Il regista Jeff Baena, marito dell'attrice Aubrey Plaza, si è tolto la vita pochi mesi fa, a Gennaio.
Secondo un rapporto del medico legale, la coppia si era separata nel settembre 2024, pochi mesi prima che Baena portasse a termina il tragico gesto.
Nonostante le difficoltà, i due avevano mantenuto un legame significativo, collaborando a diversi progetti artistici. La notizia della separazione e della successiva tragedia ha suscitato grande emozione tra i fan. Ecco i dettagli.
Secondo un nuovo rapporto del Dipartimento di medicina legale della contea di Los Angeles, Aubrey Plaza e Jeff Baena si sarebbero separati quattro mesi prima della tragica scomparsa del regista, che si è tolto la vita.
Il documento, reso pubblico mercoledì, afferma che "Jeffrey Baena era separato dalla moglie dal settembre 2024, quando lei si è trasferita a New York".
Il rapporto aggiunge anche che la coppia aveva avuto un'ultima conversazione telefonica la sera prima del suicidio del regista, avvenuto il 3 gennaio 2025.
Le autorità hanno contattato l'attrice il giorno successivo alla tragedia, e lei ha confermato la separazione. Fino a quel momento, la rottura non era mai stata resa pubblica.
La relazione tra i due era sempre stata molto discreta e tenuta lontana dai riflettori.
Anche il matrimonio si era svolto in segreto, nel 2020, dopo dieci anni di frequentazione. I due non erano solo complici e marito e moglie, ma anche colleghi. Avevano collaborato a numerosi progetti cinematografici, tra cui "Life After Beth" e "The Little Hours".
Nonostante il loro legame professionale e personale, nel settembre 2024 l'attrice aveva lasciato Los Angeles per trasferirsi a New York, ponendo fine al loro matrimonio.
Il regista soffriva di depressione e insonnia, e probabilmente di altri problemi di salute mentale di cui non siamo a conoscenza. Già da ottobre, un mese dopo la separazione, aveva iniziato a dire cose preoccupanti, tanto che la Plaza aveva chiesto ad un'amica di tenerlo d'occhio.
Nonostante il regista fosse seguito anche da uno psicoterapista, purtroppo non aveva smesso di lottare con problemi di sofferenza emotiva.
L'ultima comunicazione tra i due risale proprio a qualche ora prima del suicidio, ovvero il 3 gennaio 2025, alle 10:36 del mattino, quando Baena le aveva inviato un messaggio. Poco dopo si è tolto la vita.
Dopo la sua morte, la famiglia di Baena e Aubrey Plaza hanno rilasciato una dichiarazione congiunta, parlando di una "tragedia inimmaginabile" e chiedendo rispetto per la loro privacy in un momento così delicato.
Per i fan è stato scioccante scoprire che la coppia si era separata mesi prima. Nel corso degli anni, Plaza aveva parlato poco della sua vita privata, limitandosi a qualche raro post sui social.
Il suicidio, successivo alla separazione, ora sta facendo nascere delle speculazioni. Sarà per questo motivo che Jeff ha deciso di compiere questo gesto estremo? La sofferenza era diventata insopportabile?
Questo non lo sappiamo, anche perché il rapporto medico legale non fa alcuna ipotesi sulla questione, ma si è limitato semplicemente ad enunciare un fatto: i due erano separati da almeno 4 mesi. Tutto qua.
La morte del regista ha lasciato un vuoto non solo nel cuore di Audrey e della sua famiglia, ma anche nel settore del cinema indipendente.
Il regista, infatti, era noto per il suo stile unico e la sua capacità di raccontare storie fuori dagli schemi, spesso caratterizzate da umorismo nero e personaggi eccentrici.
Il suicidio di Jeff Baena solleva di nuovo il problema, spesso sottovalutato, della salute mentale, che spesso fa capolino anche nel mondo dello spettacolo.
La pressione, le difficoltà emotive, le aspettative degli altri e la solitudine possono diventare schiaccianti, anche per chi sembra avere una vita di successo.
Non dimentichiamo quanto sia importante offrire supporto a chi ne ha bisogno e rompere il silenzio su questi temi, evitando ogni forma di stigmatizzazione.
Per il pubblico e per chi lo ha conosciuto, Jeff Baena rimarrà un artista brillante e un narratore talentuoso. E per Aubrey Plaza, la sua perdita segna un momento di dolore profondo, da affrontare lontano dai riflettori.