Katia Ricciarelli, celebre soprano e attrice italiana, è stata al centro di numerose discussioni negli ultimi anni, non solo per la sua carriera artistica ma anche per alcune scelte personali e dichiarazioni pubbliche. Tra queste, spicca la sua relazione con il gioco d’azzardo, in particolare con le slot machine, che ha sollevato dibattiti sulla sua salute mentale e sul concetto di ludopatia.
Katia Ricciarelli ha ammesso pubblicamente di avere una forte attrazione per il gioco d’azzardo, in particolare per le slot machine. In interviste a trasmissioni come Belve (2018) e Verissimo (2023), ha descritto questa attività come un momento di solitudine e adrenalina, paragonandola a un dialogo con la macchina: «Le dico: “E dammi una cosa”».
La cantante ha rivelato di aver vinto somme consistenti, come una cifra che le permise di «non lavorare per un mese», ma anche di aver perso fino a 5.000 euro in una sola serata. Nonostante ciò, insiste sul fatto che le vincite superino le perdite e che il gioco non influisca sulla sua vita quotidiana: «Posso stare benissimo senza giocare».
Ricciarelli ha sempre respinto l’etichetta di ludopatica. In un’intervista del 2023, ha chiarito: «Siccome a me, personalmente, non frega un accidente di essere vista, io vado».
La sua posizione si basa sulla convinzione di poter controllare il gioco, sottolineando che non ne è dipendente: «Io sono riuscita più a vincere che a perdere».
La ludopatia, riconosciuta come disturbo da gioco d’azzardo (DGA) nel DSM-5, è caratterizzata da un uso compulsivo del gioco nonostante le conseguenze negative.
Ricciarelli, pur ammettendo di giocare regolarmente, nega di rientrare in questa categoria: «È un bel termine, sembra davvero una malattia incurabile».
Tuttavia, esperti sottolineano che la dipendenza non si misura solo sulle vincite o perdite, ma sulla capacità di smettere e sulle ripercussioni emotive. La cantante, invece, ribadisce che il gioco è per lei un hobby, non un’ossessione: «Mi diverte, punto».