L'ansia si mescola alla preoccupazione per una situazione ormai diventata cronica. Il recente terremoto che ha colpito molti comuni dei Campi Flegrei fra il 12 ed il 13 marzo 2025 ha però avuto anche il risvolto negativo di aizzare l'ironia di molti utenti social contro le persone rimaste coinvolte dal sisma di magnitudo 4.4.
Nel frattempo, il ministro per la Protezione Civile, Musumeci, si prepara a un'informativa alla Camera la prossima settimana, mentre molte persone hanno lasciato le loro abitazioni per trovare rifugio in Abruzzo. La paura per i propri beni o cari si trasforma in rabbia, non soltanto per la lentezza delle istituzioni nel garantire la loro sicurezza, ma anche contro chi fa dell'ironia non gradita.
Il rapper Geolier ha fatto sentire la propria voce contro queste parole negative, chiedendo una sorta di rispettoso silenzio per la vicenda.
Le ultime 24 ore per il territorio dei Campi Flegrei hanno visto la frenetica attività delle squadre dei Vigili del Fuoco dei Comandi di Napoli, Caserta, Avellino, Benevento e Salerno: più di 100 interventi per verificare di stabilità nei riguardi di immobili di ogni tipo. Un'attività che è servita anche per tranquillizzare la popolazione dopo la scossa di magnitudo 4.4 fra il 12 ed il 13 marzo 2025.
Geolier reagisce ad alcuni commenti offensivi dopo il terremoto ai Campi Flegrei. pic.twitter.com/ein6bCejmB
— Trash Italiano (@trash_italiano) March 13, 2025
In tanti però lamentano danni alle proprie abitazioni, aziende, automobili o altri beni, mentre 11 persone sono rimaste ferite. Nel momento delle scosse molte persone si sono spostate in strada attendendo la fine del terremoto e l'aiuto anche della Protezione Civile, per poi trasferirsi temporaneamente in Abruzzo. Una cosa che invece non era necessaria era l'ironia su quanto stava accadendo, con auguri di morte agli abitanti dei diversi comuni colpiti in quelle concitate ore.
Contro questo sentimento anti-meridionale e anti-napoletano più nello specifico si è scagliato il rapper Geolier. Stanco di battute fuori luogo o di commenti che prendevano in giro chi - magari parlando in dialetto e in modo concitato - chiedeva rassicurazioni e risposte alle autorità politiche, il rapper abita proprio a Pozzuoli, uno dei comuni più colpiti dalle cicliche scosse provocate dall'attività della solfatara.
Geolier allora chiede rispetto per quanto sta accadendo ma soprattutto per tutte le persone coinvolte:
In un certo senso, questo commento riprende quando accaduto tempo fa quando molti sciatori di origini napoletane arrivarono a Roccaraso su "invito" della tiktoker Rita De Crescenzo. Le parole scandalizzate e di preoccupazione delle autorità locali avevano fatto il paio con commenti razzisti e denigratori di semplici utenti, che nel caso del terremoto dei Campi Flegrei auguravano senza mezzi termini un'eruzione del Vesuvio per cancellare Napoli e provincia dalle mappe.
Il rappero originario di Secondigliano chiude le sue parole, affidate ad una storia di Instagram, con questo monito: "Se a voi tutto questo non fa male siete pregati di guardare in silenzio senza commentare perché i cori allo stadio e tutte queste piccolezze ci hanno sempre fatto sorridere ma adesso no".
Tocca nel frattempo anche alla politica nazionale dare risposte. Un bisogno tanto più urgente quanto più si fa acuta la percezione che la macchina dei soccorsi o della prevenzione sembra muoversi più lentamente di quanto sia necessario. Molti amministratori locali si sono presentati a Palazzo Chigi nei mesi scorsi per indicare interventi e aiuti necessari, che però sottostanno sempre a risorse economiche non sempre facili da ricavare.
A 4.4 magnitude earthquake hit the Campi Flegrei caldera last night. Damage reported in Pozzuoli, Naples, Italy. Firefighters in the town of Bagnoli pulled a person out of the rubble after the quake caused a ceiling to collapse.
— Volcaholic ???? (@volcaholic1) March 13, 2025
???? @mondoterremoti
???? @lasettimasetta pic.twitter.com/wyWkRVVSxS
Nello Musumeci, ministro per la Protezione Civile, ha ricordato ancora una volta quanto possa essere utile per le persone e per le aziende sottoscrivere un'assicurazione contro le calamità naturali, sempre più frequenti a causa dell'impatto delle attività umane sul territorio. Se le aziende assicurative però chiedono compensi per un'esposizione elevata a fronte del rischio sismico, Musumeci ricorda che la situazione dei Campi Flegrei è sempre ben presente nella mente del governo:
Il 20 marzo 2025 il ministro parlerà alla Camera con un'informativa urgente, indicando cosa si sta facendo a favore della popolazione in una situazione tanto preoccupante. Nel settembre 2023, come ricorda lo stesso Musumeci, il governo aveva stanziato dopo un altro terremoto 615 milioni di euro per consolidare le infrastrutture pubbliche e favorire la messa in sicurezza anche delle abitazioni private.
Angelo Bonelli dà voce all'insoddisfazione delle opposizioni, che lamentano lo scetticismo del governo nel considerare l'emergenza climatica come un problema strutturale di questi tempi: "Questa miopia è criminale: ci ritroviamo a commentare tragedie annunciate ogni volta che eventi estremi si abbattono sul nostro Paese, lasciando l’Italia in uno stato di fragilità che mette a rischio diretto la vita dei cittadini. Il dissesto idrogeologico e il rischio sismico non possono essere relegati ai margini del dibattito politico"
Gli amministratori locali, dal canto loro, hanno dovuto nell'ultimo anno e mezzo far fronte a diversi problemi. Le vie di fuga rientrano in quest'ambito e sono sempre state viste come uno dei mezzi per permettere alle persone di allontanarsi in caso di allerta rossa (cioè un'eruzione vulcanica imminente).
Come ha affermato il sindaco di Bacoli Josi Della Ragione, c'è l'assoluta necessità di liberare tutte le vie di fuga da cantieri e impedimenti di altro tipo. Ne esistono sole due nella città di Bacoli ed è facile immaginare che l'ansia delle persone le porti subito ad una veloce saturazione.
Servono investimenti, che però tardano ad essere messi in campo, così come quelli per una proposta fatta dal ministro Musumeci: un centro d'accoglienza di emergenza fisso per ogni comune dei Campi Flegrei, da tenere pronto dopo ogni scossa. Sì a quest'idea, ma nell'ambito di un progetto comune, come ha affermato il Vescovo di Pozzuoli.