17 Mar, 2025 - 15:00

Sapir Berman è il primo arbitro transgender a dirigere una partita internazionale di calcio

Sapir Berman è il primo arbitro transgender a dirigere una partita internazionale di calcio

Quest'oggi, lunedì 17 marzo 2025, il mondo del calcio sta per conoscere una nuova era: un'era ricca di novità, e soprattutto di inclusione sul piano umano. Un evento che il mondo del calcio di vent'anni fa non avrebbe mai ritenuto possibile: la 30enne israeliana Sapir Berman entrerà nella storia come la prima donna transgender ad arbitrare una partita internazionale ufficiale. Parliamo di un passo importante per l'inclusione della comunità LGBTQ+ nello sport e soprattutto nel football, un mondo tradizionalmente conservatore e poco incline ad affrontare tematiche relative alla sessualità.

Sapir Berman, la prima volta per un arbitro transgender

Berman è stata designata dall'Uefa per dirigere un incontro di qualificazione agli Europei femminili Under 17 tra Irlanda del Nord e Montenegro a Belfast. E non finisce qui, perché in seguito dirigerà anche la partita Kazakhstan-Montenegro. La donna è diventata arbitra della Prima Lega israeliana maschile 14 anni fa, affermandosi come una delle figure più promettenti e rispettate del panorama calcistico israeliano.

Nel 2021, ha fatto coming out, annunciando pubblicamente la sua transizione, un momento che l’ha resa un'icona di riferimento per molte persone transgender nel mondo dello sport, e che, ovviamente, ha generato anche qualche parola di troppo. Secondo Berman, diventare arbitra internazionale è un "grande onore", ma anche un'opportunità di continuare a fare ciò che ama, in un mondo che l'ha plasmata.

La sua storia fa da spartiacque in un mondo che sta cambiando, è vero, ma ancora troppo lentamente: chissà se il coraggio dell'israeliana possa fungere da ispirazione per tante altre donne trans che vogliono proseguire nel mondo dello sport, specialmente per le giovani atlete che vedono in lei un esempio di inclusività e possibilità. La visibilità nello sport è, secondo Berman, un mezzo per promuovere l'inclusione e mostrare che ogni sogno è realizzabile, indipendentemente dall'identità di genere.

Atleti Transgender nello Sport: una questione di inclusione

La nomina dell'israeliana come arbitra internazionale arriva in un momento in cui il tema degli atleti transgender è al centro di molte discussioni in ambito sportivo. In particolare, la partecipazione degli atleti transgender nelle competizioni femminili è stata oggetto di dibattito negli Stati Uniti, dove l'ex presidente Donald Trump aveva proposto leggi contro la partecipazione degli atleti transgender nelle competizioni sportive femminili universitarie.

La questione della parità e dell'inclusione delle persone transgender nelle competizioni internazionali è tornata anche nell’agenda delle elezioni per la presidenza del Comitato Olimpico Internazionale (CIO). Ma l'ingresso di Berman nel mondo arbitrale internazionale rappresenta un segnale di protesta. La sua designazione da parte dell'Uefa è un passo concreto verso un calcio che accoglie e celebra la diversità, mandando un messaggio positivo per tutti coloro che si identificano come transgender o parte della comunità LGBTQ+.

Il Coming Out nel Mondo del Calcio: altri modelli di inclusività

La carriera di Sapir Berman si inserisce in un contesto in cui il calcio sta iniziando a fare passi significativi verso una maggiore inclusione delle persone LGBTQ+. Seppur il mondo dello sport, e del calcio in particolare, sia stato a lungo refrattario ad affrontare tematiche legate alla sessualità, ci sono stati diversi casi di coming out che hanno aperto la strada all'inclusione.

Nel 2018, Lucy Clark divenne la prima arbitra transgender a dirigere una partita nel campionato semiprofessionista inglese, ma non ha mai avuto l'opportunità di farlo a livello internazionale. A livello calcistico, altri arbitri hanno preso posizione per una maggiore visibilità. Tra questi, David Coote, un arbitro di Premier League, che solo pochi mesi fa ha fatto coming out, dichiarando di aver affrontato un lungo percorso di accettazione personale, dovuto anche alle pressioni della sua carriera. E ancora, nel 2020 Tom Harald Hagen, un arbitro norvegese, ha deciso di fare coming out durante un’intervista, rompendo finalmente il tabù.

Oltre a loro, nel mondo degli sport americani, Dale Scott, arbitro di baseball, ha fatto coming out nel 2014, diventando il primo arbitro nelle principali leghe professionistiche statunitensi (NBA, NFL, MLB, NHL) a dichiararsi apertamente omosessuale.

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Luca Liaci
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