Il fermo nella giornata di ieri - giovedì 20 marzo - di Lucia Simeone, la segretaria dell’europarlamentare di Forza Italia Fulvio Martusciello, ha causato un terremoto politico che, da Bruxelles all'Italia, rischia di cambiare anche le sorti delle Elezioni Regionali in Campania, in programma nell’autunno di quest’anno.
Perché? Perché potrebbe avere ripercussioni sulla scelta del candidato unico del centrodestra che, fino a oggi, sembrava essere una partita quasi chiusa per Forza Italia.
Fulvio Martusciello, uomo forte del vicepremier Antonio Tajani nella regione, infatti, era in pole position per la candidatura a Palazzo Santa Lucia (sede storica della giunta regionale campana), ma l’inchiesta della magistratura belga - nella quale lui non risulta indagato - rischia di complicare le cose.
L’inchiesta coinvolge la sua assistente che è stata raggiunta da un mandato di arresto europeo. Le ipotesi di reato ipotizzate dai giudici di Bruxelles sono associazione per delinquere, riciclaggio e corruzione.
Sono ancora da chiarire gli ambiti dell’indagine che potrebbe essere legata all’Huawei Gate, il nuovo presunto scandalo di corruzione esploso intorno al Parlamento europeo.
Fulvio Martusciello non è tra gli indagati e, al momento, preferisce non rilasciare dichiarazioni ufficiali.
L’attenzione mediatica di cui è indirettamente protagonista, tuttavia, rischia di danneggiarlo nelle trattative interne alla maggioranza di governo per scelta del prossimo candidato governatore della Campania.
Capo delegazione di Forza Italia al Parlamento Europeo. Mister 100 mila preferenze (quelle ottenute alle elezioni regionali del giugno 2024) e punto di riferimento di Tajani in Campania, Fulvio Martusciello avrebbe tutte le carte in regola per rappresentare il centrodestra nella sfida per la conquista di Palazzo Santa Lucia, ma gli echi delle inchieste di Bruxelles potrebbero essere sfruttate dagli alleati, per bloccare le sue ambizioni.
In autunno la Regione andrà al voto per eleggere il successore di Vincenzo De Luca e nelle coalizioni di maggioranza e opposizione da tempo sono in corso i colloqui per individuare i candidati che si sfideranno per la poltrona di presidente.
Non è la prima volta che la scelta del possibile candidato ha creato attriti all'interno della maggioranza, soprattutto con Forza Italia, che non intende rinunciare alla Regione, roccaforte elettorale del partito insieme al resto del Meridione, e continua a respingere gli attacchi della corazzata meloniana.
La Campania è una regione molto ambita per il suo ruolo strategico nello scacchiere politico nazionale, e soprattutto perché – dopo dieci anni digestione PD – il centrodestra sente per la prima volta di poter sconfiggere il centrosinistra e ritornare a Palazzo Santa Lucia.
Non è un segreto, infatti, che la corsa per la conquista della poltrona, oggi occupata dal Governato Vincenzo De Luca, nella maggioranza di governo è stata fin da subito una corsa a due tra Fulvio Martusciello e il viceministro degli Esteri, nonché fedelissimo di Giorgia Meloni, Edmondo Cirielli.
Fratelli d’Italia è infatti intenzionato a far contare l’ampia affermazione ottenuta alle Elezioni Europee di giugno 2024, dove è risultato il primo partito della regione. L’ambizione è esprimere un proprio candidato e, in caso di vittoria, consolidare la presenza nelle regioni del Sud, dove al momento Fratelli d’Italia non ha alcun governatore, a differenza di Forza Italia.
Nel delicato equilibrio di coalizione, la partita delle regionali d’autunno sarà decisiva per determinare i rapporti di forza tra i partiti. La Campania al sud e il Veneto al nord saranno cruciali nella distribuzione delle forze sullo scacchiere italiano.