20 Mar, 2025 - 16:24

Uccise genitori e fratello a Paderno Dugnano, la perizia rivela: "Riccardo cercava l'immortalità"

Uccise genitori e fratello a Paderno Dugnano, la perizia rivela: "Riccardo cercava l'immortalità"

Quando uccise con oltre 100 coltellate il padre, la madre e il fratellino nella loro casa di Paderno Dugnano, nel Milanese, la notte tra il 31 agosto e il primo settembre 2024, Riccardo C. era "parzialmente incapace di intendere e di volere". A stabilirlo è stato il dottor Franco Martelli, firmatario della perizia psichiatrica a cui il 18enne - all'epoca dei fatti ancora minorenne - è stato sottoposto su richiesta del gip.

Strage di Paderno Dugnano: cosa emerge dalla perizia psichiatrica

I risultati sono stati depositati lo scorso 14 marzo e, insieme a quelli di una consulenza di parte, che ha riconosciuto il giovane "totalmente incapace di intendere e di volere", saranno discussi in un'apposita udienza ad aprile.

Come riportato dall'Ansa, il dottor Martelli scrive che Riccardo

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voleva rifugiarsi nel suo mondo fantastico della immortalità e per raggiungerlo, nella sua mente, era convinto di doversi liberare di tutti gli effetti. Viveva tra realtà e fantasia, quest'ultima non intesa come delirio, ma come rifugio.

Parole che, in un certo senso, richiamano quelle che il ragazzo stesso pronunciò durante la sua confessione: "Volevo cancellare tutta la mia vita di prima". Secondo la sua versione, per diverso tempo avrebbe avvertito, dentro di sé, un "malessere", che in estate si era acuito.

Arrivando alla conclusione che, solo uccidendo i membri della sua famiglia, avrebbe potuto "vivere in modo libero". Stesso movente che, secondo i giudici che li hanno condannati, spinse Erika De Nardo e il fidanzatino Mauro Favaro ad uccidere la madre e il fratello minore di lei, Gianluca, a Novi Ligure.

Riccardo C. e gli omicidi di padre, madre e fratellino

La mattina del primo settembre 2024, Riccardo contattò il 112, spiegando agli operatori di turno di aver ucciso il padre poiché lui, a sua volta, aveva aggredito la madre e il fratello. Quando i carabinieri lo raggiunsero, lo trovarono seduto di fronte alla villetta, in mutande e ancora sporco di sangue.

All'interno, c'erano i corpi senza vita delle tre vittime, ricoperti da coltellate. Più tardi, messo alle strette, il giovane avrebbe confessato: "Sono stato io, li ho uccisi tutti". Prima il fratello, poi la madre e il padre, chini sul figlio minore per cercare di salvarlo. Una strage che nessuno, a Paderno Dugnano, si sarebbe mai aspettato.

I vicini e i conoscenti, intercettati dai giornalisti, parlarono subito di una "famiglia modello" e, riferendosi a Riccardo, dissero che era "un ragazzo tranquillo, che non aveva mai dato problemi". "Mi sentivo un corpo estraneo", avrebbe invece rivelato lui. Fu arrestato e portato in una struttura per minori. 

Mentre migliaia di persone presero parte ai funerali dei suoi genitori e del fratello. Per l'occasione, il sindaco, Anna Varisco, aveva anche proclamato il lutto cittadino, in segno di cordoglio alla famiglia.

Il servizio di Alvise Losi e Valeria Papitto per il Tg3, del primo settembre 2024.

Verso il processo a carico del 18enne 

Presto a carico del reo confesso si aprirà il processo. È accusato di triplice omicidio volontario aggravato, anche dalla premeditazione. Secondo le ricostruzioni, avrebbe infatti deciso di uccidere i familiari ore prima, durante la festa organizzata per il compleanno del padre, che spegneva 51 candeline.

Faceva il costruttore; la madre di Riccardo, Daniela, lavorava invece in un negozio di biancheria intima. Aveva 49 anni. Il fratellino, Lorenzo, appena 12.

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Il malessere di cui parlava Riccardo ha trovato conferma nella perizia, 

fa sapere ora l'avvocato Amedeo Rizza, che lo difende, a Rai News. Proprio in virtù di essa, il giovane potrebbe beneficiare di uno sconto di pena. I nonni, dal canto loro, non lo hanno mai lasciato solo. 

Le ultime notizie sul caso di Paderno Dugnano per punti

  • Omicidi e motivazione psichiatrica - Tra il 31 agosto e il primo settembre 2024, Riccardo C., oggi 18enne, ha ucciso i suoi genitori e il fratello minore a Paderno Dugnano. La perizia psichiatrica a cui è stato sottoposto ha stabilito che al momento dei fatti era "parzialmente incapace di intendere e di volere" e che fu spinto dalla volontà di rifugiarsi nel "mondo fantastico dell'immortalità".
  • Confessione e circostanze della strage - Dopo aver allertato le forze dell'ordine e aver tentato di depistare le indagini, Riccardo ha confessato di essere l'autore della strage, spiegando di voler "cancellare tutta la sua vita di prima" ed essere "libero". L'accusa gli contesta l'aggravante della premeditazione.
  • Prossimo processo  - Al processo che si aprirà a breve, il ragazzo, proprio in virtù dei risultati della perizia, potrebbe beneficiare di uno sconto di pena. 
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Sara D'Aversa
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