19 Mar, 2025 - 07:00

ReArm Europe, Calenda contro Meloni e Travaglio: cosa ha detto il segretario di Azione?

ReArm Europe, Calenda contro Meloni e Travaglio: cosa ha detto il segretario di Azione?

Una stoccata a chi vorrebbe la pace senza riarmo e a chi non è disposto a cedere alcuna sovranità. Il segretario di Azione, Carlo Calenda, dopo l'intervento al Senato dell'ex presidente del Consiglio Mario Draghi, torna sul tema del riarmo europeo e attacca il giornalista de "Il Fatto Quotidiano" Marco Travaglio e la presidente del Consiglio Giorgia Meloni.

Il senatore difende il piano voluto dalla presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen e ribadisce che per ottenere la pace è necessario essere pronti alla guerra. Calenda sottolinea poi che la Russia è una minaccia e, in quanto tale, deve essere contenuta con i mezzi più opportuni. Inoltre, denuncia il limitato dibattito pubblico riguardo a quanto sta accadendo in Ucraina.

Parole di condanna anche per quanto compiuto da Israele nella giornata di ieri, 18 marzo 2025, alla fine della tregua su Gaza. Calenda evidenzia una situazione critica in Medio Oriente prima di tornare sul tema centrale della discussione: il riarmo.

Il sostegno di Calenda al riarmo europeo

Dichiarazioni forti che seguono l'intervento di Mario Draghi a Palazzo Madama nella giornata di ieri. Il senatore di Azione ha spiegato, nel corso di un punto stampa, che è necessario armarsi se si vuole ambire alla pace futura e alla fine del conflitto nell'Est Europa. Questa posizione era stata già espressa nei giorni precedenti dal leader di Azione, che il 2 marzo aveva organizzato una manifestazione a sostegno dell'Ucraina.

Parte fondamentale del Rapporto sulla competitività europea dipende dalla parziale cessione di sovranità all'UE. Tuttavia, la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, non sembra disposta ad accettare un compromesso del genere, che costituirebbe un passo in avanti per la creazione di un esercito europeo. Per ora, con soddisfazione della Lega, non è previsto l'invio di soldati italiani in Ucraina, ipotesi che non sembra nemmeno essere presa in considerazione. Calenda, però, non ci sta:

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La Meloni ha detto che non vuole cedere sovranità, siamo su posizioni opposte.

La condanna a Trump e Netanyahu

Per Calenda, il riarmo ha uno scopo ben preciso: tutelare l'Europa e l'UE dal progressivo disimpegno della NATO, che il neoeletto presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, starebbe già mettendo in atto. Sorprendono le parole di condanna nei confronti del premier israeliano Benjamin Netanyahu, responsabile, nella mattinata di ieri, di un attacco a tregua finita che ha causato centinaia di vittime nella Striscia di Gaza:

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Quello di oggi è un disumano scempio, e lo dice uno che ha sempre sostenuto il diritto di Israele a difendersi.

Segue poi una critica a Giorgia Meloni, accusata di essere troppo vicina al presidente degli Stati Uniti. Infine, Calenda ribadisce la necessità di prepararsi alla guerra per poter ambire alla pace, indicando la Russia di Vladimir Putin come una minaccia.

E su Travaglio e Caracciolo...

Non mancano critiche nei confronti di chi, secondo il fondatore di Azione, avrebbe sbagliato tutte le previsioni. La mente ritorna a febbraio 2022, quando i carri armati russi si mossero verso il confine occidentale, dando il via all'invasione che ha ridisegnato le strategie della difesa europea. All'epoca molti esponenti politici, giornalisti e analisti geopolitici hanno negato la possibilità che tale invasione potesse mai avvenire, spiega Calenda:

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Caracciolo, Travaglio e i leghisti non credevano che la Russia avrebbe invaso l'Ucraina... e invece l'ha fatto.

Infine, il segretario di Azione invita a visionare i report dell'Estonia sui centri commerciali che, nei giorni scorsi, sarebbero stati incendiati da agenti segreti russi. Calenda conclude affermando che sarebbe fondamentale affrontare il dibattito politico con maggiore serietà:

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Sapete come non finiremo in guerra? Se, come negli ultimi ottant'anni, saremo armati e forti.

Riassunto in tre punti

  • Necessità del riarmo europeo: Calenda sostiene che la pace si ottiene solo essendo pronti alla guerra e accusa Giorgia Meloni di non voler cedere sovranità per la creazione di un esercito europeo.
  • Critiche a Trump e Netanyahu: Il senatore di Azione condanna il premier israeliano per l'attacco su Gaza e vede nella politica di Trump una minaccia per la sicurezza dell'Europa.
  • Attacco ai giornalisti scettici: Calenda critica chi non aveva previsto l'invasione russa del 2022, tra cui Marco Travaglio e Lucio Caracciolo, sottolineando l'importanza di una maggiore serietà nel dibattito politico.
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Francesco Fatone
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