I lavoratori autonomi titolari di Partita Iva devono versare i contributi presso l’Inps oppure presso le casse professionali di categoria.
Nell’articolo, vedremo quali sono le scadenze 2025 da segnare sul calendario per quanto riguarda gli adempimenti delle Partite Iva in materia di contribuzione.
I commercianti e gli artigiani di solito pagano un contributo fisso entro un minimale di reddito e un importo variabile se superano una certa soglia di guadagno annuale.
I lavoratori autonomi iscritti alla Gestione Separata Inps, invece, versano i contributi in percentuale sul reddito, senza avere un contributo fisso.
Gli iscritti a un Albo professionale pagano i contributi secondo le regole della propria cassa previdenziale privata.
Oltre alle imposte dovute al Fisco, chi ha una Partita Iva deve anche versare contributi alla propria cassa previdenziale:
Inoltre, presso l’Inps esiste una gestione specifica per artigiani e commercianti. Le contribuzioni dovute dai titolari di Partita Iva si calcolano applicando l'aliquota di riferimento all'imponibile, cioè la somma dei guadagni del lavoratore. In alcuni casi, esiste un importo minimo da versare, indipendentemente dai ricavi ottenuti.
Per i professionisti iscritti agli ordini con casse previdenziali specifiche, le modalità di calcolo e le scadenze possono variare a seconda dell'ente di riferimento.
Devono iscriversi alla Gestione Separata i lavoratori autonomi in elenco:
I professionisti senza cassa previdenziale, quindi, iscritti alla Gestione Separata Inps, devono versare contributi in percentuale, che dipendono dai guadagni. Se non si guadagna nulla, non è necessario pagare alcun contributo.
La circolare Inps n. 27 del 30 gennaio 2025 ha specificato le seguenti aliquote contributive:
I lavoratori manuali e i negozianti devono iscriversi presso la Camera di Commercio e alla specifica gestione Inps, che prevede il pagamento di contributi fissi annuali, suddivisi in quattro rate trimestrali.
Le aliquote variano in base all'età, con una distinzione tra chi ha meno di 21 anni e chi ne ha più di 21.
Le scadenze per il pagamento dei contributi sono le seguenti:
Concludiamo questa rassegna sui vantaggi per le Partite Iva parlando dei forfettari iscritti alla Gestione artigiani e commercianti.
Tra i vantaggi, ci sono:
Abbiamo fatto una carrellata dei contributi che devono essere versati dai titolari delle Partite Iva, inoltrandoci in un’analisi completa. Adesso, è il momento di riassumere i principali punti del testo:
1. Versamento contributi: i lavoratori autonomi con Partita Iva devono versare i contributi all'Inps o alle casse professionali di categoria, a seconda della loro iscrizione.
2. Contributi variabili: commercianti e artigiani pagano un contributo fisso e uno variabile se superano una certa soglia di reddito. I professionisti iscritti alla Gestione Separata Inps versano contributi in percentuale sul reddito.
3. Categorie di lavoratori: i lavoratori autonomi senza cassa previdenziale autonoma devono iscriversi alla Gestione Separata Inps, mentre quelli con cassa professionale pagano secondo le regole specifiche della propria cassa.
4. Scadenze 2025: le scadenze per il pagamento dei contributi variano per le diverse categorie di lavoratori, con date principali il 16 maggio, 20 agosto, 17 novembre 2025 e 16 febbraio 2026.
5. Agevolazioni per forfettari: i lavoratori autonomi forfettari iscritti alla Gestione artigiani e commercianti possono beneficiare di agevolazioni, come una riduzione del 35% dei contributi se richiesto entro il 28 febbraio o subito dopo l'apertura della Partita Iva.