19 Mar, 2025 - 16:03

Indennità di accompagnamento con extra di 850€: istruzioni INPS per il bonus anziani

Indennità di accompagnamento con extra di 850€: istruzioni INPS per il bonus anziani

L'INPS, nel messaggio n. 949 pubblicato il 18 marzo, ha reso note le indicazioni operative per ottenere il bonus per gli anziani non autosufficienti. Sul piano economico, si tratta della possibilità di ricevere un assegno di 850 euro mensili in aggiunta alle indennità già riconosciute. La misura è interamente gestita dall'Istituto, per cui solo da pochi giorni sono stati rilasciati i dettagli su come ottenerlo e su quali servizi possono essere acquistati.

Indennità di accompagnamento e prestazione universale: cos'è il bonus anziani da 850 euro?

Nel messaggio, l'INPS fornisce le indicazioni operative sulla gestione della Prestazione Universale.

In particolare, richiama il messaggio n. 4490 del 30 dicembre 2024, in cui sono presenti le prime indicazioni per la misura destinata agli anziani non autosufficienti titolari di indennità di accompagnamento.

Nel messaggio del 18 marzo 2025, l'Istituto specifica i criteri di accesso, il diritto di opzione, la reversibilità della scelta e le procedure di controllo.

Si ricorda che la Prestazione Universale è una misura introdotta dal 1° gennaio 2025 e resterà in vigore fino al 31 dicembre 2026.

Quali sono i requisiti per accedere alla Prestazione Universale?

Da una parte, esiste la concreta possibilità di ricevere l'indennità di accompagnamento per coloro che soddisfano il requisito sanitario, che accerta l'impossibilità di deambulare senza l'aiuto di un accompagnatore o l'incapacità di compiere gli atti quotidiani della vita.

D'altra parte, a sostenere gli anziani c'è la Prestazione Universale, fruibile da coloro che soddisfano i seguenti requisiti:

  • avere compiuto almeno 80 anni o un'età maggiore;
  • rientrare nel requisito sanitario che richiede una condizione di bisogno assistenziale gravissimo, valutato dalla Commissione medico-legale dell'INPS;
  • un reddito ISEE socio-sanitario ordinario non superiore a 6.000 euro.
  • essere titolari dell'indennità di accompagnamento.

Come funziona il diritto di opzione per il bonus anziani?

Come spiegato dall'INPS, il diritto di opzione permette al titolare dell'indennità di accompagnamento di scegliere se aderire alla Prestazione Universale e, quindi, accettare il bonus anziani, oppure mantenere solo l'accompagnamento e altre indennità percepite.

Se da un lato c'è la concreta possibilità di ricevere una somma di 850 euro extra sull'indennità di accompagnamento per garantire l'assistenza all'anziano disabile, dall'altro c'è la consapevolezza che, accettando il bonus, sarà riconosciuta la sola Prestazione Universale, che assimilerà l'indennità di accompagnamento e altre misure.

È possibile rinunciare alla Prestazione Universale?

Si, è possibile rinunciare alla Prestazione Universale. L'attuale normativa prevede l'opzione di rinuncia.

Il titolare della prestazione può presentare una richiesta di rinuncia compilando un apposito modulo e seguendo le procedure previste dalla normativa, al fine di cessazione del beneficio.

Come viene accertato il livello di bisogno assistenziale gravissimo per il bonus anziani?

Come ha precisato l'INPS, l'accesso alla Prestazione Universale è subordinato alla presenza di una serie di controlli volti ad accertare la sussistenza dei vari requisiti, tra cui quelli anagrafici, economici e sanitari, con un'attenta valutazione della documentazione presentata dal richiedente.

Secondo i dati ufficiali, l'accertamento del requisito sanitario viene effettuato dalla Commissione medico-legale dell'INPS, che sarà chiamata a valutare il livello di bisogno assistenziale gravissimo sulla base della documentazione sanitaria prodotta per l'accesso alla Prestazione Universale.

Come vengono determinate le componenti della Prestazione Universale INPS?

Il controllo principale sui componenti del bonus anziani prevede l'individuazione del livello di bisogno assistenziale gravissimo.

Si tratta di un criterio adottato dall'INPS che tiene conto sia della valutazione sanitaria che di quella sociale.

Qual è il punteggio minimo necessario per ottenere il bonus anziani?

Per ottenere il bonus anziani è indispensabile che la Commissione tecnico-scientifica, nella valutazione di tutti gli elementi in suo possesso, rilasci almeno un punteggio di 8 nel livello di bisogno assistenziale.

La valutazione è influenzata da diversi fattori, tra cui le condizioni di salute, la situazione sociale e la necessità di supporto quotidiano.

Componenti principali della Prestazione Universale INPS

Il bonus anziani viene determinato sulla base di diversi elementi, tra cui:

  • quota fissa: corrisponde all'importo dell'indennità di accompagnamento ed è pari a 531,76 euro al mese;
  • quota integrativa (bonus anziani): corrisponde a un valore di 850 euro al mese.

In realtà, l'INPS, a titolo di Prestazione Universale, eroga un importo totale mensile pari a 1.381,76 euro. 

Punti chiave del bonus anziani INPS da 850 euro

  1. Requisiti per accedere alla Prestazione Universale: la Prestazione Universale è destinata agli anziani non autosufficienti, con requisiti di età (80 anni o più), condizione sanitaria di bisogno assistenziale gravissimo, un reddito ISEE non superiore a 6.000 euro, e la titolarità dell'indennità di accompagnamento.
  2. Diritto di opzione e possibilità di rinuncia: i titolari dell'indennità di accompagnamento possono scegliere di aderire alla Prestazione Universale per ottenere un bonus di 850 euro mensili o mantenere l'indennità di accompagnamento. È prevista anche la possibilità di rinunciare alla Prestazione Universale.
  3. Determinazione del bonus anziani e componenti: il bonus anziani comprende una quota fissa di 531,76 euro (indennità di accompagnamento) e una quota integrativa di 850 euro, per un importo totale di 1.381,76 euro al mese, determinato dalla valutazione del bisogno assistenziale gravissimo effettuato dalla Commissione medico-legale dell'INPS.
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Antonella Tortora
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