16 Mar, 2025 - 17:28

Imposta di registro, bollo e catasto: cosa cambia? Novità illustrate dall'Agenzia delle Entrate

Imposta di registro, bollo e catasto: cosa cambia? Novità illustrate dall'Agenzia delle Entrate

L’Agenzia delle Entrate ha esaminato e fornito le prime istruzioni operative sulle novità su imposta di registro, ipotecaria, catastale, sull’imposta di bollo e sugli altri tributi minori.

Il documento, di circa 30 pagine, rappresenta una guida per orientarsi nel panorama delle imposte aggiornato.

In questo articolo, passeremo in rassegna tutte le principali novità.

Come cambia l’imposta di registro 2025

Le novità sull’imposta di registro si inseriscono in un quadro di riforme molto più ampio per un fisco più semplice, digitale e vicino ai cittadini.

L’Agenzia delle Entrate, con la pubblicazione della circolare n. 2/2025, riassume, spiega ed esplica le prime istruzioni sul panorama normativo, nell’ambito della riforma fiscale dei decreti legislativi n. 139/2024 e 87/2024.

La prima novità riguarda l'autoliquidazione per gli atti soggetti a registrazione. Il nuovo articolo 41 del Testo unico Registro (Tur) prevede che il calcolo dell’imposta competa direttamente al soggetto obbligato al versamento. Un cambio di rotta, considerando che prima era di competenza dell’ufficio.

C’è l’unica eccezione degli atti giudiziari e di quelli per i quali è prevista la registrazione a debito.
Se sarà necessario effettuare un pagamento maggiore, l’Ufficio invierà un avviso di liquidazione. In questo avviso, verrà richiesto di pagare la parte di tributo non versata, una sanzione del 25% e gli interessi di mora. Il versamento deve essere effettuato entro sessanta giorni dalla ricezione dell'atto.

Quindi, se il pagamento viene effettuato entro 60 giorni, il contribuente può beneficiare di una riduzione a un terzo della sanzione amministrativa.

Infatti, gli uffici verificano la correttezza della liquidazione delle imposte e tasse effettuata dal contribuente, nonché dei relativi versamenti, basandosi sulle informazioni presenti nell’atto, anche utilizzando procedure automatiche.

Ci sono stati cambiamenti anche per i trasferimenti di azienda. In alcuni casi, è possibile applicare aliquote separate per i diversi beni che compongono l’azienda, quando vengono trasferiti a titolo oneroso.

Come cambia l’imposta di bollo 2025

Il secondo cambiamento riguarda la razionalizzazione della disciplina dell’imposta di bollo e dei tributi speciali.

Si deve tenere presente anche la possibilità offerta dalla dematerializzazione dei documenti e degli atti.

Un aspetto cruciale riguarda la semplificazione delle modalità di pagamento. Infatti, per gli atti da registrare in termine fisso, il bollo viene assolto nel termine previsto per la registrazione utilizzando il Modello di pagamento unificato F24. Prima, invece, si doveva assolvere al momento della formazione dell’atto.

È ora possibile utilizzare il contrassegno telematico per i documenti cartacei presentati per la registrazione all'Ufficio dell'Agenzia delle Entrate. Inoltre, è possibile presentare la dichiarazione integrativa per correggere errori oppure omissioni anche riguardo all'imposta di bollo e all'imposta sostitutiva sui finanziamenti a medio e lungo termine.

Cosa cambia sui servizi ipotecari e catastali

Un'altra modifica riguarda i servizi ipotecari e catastali. Per incentivare l'uso dei canali telematici, è stata soppressa la maggiorazione del 50% per l'accesso indiretto ai servizi di consultazione ipotecaria e catastale.

Non si applicano tributi o altri oneri per l'aggiornamento delle intestazioni catastali in caso di decesso di persone titolari di usufrutto, uso o abitazione. Questo vale quando l'aggiornamento è effettuato d'ufficio dall'Agenzia delle Entrate.

Quali sono le altre novità della riforma fiscale?

Oltre alle imposte di registro, ipotecaria, catastale, di bollo e ai tributi minori, la riforma fiscale include anche il riordino delle accise. Questo porterà a un aumento del prezzo del diesel e a una riduzione del prezzo della benzina.

Il Governo aveva già anticipato questo cambiamento nel Piano strutturale di bilancio a settembre, e ora lo ha confermato nel quindicesimo decreto di attuazione della riforma fiscale.

Nel recente Consiglio dei ministri sono stati approvati anche altri provvedimenti fiscali, come la proroga per l'adesione al concordato preventivo biennale, che passa dal 31 luglio al 30 settembre, ma con l’esclusione di chi adotta il regime forfettario. È stato anche approvato il Testo unico sulla riscossione.

Per riassumere

L'Agenzia delle Entrate ha fornito le prime istruzioni operative sulle novità fiscali del 2025, riguardanti imposte di registro, bollo, ipotecarie e catastali, nonché altri tributi minori.

Tra le principali modifiche, vi è l’introduzione dell’autoliquidazione per gli atti soggetti a registrazione. Cambiano anche le modalità di pagamento dell’imposta di bollo, con l'introduzione del contrassegno telematico e la semplificazione delle procedure.

L’uso dei canali telematici viene incentivato, eliminando alcune maggiorazioni, e non si applicano tributi per l’aggiornamento catastale in caso di decesso di titolari di diritti reali. Inoltre, la riforma fiscale prevede modifiche sulle accise e altre misure come la proroga del concordato preventivo.

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Sara Bellanza
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