche che cercano "in modo abbastanza grossolano" di simulare uno dei camici che di solito i celebranti indossano sotto l'abito talare.

Il secondo: sopra le lenzuola, Francesco indosserebbe una stola viola, il colore della Quaresima. Fin qui, tutto bene. Peccato, però, che sarebbe messa al contrario: la cucitura è rivolta verso l'alto anziché verso il basso. Un errore che né il pontefice né qualsiasi altro uomo di Chiesa avrebbe mai commesso.

Due indizi che fanno una prova per il cardinale anonimo. Tanto da fargli sospirare:

virgolette
Nelle mani di quale banda è finita la gestione dell'uomo venerato da un miliardo e cinquecento milioni di persone?

La mano gonfia e la cannuccia

Prima delle osservazioni del cardinale rilanciate dal Fatto, in ogni caso, non erano mancate altre che hanno fatto aumentare la preoccupazione dei fedeli anziché calmarle.

La prima è stata fatta dal Messaggero che, già domenica sera, con Franca Giansoldati, aveva notato la mano destra del Papa gonfia: segno delle terapie farmacologiche cui è sottoposto. 

Poi è venuto fuori anche il particolare della cannuccia inserita in un bicchier d'acqua che si intravede nella foto tra le due candele poste sull'altare: dimostrerebbe le difficoltà del pontefice a deglutire. Tanto che si è pensato che il Santo Padre, con tutta probabilità, l'abbia utilizzata per ricevere la comunione.

E comunque: la foto, se voleva tranquillizzare tutti, non è riuscita nell'intento. Ma questo, probabilmente, era inevitabile. E forse all'interno delle Mura leonine lo si era messo in conto. Domenica sera si è dato inizio a una partita mediatica che per forza di cose non poteva esser vinta. Tanto più che se anche i bollettini ufficiali dei medici migliorano - e a quelli, tutti, dovrebbero attenersi - ogni giorno che passa, con quello di oggi sono 5 le settimane di ricovero di Bergoglio, avanza l'ipotesi dimissioni in quanto è difficile immaginare il Papa capace a 88 anni di tornare a una vita normale in Vaticano, in condizioni di poter governare la Chiesa. 

Quando e come rivedremo Papa Francesco?

In ogni caso, al di là di tutti i sospetti sollevati dalla foto scattata e distribuita dal Vaticano domenica sera, ora ci si chiede quando e come rivedremo Papa Francesco.

Molti credono che la prossima volta non potrà non essere dopodomani, domenica 23 marzo, terza domenica di Quaresima. Magari mentre nella cappella dell'appartamento riservato ai pontefici al Gemelli presenzia alla messa o, se le condizioni anche meteo lo consentiranno, affacciandosi da una finestra dell'ospedale romano.

Stando ai bollettini, in questi giorni, la salute del Papa è migliorata. Di sicuro non farebbe più uso nemmeno dei naselli per facilitarne la respirazione, come la posa a tre quarti dello scatto di domenica scorsa pure ha fatto ipotizzare. Domenica, quindi, potrebbe segnare una svolta positiva, urbi et orbi.

 

  

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Giovanni Santaniello
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