Marco Carta è un cantante dall'anima grande, capace di catturare gli spettatori toccando le corde più profonde del cuore. Porta con sé tanti dolori e la perdita della madre, Monica, è quello che, più di tutti, lo ha accompagnato lungo il suo percorso umano e artistico.
Una mamma che lo ha cresciuto, amato, educato, e che lascia ancora oggi il segno nella sua musica.
Purtroppo, Monica non ha potuto vedere il suo bambino crescere e diventare un artista. Marco trova nelle sue canzoni il sostegno per affrontare ogni senso di spaesamento e, se può dire di essere cresciuto felice, è grazie a sua nonna, Elsa, che gli è stata sempre vicino.
Con la sua mancanza, Marco deve ancora imparare a fare i conti, ma è contento di aver avuto una donna come lei come pilastro nella sua vita.
La mamma, Monica Carta, nei primi anni d'infanzia è stata la grande fonte di gioia, protezione e affetto del piccolo Marco. Lo ha educato, trasmettendogli insegnamenti preziosi che il cantante non ha mai dimenticato. Muore a causa di un tumore a 28 anni, quando lui ne ha solo 10.
Marco la ricorda come una donna bellissima, dagli occhi vispi, il sorriso meraviglioso, una simpatia e una risata contagiose. Per lui era "praticamente impossibile che potesse morire". Vedeva lo stato in cui stava, e gli ultimi giorni sono stati i più devastanti.
Marco ricorda che in quel periodo, a giugno inoltrato, non andava a scuola e, anziché uscire con i suoi amichetti, fissava il secchio rosso che c'era accanto al letto di sua madre.
Confida commosso l'artista nel salotto di Silvia Toffanin.
Ecco un video di omaggio per la madre, presente sul profilo Instagram di Marco Carta:
Marco Carta cresce con sua nonna materna, Elsa Ferrone, che per lui è anche più di una madre. Muore nel 2020 e per il cantante è un dolore profondissimo per il quale si sente ancora spaesato. La nonna per lui è stata tutto.
Dichiara con un sorriso amaro durante l'intervista di dicembre 2020 a Verissimo. Ricordiamo che l'infanzia di Marco era iniziata nel peggiore dei modi: suo padre era andato via di casa senza nemmeno conoscerlo abbastanza e, quando aveva solo 8 anni, era morto di leucemia.
Nonostante queste mancanze, c'è sempre stata nonna Elsa a prendersi cura di lui, a stargli vicino insieme alle sue zie. E malgrado i lutti, Marco si dichiara "fortunato":
All'inizio nonna Elsa non era molto d'accordo con l'idea di Marco di fare musica. Non ha mai navigato nell'oro, non voleva che spendesse soldi in viaggi e, sicuramente, abituata alla sua presenza, non lo desiderava nemmeno lontano da sé.
A sinistra, Marco Carta con la nonna e a destra il fratello Federico
La mamma di Marco Carta ha molto ispirato la sua arte e la sua musica.
Anche in occasione della pubblicazione del suo libro nel 2015, un’autobiografia dal titolo “Ho una storia da raccontare”, il cantante ha parlato di come avesse iniziato ad accostarsi alla musica insieme a sua madre Monica, mentre andavano al mare in macchina: Eros Ramazzotti, Claudio Baglioni, tutti i grandi degli anni della sua infanzia li accompagnavano in quel percorso d’amore verso il canto.
Anche dopo la sua morte, Marco Carta continua a cantare per lei, a seguire una strada di sacrifici e di delusioni, fino ad arrivare al grande riscatto della vittoria a Sanremo 2009. È sempre alla madre che viene dedicata la canzone del trionfo: “Tu sarai la forza mia”.
La possiamo riascoltare qui di seguito:
La canzone, tratta dall’album omonimo dell’artista, è una dedica alla famiglia che lo ha sostenuto, ai fan che gli sono sempre stati vicino e, soprattutto, alla donna che gli ha fatto scoprire la passione della sua vita.
Lo specchio di un rapporto profondo, viscerale, non interrotto neppure dalla morte della donna. Del resto, come avrebbe raccontato lo stesso cantante a Verissimo, nel 2017, è proprio tramite la musica che riesce a comunicare con lei e a sentire il loro legame sempre più forte.
Nel ritornello celebre della canzone la madre è:
1. La madre di Marco Carta, Monica, ha avuto un ruolo fondamentale nella sua crescita e nella sua musica. Marco ricorda la madre come una figura meravigliosa e piena di vita, ma la perde a soli 10 anni a causa di un tumore, un dolore che lo segnerà profondamente.
2. Cresciuto con la sua nonna Elsa, che per lui è stata come una seconda madre, Marco ha affrontato la morte della nonna nel 2020, un altro lutto che lo ha lasciato spaesato. Nonostante una vita segnata da perdite, Marco si considera fortunato per essere cresciuto felice, indipendente e risoluto grazie al supporto della sua famiglia.
3. La figura materna ha ispirato profondamente l'arte di Marco Carta. La sua musica, e in particolare la canzone "Tu sarai la forza mia", è dedicata a sua madre, un tributo che continua anche dopo la sua morte, simbolo di un legame che la musica permette a Marco di mantenere vivo.