20 Mar, 2025 - 08:00

Come recuperare la ritenuta d'acconto nella dichiarazione dei redditi 2025

Come recuperare la ritenuta d'acconto nella dichiarazione dei redditi 2025

La ritenuta d’acconto applicata durante l’anno d’imposta 2024 può essere recuperata nella dichiarazione dei redditi 2025.

Si tratta di un anticipo sulle imposte sul reddito da lavoro autonomo occasionale che il committente deve versare allo Stato per conto del lavoratore.

Nella misura del 20% del compenso spettante al lavoratore, nella dichiarazione dei redditi si può chiedere il rimborso.

In questo articolo, spiego chi può farlo e come.

Cos’è la ritenuta d’acconto

I lavoratori autonomi occasionali subiscono una trattenuta del 20% sul proprio compenso. L’aliquota sale al 30% per i lavoratori non residenti.

Il committente applica la ritenuta d’acconto sul compenso del prestatore, agendo in qualità di sostituto d’imposta, e versandolo allo Stato per conto del lavoratore autonomo.

La prestazione occasionale è una forma di collaborazione lavorativa svolta in modo non continuativo e senza vincolo di subordinazione.

In virtù della ritenuta d’acconto, al prestatore non viene pagato il 100% del compenso, ma un importo calcolato come segue:

  • Al netto di ritenute fiscali a titolo di acconto, con l’applicazione di un’aliquota del 20%;
  • Al netto di ritenute contributi previdenziali e assistenziali dovuti alla Gestione separata Inps, quando i compensi annui superano i 5000 euro.

Le somme trattenute devono essere versate dal committente a titolo di acconto IRPEF entro il 16 del mese successivo, tramite modello di pagamento F24, utilizzando il codice tributo 1040.

Il committente che svolge il ruolo di sostituto d’imposta deve certificare le ritenute d’acconto sui redditi del lavoratore. Successivamente, deve trasmettergli la Certificazione Unica. In questo modo, il prestatore ha la possibilità di presentare la dichiarazione dei redditi e richiedere il rimborso della ritenuta d’acconto.

Quando si può recuperare la ritenuta d’acconto nella dichiarazione dei redditi

Le agevolazioni IRPEF della no tax area permettono di azzerare le imposte sui redditi fino alla soglia di 5500 euro per i lavoratori autonomi occasionali. Fino a questo importo, il contribuente ha diritto alla detrazione forfettaria di 1265 euro prevista dall'art. 13, comma 5 del TUIR, che annulla completamente l'IRPEF.

La no tax area è la soglia di reddito sotto la quale non sono dovute imposte sul reddito, poiché l'importo delle detrazioni per lavoro o pensione annulla completamente l'obbligo fiscale.

Quindi, per i lavoratori che percepiscono compensi fino a 5500 euro la tassazione non è dovuta perché non si devono pagare tasse.

Tuttavia, il credito può essere richiesto come rimborso oppure utilizzato in compensazione per ridurre le imposte dovute.

La ritenuta d’acconto già versata può essere recuperata indicando il credito IRPEF nel Quadro RX del modello Redditi PF 2025.

Chi opta per la richiesta di rimborso del credito deve attendere mediamente almeno un anno. Come già detto, l’alternativa è utilizzare il credito per compensare le altre imposte tramite il modello F24.

Tuttavia, qualora dovesse rimanere altro credito lo si può comunque richiedere sotto forma di rimborso da ricevere sul proprio conto corrente.

Si può recuperare senza Certificazione Unica?

C’è un ultimo caso da considerare, ovvero quando il sostituto d’imposta non invia al contribuente la Certificazione Unica.

La Corte di Cassazione, con la sentenza n. 18910 del 17 luglio 2018, ha stabilito che il contribuente può comunque recuperare le ritenute d’acconto in dichiarazione, anche se non ha ricevuto la certificazione dal sostituto d’imposta.

In questo modo, si evita che l’imposta già pagata venga nuovamente calcolata durante il processo di autoliquidazione al momento della dichiarazione dei redditi.

Quindi, anche in assenza di CU, il lavoratore autonomo occasionale può comunque ricevere il rimborso della ritenuta d’acconto versata.

Le informazioni principali in sintesi

1. Ritenuta d’acconto e recupero: applicata sui compensi da lavoro autonomo occasionale, può essere recuperata nella dichiarazione dei redditi del 2025. Il lavoratore può chiedere il rimborso o utilizzarla in compensazione per ridurre le imposte dovute.
2. Agevolazioni per i lavoratori autonomi occasionali: i lavoratori con redditi fino a 5500 euro beneficiano della no tax area, che consente di azzerare le imposte grazie a una detrazione forfettaria, annullando completamente l'IRPEF dovuta.
3. Certificazione Unica e rimborso: se il committente non invia la Certificazione Unica, il lavoratore può comunque recuperare le ritenute d’acconto, come stabilito dalla Corte di Cassazione, evitando che l'imposta già pagata venga ricalcolata.

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Sara Bellanza
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