Nicola Gratteri è uno dei magistrati più esposti e impegnati nella lotta alla criminalità organizzata in Italia, in particolare contro la 'Ndrangheta.
La sua attività lo ha portato a vivere sotto scorta da oltre trent'anni, una condizione che limita fortemente la sua vita privata ma che non ha mai scalfito la sua determinazione nel perseguire la giustizia. Ma quanto guadagna un magistrato di questo calibro, costantemente in prima linea contro la mafia?
In un'intervista rilasciata a "Gazzetta del Sud" nell'ottobre 2023, Nicola Gratteri ha dichiarato di guadagnare circa 7.400 euro al mese. Una cifra che, seppur consistente, non sembra compensare i rischi e le privazioni a cui è sottoposto quotidianamente. Gratteri stesso ha sottolineato come il suo lavoro non sia motivato dal guadagno economico, ma da un forte senso di responsabilità e dal desiderio di combattere l'ingiustizia.
Lo stipendio di un magistrato in Italia varia in base all'anzianità di servizio e al grado ricoperto. Un magistrato di primo grado, all'inizio della sua carriera, può guadagnare intorno ai 3.000 euro al mese, mentre un magistrato con molti anni di esperienza e con incarichi di rilievo può superare i 10.000 euro mensili. Lo stipendio di Nicola Gratteri, quindi, si colloca in una fascia alta, ma comunque in linea con la sua posizione e la sua esperienza.
Vivere sotto scorta significa rinunciare a molte delle libertà che la maggior parte delle persone considera scontate. Gratteri ha raccontato di non poter fare un bagno a mare da 25 anni, un sacrificio che evidenzia quanto la sua vita sia condizionata dalla necessità di protezione. Ogni spostamento, ogni incontro, ogni attività quotidiana è pianificata e monitorata per garantire la sua sicurezza. Nonostante ciò, Gratteri non si è mai lasciato scoraggiare, continuando a svolgere il suo lavoro con impegno e dedizione.
È importante sottolineare che il lavoro di un magistrato come Nicola Gratteri non può essere ridotto a una questione economica. La sua attività ha un valore inestimabile per la società, in quanto contribuisce a contrastare la criminalità organizzata e a garantire la legalità. Gratteri è diventato un simbolo della lotta alla mafia, un esempio di coraggio e integrità per molti giovani magistrati e per tutti i cittadini che credono nella giustizia.
Nicola Gratteri rappresenta un esempio di impegno civile e di coraggio. La sua storia dimostra come sia possibile combattere la mafia anche in contesti difficili e rischiosi, e come la determinazione e la passione possano fare la differenza. Gratteri è un punto di riferimento per tutti coloro che credono in un'Italia più giusta e libera dalla criminalità organizzata.
Il Quotidiano Online dell'Ateneo
Niccolò Cusano di Roma
Quotidiano telematico. Registrato al n.12/2015 del 21 gennaio 2015 Tribunale di Roma.
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