Nadia Cassini, pseudonimo di Gianna Lou Müller, è stata un'attrice, showgirl, cantante e modella statunitense, nota per essere una delle icone della commedia sexy all'italiana degli anni '70 e '80. La sua scomparsa, avvenuta il 18 marzo 2025 all'età di 76 anni, lascia un vuoto nel mondo dello spettacolo italiano, ma la sua eredità continua a vivere attraverso i suoi film e le sue apparizioni televisive.
Nadia Cassini nacque il 2 gennaio 1949 nella cittadina di Woodstock, nello stato di New York, durante una tournée artistica dei suoi genitori, entrambi impegnati nel mondo dello spettacolo come ballerini e attori di vaudeville. Suo padre, Harrison Müller, aveva origini tedesche, mentre sua madre, Patricia Noto, vantava radici italiane con un forte legame con la Sicilia, essendo suo nonno materno di quell'isola.
Fin dalla giovane età, Nadia dimostrò una naturale inclinazione per il mondo dell'arte e dell'intrattenimento. Nel corso degli anni '60, mosse i primi passi nell'ambiente artistico lavorando in diversi ambiti: si esibì come cantante nei night club, si fece strada come ballerina di fila in spettacoli teatrali e televisivi, posò come fotomodella e divenne indossatrice, riscuotendo un buon successo per il suo aspetto affascinante e la sua presenza scenica.
Nel 1968, la sua vita subì un'importante svolta personale e professionale quando convolò a nozze con il conte Igor Cassini Loiewski, un noto giornalista di costume che scriveva con lo pseudonimo di Cholly Knickerbocker e fratello del celebre stilista Oleg Cassini. Questo matrimonio le permise di entrare in contatto con ambienti altolocati e raffinati, oltre a spingerla a trasferirsi nella capitale italiana, Roma, dove ebbe inizio la sua carriera cinematografica con ruoli minori, come quello nel film "Il divorzio" del 1970.
L'anno 1970 segnò una svolta decisiva nella carriera di Nadia Cassini quando il regista Piero Vivarelli la scelse per interpretare il ruolo della protagonista nel film "Il dio serpente", una pellicola dal sapore esotico-erotico che divenne un vero e proprio cult. Il lungometraggio ottenne un grande riscontro al botteghino, grazie anche alla suggestiva fotografia curata da Benito Frattari e alla colonna sonora composta da Augusto Martelli, il cui brano "Djamballà" ebbe una diffusione internazionale. Questo film contribuì a consolidare l'immagine di Nadia come icona di sensualità e bellezza nel panorama cinematografico italiano.
Dopo il divorzio da Igor Cassini nel 1971, Nadia scelse di intraprendere un periodo di vita all'estero. Si stabilì prima in Grecia e successivamente a Londra, dove visse una relazione con l'attore greco Yorgo Voyagis, dal quale ebbe una figlia, Cassandra. Nel 1975 fece ritorno in Italia con l'intento di proseguire la sua carriera cinematografica.
Nel corso degli anni successivi, si affermò nel filone della commedia sexy all'italiana, partecipando a numerosi film di successo appartenenti a questo genere, tra cui "L'insegnante balla... con tutta la classe" (1979), "L'infermiera nella corsia dei militari" (1979) e "La dottoressa ci sta col colonnello" (1980). Grazie al suo fisico mozzafiato e al suo carisma sullo schermo, divenne una delle attrici più riconoscibili e apprezzate del periodo.
Oltre alla sua carriera cinematografica, Nadia Cassini riuscì a ritagliarsi uno spazio anche nel mondo della televisione. Partecipò a programmi di successo, tra cui "Premiatissima" nel 1983, dove condivise la scena con Amanda Lear, "Drive In" nel 1984 e "Risatissima" nel 1985. Tuttavia, la sua esperienza televisiva risultò meno incisiva rispetto al cinema, in parte a causa delle difficoltà che aveva nel parlare fluentemente l'italiano, motivo per cui spesso veniva doppiata nei suoi film.
Parallelamente, tentò di costruirsi una carriera nel mondo della musica, incidendo alcuni singoli. Tra questi, spicca il 45 giri contenente il brano "A chi la do stasera", che riscosse una discreta popolarità. Inoltre, il suo fascino senza tempo la rese protagonista di numerose copertine di riviste celebri dell'epoca, tra cui "Playboy", "Playmen", "Blitz" e "Guida TV", contribuendo ulteriormente a consolidare la sua immagine di sex symbol degli anni '70 e '80.
Dopo un lungo periodo di successo, la carriera di Nadia Cassini iniziò a incontrare delle difficoltà negli anni '80, a causa di problemi personali e di salute. Uno degli eventi più drammatici che segnarono la sua esistenza fu un intervento di chirurgia plastica al naso che ebbe un esito disastroso, compromettendo la sua immagine e riducendo drasticamente le opportunità lavorative nel mondo dello spettacolo. Nonostante i suoi sforzi per ritornare in auge, non riuscì più a riconquistare il successo che aveva ottenuto nei decenni precedenti.
Dopo aver vissuto lontano dai riflettori per molti anni, Nadia Cassini si è spenta il 18 marzo 2025, all'età di 76 anni, dopo una lunga malattia. La sua morte segna la fine di un'epoca, ma la sua eredità continua a vivere nei suoi film, nelle sue apparizioni televisive e nelle immagini che l'hanno immortalata come icona di bellezza e sensualità.