Gli uomini di Di Francesco erano ormai dati per spacciati: se un mese fa avessero chiesto al fruitore medio di contenuti calcistici quali fossero le due squadre più vicine alla retrocessione, sicuramente la scelta sarebbe ricaduta su Venezia e Monza. Ma la parte bassa della classifica fatica a muoversi, e intanto ne approfittano proprio i lagunari, che lentamente, in silenzio, stanno macinando punti, anche contro le grandi squadre, e ora il terzultimo posto, che prima non era alla portata, dista solo due punti.
Il 17esimo posto, a cui tutte le pretendenti per la salvezza ambiscono, è occupato al momento dal Lecce, che con 25 punti è ancora in salvo. I salentini sono in buona compagnia, perché sono lì al fianco del Parma di Chivu, e a un solo punto in più c'è il Cagliari con 26 punti. Quasi fuori dalla lotta, ormai, c'è il Verona, che dopo la grande vittoria a Udine, ora comanda la parte bassa con 29 punti, preziosissimi in chiave salvezza, a 9 giornate dalla fine.
Se gli uomini di Di Francesco dovessero continuare con questo ritmo, allora, secondo le statistiche, ci sarebbe davvero una possibilità. In questo processo sono complici proprio le squadre al di sopra dei lagunari, che non riescono più a fare punti da qualche giornata, e si ritrovano intrappolate in quel limbo di classifica.
L'Empoli ormai non vince da più di 20 giornate: un dato preoccupante per gli uomini di D'Aversa, che però non vogliono saperne di cambiare la guida tecnica. Il Lecce di Giampaolo gioca bene, ma è troppo discontinuo, e non riesce a portare a casa i risultati, perdendo sempre di misura. L'emblema è la partita al Via del Mare contro il Milan: in vantaggio di due gol, i salentini sono riusciti a farsi rimontare in soli tredici minuti. Un dato che certifica la fragilità di una squadra troppo inesperta per il campionato di Serie A. Al momento, a salvare i salentini c'è il bottino ottenuto negli scontri diretti, quasi mai falliti dai giallorossi.
E poi c'è il Parma, che nell'ultimo match a Monza non è riuscito a strappare una vittoria ai brianzoli, anzi, ha rischiato anche di perderla dopo il gol di Izzo. Discorso diverso per il Cagliari, che dista due lunghezze dal Venezia e, anche se un solo punto avanti, è più difficile da raggiungere.
Nonostante i numerosi limiti tecnici per gli uomini di Di Francesco, a dare una mano c'è un calendario che non è del tutto impossibile: esclusa la prossima partita, che i lagunari giocheranno in casa contro le furie del Bologna, i lagunari avranno tre scontri diretti di fila: il primo sarà proprio in terra salentina, al Via del Mare contro il Lecce; il secondo, invece, tra le mura amiche. Lo scontro diretto per eccellenza contro il Monza di Nesta. Imperativo vincere in casa se si vuole sperare in uno sprint finale all'ultimo sangue.
Dulcis in fundo si vola a Empoli per tentare di strappare punti alla vera e propria diretta concorrente. I toscani sono più fragili dei lagunari in questo momento, e possono pagare a caro prezzo questo fattore.
Dopo i tre scontri diretti ce n'è ancora uno per i lagunari, quello di Cagliari: il Venezia vola nel capoluogo sardo in un match che, però, sarà tutt'altro che facile. Dall'altra parte c'è una squadra che fa della Sardegna Arena il suo fortino di punti: se il Cagliari avesse giocato tutti i match in casa, probabilmente non avrebbe di che preoccuparsi in questo momento.
Ci sono anche altri match pesanti a impensierire Di Francesco, però: tra cui quello contro il Milan, sempre a Venezia, e poi quelli con Fiorentina e Juventus, che i leoncini giocheranno tutti in laguna. Se Di Francesco farà giocare i suoi come contro il Napoli, allora ci saranno buone possibilità di strappare punti anche con le grandi.