Ha suscitato non poche polemiche, negli scorsi giorni, la Tesla posseduta dal leader di Alleanza Verdi Sinistra, Nicola Fratoianni, e dalla deputata nonché sua moglie, Elena Piccolotti. La coppia, dopo essere stata punzecchiata dai giornalisti sulla loro vettura, ha deciso di venderla per porre fine a quello che era diventato un vero e proprio caso politico. In passato, entrambi gli esponenti di AVS si erano scagliati contro Elon Musk, proprietario dell'azienda che produce la vettura e sostenitore dell'ex presidente statunitense Donald Trump.
Il rapporto tra Tesla e sinistra italiana appare assai improbabile, proprio perché il fondatore dell'azienda è legato all'estrema destra ed è stato spesso definito un nazista. Il possesso di un prodotto legato alla Tesla sembra quindi una prova di incoerenza, come hanno sottolineato politici vicini alla maggioranza di governo.
Adesso, però, sembra essere sorto un "nuovo scandalo", legato a un'ex esponente storica del Partito Democratico. L'ex ministra della Sanità, Rosy Bindi, ha dichiarato di possedere azioni della Tesla e di essersene subito sbarazzata non appena se n'è accorta. La notizia è stata diffusa il 13 marzo 2025 e sembra che l'ex parlamentare non fosse neanche a conoscenza di aver investito nella casa automobilistica.
Un piccolo investimento a sua insaputa nella Tesla. La confessione, se così si può chiamare, arriva dall'ex ministra della Salute, Rosy Bindi, a un giorno dalla scoperta che la coppia Fratoianni-Piccolotti possedeva una Tesla Model Y, acquistata nel 2020. Secondo alcuni, sarebbe incoerente che un esponente del centrosinistra acquisti prodotti di aziende riconducibili a Musk, viste le sue posizioni politiche.
L'ex parlamentare ha dichiarato alla trasmissione "Un Giorno da Pecora", su Rai Radio 1, di aver scoperto di avere nel proprio portafoglio investimenti azioni di aziende coinvolte nella produzione di armi. Si è quindi immediatamente liberata di quelle azioni, così come di quelle della Tesla.
Rosy Bindi ha venduto le azioni Tesla poco prima del crollo dei titoli e delle elezioni statunitensi, quando Musk ha espresso un forte sostegno a Trump, assumendo atteggiamenti definiti da alcuni "nazisti".
Dopo le elezioni del novembre 2024 negli Stati Uniti, Tesla ha affrontato una fase difficile. Molte persone, dopo la vittoria di Trump, hanno deciso di vendere la propria vettura o applicarci sopra uno sticker con la scritta: "L'ho comprata prima che Musk diventasse pazzo".
Quanto ha perso Rosy Bindi dopo essersi sbarazzata delle azioni Tesla? Non è stato detto nel corso della trasmissione, ma secondo l'ex ministra si sarebbe trattato di "una sciocchezza", quindi pochi soldi. Come ha specificato la parlamentare:
Nella giornata di ieri è emerso un dettaglio riguardante Fratoianni e Piccolotti. La coppia, secondo quanto riportato, possiede una Tesla Model Y. Il leader di AVS ha inizialmente affermato che la vettura appartenesse alla moglie, la quale ha poi dichiarato di volerla vendere, rivelando peraltro il prezzo d'acquisto: circa 47.000 euro.
Ora la coppia venderà l'auto, come già ribadito. Negli scorsi giorni, diversi esponenti della destra di governo hanno sottolineato come i due esponenti di Alleanza Verdi Sinistra fossero incoerenti con quanto professato. Il partito di sinistra si è sempre schierato contro Musk, difendendo il presidente Mattarella dopo le dichiarazioni critiche dell'imprenditore sui magistrati italiani.