Ieri Pino Daniele avrebbe festeggiato il suo 70° compleanno. Dopo la sua tragica scomparsa nel 2015, come è stato gestito il suo patrimonio?
Nonostante qualche tensione iniziale, la distribuzione dei beni ha rispettato i desideri dell'artista, lasciando un'eredità che è sia patrimoniale che musicale e familiare. Andiamo a vedere i dettagli.
Pino Daniele ha lasciato un vuoto immenso da quando è venuto a mancare, nel gennaio 2015. Ma il suo cuore, la sua voce, la sua arte, la sua affabilità e la sua musica continuano a vivere nel cuore di milioni di fan.
Oltre al suo straordinario patrimonio artistico, celebrato anche ieri in piazza Plebiscito a Napoli per il suo 70° compleanno, il cantautore napoletano ha lasciato anche un'eredità economica e immobiliare di grande valore.
La suddivisione dei suoi beni ha seguito precise disposizioni testamentarie lasciate dal cantante. I suoi eredi sono stati i suoi 5 figli, la seconda moglie. Fuori dal testamento, invece, l'ultima compagna, Amanda Bonini, e i suoi fratelli.
Tra polemiche e critiche (che non mancano mai in questi casi) il patrimonio di Pino Daniele è stato diviso principalmente tra i suoi cinque figli:
Alessandro e Cristina, nati dal primo matrimonio con Dorina Giangrande
Sara, Sofia e Francesco, avuti dalla seconda moglie, Fabiola Sciabbarrasi
Secondo le volontà del cantautore, il 50% del patrimonio è andato ai figli, diviso equamente tra di loro.
L'altra metà è stata suddivisa in due parti:
Il 25% a Fabiola Sciabbarrasi, sua seconda moglie e che al momento della sua morte era ancora sua moglie legalmente
L’altro 25% ai tre figli più piccoli, per garantirgli maggiore tutela, rispetto a quelli più grandi.
Esclusi dall'asse ereditario la sua ultima compagna, Amanda Bonini, né i suoi fratelli.
Pino Daniele, oltre a guadagnare dalla sua musica, ha fatto anche alcuni investimenti importanti. I suoi beni spaziavano tra proprietà immobiliari, un'attività commerciale e, naturalmente, i diritti d'autore sulle sue canzoni.
Il cantautore possedeva diverse proprietà, distribuite tra Roma, la Toscana e Formia:
Tutte queste proprietà sono state suddivise tra i figli e Fabiola Sciabbarrasi.
Pino Daniele era il proprietario anche del Tuscany Bay a Orbetello, un locale di lusso sulla costa con ristorante, stabilimento balneare e spazi per eventi.
L'artista deteneva il 90% della proprietà, mentre il restante 10% apparteneva al figlio Alessandro. Curiosamente, pochi mesi prima della sua morte, Amanda Bonini era stata nominata amministratrice unica del locale e lo è ancora oggi. Nonostante questo la donna non ha ricevuto nulla dall'eredità.
Oltre agli immobili e all’attività commerciale, un’altra parte importante del patrimonio di Pino Daniele, ovviamente, riguarda le royalties della sua musica.
Nel 2013, solo i diritti d’autore gli avevano fruttato circa 350.000 euro. Questa fonte di reddito, come si può presumere, continuerà a garantire guadagni agli eredi per anni, visto che le sue canzoni sono ancora ascoltate e trasmesse ovunque.
La donna, non essendo sposata con il cantante, non ha potuto legittimamente ricevere nulla. Ma non è stata nemmeno citata nel testamento, per questo non ha potuto ottenere nulla.
Il cantautore risultava ancora sposato con Fabiola Sciabbarrasi, e questo ha inciso sulla divisione dei beni. Del perché, invece, Pino Daniele non l'abbia espressamente citata nel testamento, non si sa nulla.
La donna ha dovuto abbandonare anche la tenuta di Magliano, dove ha vissuto con il cantante negli ultimi anni.
L'eredità di Pino Daniele è stata divisa secondo le sue volontà, tra i figli e la sua ex moglie.
L'esclusione di Amanda Bonini ha fatto discutere, ma è stata una scelta precisa del cantautore. Al di là della suddivisione economica, ciò che resta davvero è la sua musica, che continuerà a far sognare chiunque l’ascolti.