16 Mar, 2025 - 16:17

Che malattia ha Katia Ricciarelli? La smentita sulla lodopatia

Che malattia ha Katia Ricciarelli? La smentita sulla lodopatia

Katia Ricciarelli, celebre soprano e attrice italiana, è stata al centro di numerose discussioni negli ultimi anni, non solo per la sua carriera artistica ma anche per alcune scelte personali e dichiarazioni pubbliche. Tra queste, spicca la sua relazione con il gioco d’azzardo, in particolare con le slot machine, che ha sollevato dibattiti sulla sua salute mentale e sul concetto di ludopatia. 

Katia Ricciarelli ha la malattia del gioco d'azzardo?

Katia Ricciarelli ha ammesso pubblicamente di avere una forte attrazione per il gioco d’azzardo, in particolare per le slot machine. In interviste a trasmissioni come Belve (2018) e Verissimo (2023), ha descritto questa attività come un momento di solitudine e adrenalina, paragonandola a un dialogo con la macchina: «Le dico: “E dammi una cosa”».

La cantante ha rivelato di aver vinto somme consistenti, come una cifra che le permise di «non lavorare per un mese», ma anche di aver perso fino a 5.000 euro in una sola serata. Nonostante ciò, insiste sul fatto che le vincite superino le perdite e che il gioco non influisca sulla sua vita quotidiana: «Posso stare benissimo senza giocare».

"Non è ludopatia"

Ricciarelli ha sempre respinto l’etichetta di ludopatica. In un’intervista del 2023, ha chiarito: «Siccome a me, personalmente, non frega un accidente di essere vista, io vado».

La sua posizione si basa sulla convinzione di poter controllare il gioco, sottolineando che non ne è dipendente: «Io sono riuscita più a vincere che a perdere».

Cos'è la ludopatia?

La ludopatia, riconosciuta come disturbo da gioco d’azzardo (DGA) nel DSM-5, è caratterizzata da un uso compulsivo del gioco nonostante le conseguenze negative.

Ricciarelli, pur ammettendo di giocare regolarmente, nega di rientrare in questa categoria: «È un bel termine, sembra davvero una malattia incurabile».

Tuttavia, esperti sottolineano che la dipendenza non si misura solo sulle vincite o perdite, ma sulla capacità di smettere e sulle ripercussioni emotive. La cantante, invece, ribadisce che il gioco è per lei un hobby, non un’ossessione: «Mi diverte, punto».

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