L'inizio shock contro la Fiorentina, nella partita successiva all'imbarcata subita dall'Atalanta ha fugato anche i dubbi residui della dirigenza della Juventus: Thiago Motta non ha più la squadra in pugno. Ormai il suo destino è segnato e l'esonero sarà comunicato già nelle prossime ore.
La Juventus non può permettersi di non entrare in Champions League e Giuntoli sa bene che anche la sua posizione è a forte rischio in caso di mancata qualificazione.
Per questo il dt bianconero, che ancora non aveva avuto contatti con altri allenatori, si è già attivato per scegliere il tecnico che sostituirà Thiago Motta in questo finale di stagione.
Un indizio importante sul fatto che quella di Firenze fosse l'ultima spiaggia per Motta è il fatto che Giuntoli non si sia presentato ai microfoni di Dazn nel pre-partita, a differenza delle precedenti gare.
Il telefono di Giuntoli è bollente. Igor Tudor aspetta certamente una chiamata, poiché è uno dei migliori tecnici attualmente liberi e potrebbe accettare anche il ruolo di traghettatore, considerando il suo legame con la Juventus.
Non è escluso però che il dt bianconero possa optare per una soluzione più a lungo termine e, in questo caso, il nome più probabile sarebbe quello di Roberto Mancini. Ci sarebbe però da fare i conti con il portafoglio, poiché la Juve avrà Thiago Motta a stipendio per i prossimi due anni e, a questa spesa, dovrebbe aggiungere anche quella per l'ex tecnico della Nazionale italiana che chiederebbe certamente un ingaggio da top coach.
La pista Mancini è dunque meno probabile rispetto alla soluzione Tudor e all'ipotesi interna, che prevede la promozione di uno tra Brambilla (allenatore della Next Gen) e Magnanelli (tecnico della Primavera).
Giuntoli e il resto della dirigenza rifletteranno fino a stasera, poi al massimo domani mattina sarà annunciato l'esonero di Motta e sarà svelato il nome del nuovo allenatore, che guiderà la Juve almeno per le prossime 9 partite e nell'avventura estiva del Mondiale per Club.