Miretti chi? "Una giovane promessa rinata" direbbe oggi il pubblico del Marassi di Genova, che lo ha visto disputare forse la migliore partita della sua stagione contro il Lecce di Marco Giampaolo. La partita di ieri sera non era facile per il grifone, che senz'altro giocava senza pressioni, ma aveva in palio la posta in gioco piena con la vittoria: la salvezza quasi certa.
Con una soglia salvezza sempre più bassa, è probabile che i rossoblù siano veramente a un soffio dal raggiungere l'obiettivo; anzi, magari potrebbero già averlo raggiunto, e non lo sanno.
Affrontare un Lecce cattivo e scorbutico, però, non era semplice, e allora ci ha pensato il gioiellino della Juve a risolverla, con l'ausilio di un recuperato Ruslan Malinowski, che sul primo gol ha servito sul piatto d'argento un assist al bacio per il nazionale under-19.
Eh già, ieri è stata una serata doppiamente speciale per Fabio Miretti, perché ha realizzato la prima doppietta in carriera nella massima categoria: un traguardo che non sembrava minimamente essere raggiungibile in questa stagione. Il numero 23 ha giocato la maggior parte delle partite della stagione di Serie A 2024-25, ma in più di qualche occasione le sue prestazioni non sono apparse brillanti come lo erano state, per esempio, in maglia bianconera.
Ma la forza del campione può arrivare anche nei momenti più decisivi: ed ecco che proprio quando la stagione sembrava essere piatta, sono arrivati due bellissimi gol. Splendido il primo, in cui l'azzurrino ha sfruttato una bellissima verticalizzazione di Malinowski e in semi rovesciata ha battuto Falcone, tagliando le gambe ai salentini, che invece avevano iniziato molto meglio la partita.
Il secondo sigillo è giunto poco prima dell'intervallo, confermando il suo stato di grazia. Ancora una volta Malinowski è stato il rifinitore dell'azione, servendo un filtrante preciso per Miretti. Il numero 20 rossoblù ha eluso la marcatura con una finta elegante e ha poi depositato il pallone in rete con grande freddezza. Un gol che ha messo in mostra la sua crescita sia tecnica che mentale.
Un primo tempo devastante quello giocato dal centrocampista di proprietà della Vecchia Signora, che poi è leggermente calato nel secondo tempo, complice anche la carica agonistica del Lecce, che ha cercato disperatamente di riacciuffare il risultato a venti minuti dalla fine.
Al di là della doppietta, il passaggio del numero 23 al Genoa potrebbe aver fatto molto bene al ragazzo, che al contrario del suo compagno di avventure Nicolò Fagioli è stato spedito un centinaio di chilometri più in là per cercare una maglia da titolare.
Nel complesso la stagione corrente ha rappresentato un passaggio importante nella carriera del giocatore, che ha trovato continuità con i rossoblù, disputando 24 partite su 28, e contribuendo notevolmente ad aumentare il valore tecnico della squadra.
Al di là del risultato venuto fuori dal match contro i salentini, il Genoa coccola i suoi gioiellini, sia Miretti che il danese Farendrup, altrettanto protagonista nella partita di ieri sera a Marassi. Prima del match, però, era emerso un dato da non sottovalutare: un osservatore della Juventus era proprio tra gli spalti per osservare la crescita del 21enne italiano.
Potrebbe essere questo il motivo, quindi, per cui il calciatore ha deciso di sferrare in serata tutti i colpi migliori: la Juventus, infatti, per il ragazzo vuol dire ancora un sogno, e il numero 23 utilizzerà tutte le sue forze per tornare alla nave madre, quella che lo ha lanciato in Serie A e che ne ha consacrato il talento. Intanto il ragazzo si gode l'ennesimo successo dei suoi, che con Vieira hanno quasi portato a casa la salvezza.