L'arresto di Ekrem Imamoglu, sindaco di Istanbul e figura di spicco dell'opposizione turca, ha scatenato forti reazioni sia a livello nazionale che internazionale. La decisione delle autorità arriva in un contesto politico teso, a pochi giorni dalle primarie del CHP, e solleva interrogativi sul futuro politico di Imamoglu e della municipalità di Istanbul.
Il sindaco di Istanbul, Ekrem Imamoglu, è stato arrestato il 19 marzo. È stato emesso un ordine di arresto anche per altri 106 individui, tra cui politici, giornalisti e imprenditori.
Sono in corso indagini contro Imamoglu e l'Unione delle municipalità turche con l'accusa di corruzione e terrorismo. I media turchi hanno riferito in particolare che Imamoglu e altri 99 sospettati sono indagati per i reati di "essere a capo di un'organizzazione criminale", "essere membro di un'organizzazione criminale", "estorsione", "corruzione", "frode aggravata", "ottenimento illecito di dati personali" e per "una gara d'appalto truccata". Inoltre, sette sospettati, tra cui Imamoglu, sono accusati del reato di "aiuto all'organizzazione terroristica PKK/KCK".
Il Partito Popolare Repubblicano (CHP), principale forza di opposizione turca e partito di Imamoglu, ha definito l’arresto del sindaco come "un tentativo di golpe".
Il primo messaggio di Imamoglu è arrivato su X:
Önce Allah’a sonra milletimize emanetim! pic.twitter.com/tYfqrPedaw
— Ekrem İmamoğlu (@ekrem_imamoglu) March 19, 2025
Gli abitanti di Istanbul hanno visto chiudere alcune stazioni della metropolitana nella città più popolosa della Turchia. Il Governatorato di Istanbul ha annunciato il divieto di qualsiasi incontro, manifestazione e comunicato stampa per quattro giorni, dal 19 al 23 marzo.
Parallelamente, la Turchia ha limitato l'accesso a diverse piattaforme di social media, tra cui X, Instagram, TikTok, YouTube e WhatsApp.
⚠️ Confirmed: Live metrics show #Turkey has restricted access to multiple social media platforms including X, YouTube, Instagram and TikTok; the incident comes as Istanbul mayor Ekrem Imamoglu and dozens of others are detained in events described by the opposition as a "coup" pic.twitter.com/5ldegqQCH3
— NetBlocks (@netblocks) March 19, 2025
L'arresto di Imamoglu ha provocato un forte calo del mercato azionario turco. Contestualmente, il tasso di cambio del dollaro e dell'euro ha registrato un rialzo storico.
Ekrem Imamoglu è uno dei politici di spicco del Partito Popolare Repubblicano (CHP), principale forza di opposizione in Turchia. Il politico si è affermato come principale rivale del presidente Recep Tayyip Erdogan grazie alle due elezioni municipali (2019 e 2024) che lo hanno portato alla guida della città più grande e popolosa del paese. Istanbul, infatti, per oltre un decennio era stata una roccaforte del Partito della Giustizia e dello Sviluppo (AKP), fondato dallo stesso Erdogan.
Sebbene le elezioni presidenziali si terranno nel 2028, Imamoglu aveva già avviato una strategia in vista del voto. Il 23 marzo si svolgeranno le primarie del CHP, in cui sarà l’unico candidato. Per l’occasione, il sindaco di Istanbul ha organizzato comizi in diverse città per rivolgersi direttamente ai cittadini, ottenendo ampia visibilità nei media dell’opposizione.
Yol ne kadar zorlu, engebeli de olsa, gelecek güzel günlere yürekten inanıyorum. Başaracağız.
— Ekrem İmamoğlu (@ekrem_imamoglu) March 15, 2025
Eninde sonunda başaracağız.
23 Mart’ta çok güçlü bir adım atacağız ve milletimizi ayağa kaldıracağız.
????Ankara pic.twitter.com/nhnbiq7XDL
Parallelamente, Imamoglu è stato oggetto di un’indagine sulla validità del suo diploma universitario. Nel 1990, si era trasferito dalla Girne American University al corso di laurea in Economia aziendale in inglese presso l'Università di Istanbul. L’inchiesta sui trasferimenti si è conclusa il 18 marzo e l’Università di Istanbul ha annullato il diploma del sindaco, insieme a quello di altre 28 persone. È possibile presentare ricorso, ma la decisione è cruciale per il futuro politico di Imamoglu, poiché la legge turca richiede un titolo di istruzione superiore per candidarsi alla presidenza.
La notizia dell’arresto di Ekrem Imamoglu ha avuto una risonanza mondiale, ma il futuro della municipalità di Istanbul e del politico turco resta incerto. Gli analisti prevedono che potrebbe essere nominato un fiduciario per amministrare la città, una mossa già adottata in passato dal governo turco nei confronti di sindaci dell'opposizione.
Tuttavia, anche le ipotesi più pessimistiche non segnano necessariamente la fine della carriera politica di Imamoglu.
La storia è piena di esempi di leader incarcerati che sono poi tornati sulla scena politica con grande successo. Un caso recente è quello del presidente brasiliano Luiz Inácio Lula da Silva, detenuto dall'aprile 2018 all'8 novembre 2019, per poi tornare al potere vincendo le elezioni del 2022.
Anche l’attuale presidente turco, Recep Tayyip Erdogan, ha vissuto un’esperienza simile. Nel 1998, quando era sindaco di Istanbul, fu condannato a 10 mesi di carcere per aver recitato pubblicamente una poesia considerata sovversiva. Nel 2003 è tornato in politica con un trionfo, diventando primo ministro e avviando un lungo periodo di dominio sulla politica del paese.
L’arresto di Ekrem Imamoglu rappresenta un punto di svolta nella politica turca e potrebbe avere ripercussioni sulle politiche di opposizione. Il futuro di Imamoglu resta incerto, ma la sua popolarità e il suo ruolo lo rendono una figura chiave da osservare.