14 Mar, 2025 - 15:48

Omicidio Willy Monteiro: condanna all'ergastolo per Marco Bianchi, 28 anni per il fratello Gabriele

Omicidio Willy Monteiro: condanna all'ergastolo per Marco Bianchi, 28 anni per il fratello Gabriele

Dovranno scontare, rispettivamente, l'ergastolo e 28 anni di reclusione Marco e Gabriele Bianchi, i due fratelli di Artena (Roma) già condannati per l’omicidio di Willy Monteiro Duarte, avvenuto a Colleferro la sera del 6 settembre di cinque anni fa. A stabilirlo sono stati i giudici della Corte d’Assise d’Appello di Roma, al termine del processo disposto dalla Cassazione dopo l’annullamento con rinvio della precedente sentenza d'Appello.

Condanna all’ergastolo e a 28 anni per i fratelli Bianchi in Appello bis

Ad aprile, i Supremi giudici avevano accolto il ricorso presentato dalla Procura contro il riconoscimento delle attenuanti generiche per i fratelli Bianchi. Riconoscimento che, in secondo grado, aveva ridotto la loro pena a 24 anni di carcere. 

Come spiegato a Tag24 dall’avvocato Vincenzo Galassi, che insieme al collega Domenico Marzi assiste la famiglia di Willy, era chiaro, dunque, che, dopo quella di primo grado, i due rischiassero una nuova condanna all'ergastolo

Del resto, questa era stata la richiesta del procuratore, che, durante la sua requisitoria del 16 gennaio, aveva definito la morte di Willy “indecente, sia nelle modalità in cui è avvenuta che per i motivi”, criticando la mancanza di una "revisione critica" del comportamento dei Bianchi.

Oggi, 14 marzo 2025, è arrivata la conferma per Marco. Il fratello Gabriele, invece, è stato condannato a una pena di poco inferiore, 28 anni di reclusione, poiché gli sono state riconosciute le attenuanti generiche. 

Le dichiarazioni spontanee di Marco e Gabriele Bianchi 

Prima che i giudici si riunissero in camera di consiglio per deliberare, entrambi gli imputati hanno preso la parola. Gabriele, che era presente in aula, ha dichiarato:

virgolette
Sono stufo: da quattro anni e più vengo definito come una persona che non sono. Non vivevo di delitti, avevo una frutteria, mi svegliavo alle tre del mattino per lavorare. Io e mio fratello abbiamo commesso degli errori e siamo pronti a pagare.

Poi, tornando su quella terribile notte, ha aggiunto di non poter confessare di aver colpito Willy. "Non l'ho toccato", ha detto. "Sono pronto a morire in carcere, ma non dirò mai che l'ho colpito". E ha rivolto un pensiero alla madre della vittima, nonché al proprio figlio.

Gli ha fatto eco il fratello, Marco, in videocollegamento dalla struttura in cui è recluso.  

virgolette
Sono responsabile per il calcio al fianco ma non quando era a terra - ha detto -. Mi dispiace per mio fratello, che è stato coinvolto in questa situazione, ma non ha mai colpito Willy. Pagherò per la mia responsabilità, ma non siamo mostri. Non meritiamo tutto questo odio.

La ricostruzione dell’omicidio di Willy e la reazione della famiglia

Quando è morto, tra il 5 e il 6 settembre del 2020, Willy aveva 21 anni e lavorava come aiuto cuoco all'Hotel Degli Amici di Artena. Dopo aver terminato il suo turno, aveva raggiunto i suoi amici in largo Santa Caterina, a Colleferro, con l'idea di trascorrere una serata tranquilla.

Tuttavia, aveva trovato un amico a litigare con due ragazzi, Mario Pincarelli e Francesco Belleggia, che poco prima, secondo le ricostruzioni, avevano importunato alcune ragazze della comitiva. Willy cercò di separarli, rimanendo coinvolto nella rissa.

Quando anche i fratelli Bianchi arrivarono, chiamati dagli altri due, la situazione precipitò e il 21enne fu picchiato violentemente, fino a restare a terra, inerme. Pincarelli e Belleggia sono stati condannati in via definitiva a 23 e 21 anni di reclusione. 

Per i Bianchi, la responsabilità penale per l'omicidio era già passata in giudicato. Mancava la decisione dei giudici sulle attenuanti, che ora è arrivata.

"Mi auguro che imparino a rispettare gli altri e a fare in modo che un'altra famiglia non viva quello che abbiamo vissuto noi", il commento della madre della vittima dopo la lettura del dispositivo. Nessuna pena, ha proseguito, potrà restituirle il figlio, morto giovanissimo, con il sogno nel cassetto di diventare un cuoco. 

Gli ultimi sviluppi del caso per punti

  • Condanna dei fratelli Bianchi: Marco e Gabriele Bianchi, accusati dell'omicidio di Willy Monteiro Duarte, sono stati condannati rispettivamente all'ergastolo e a 28 anni di reclusione dalla Corte d'Assise d'Appello di Roma.
  • Decisione sulle attenuanti: la Cassazione aveva annullato la precedente sentenza, disponendo un nuovo processo d'Appello limitatamente al riconoscimento delle attenuanti generiche. La Procura aveva chiesto l'ergastolo per entrambi. 
  • Dichiarazioni degli imputati in aula: prima che i giudici si riunissero in camera di consiglio, i fratelli Bianchi hanno preso la parola. Gabriele ha negato di aver colpito Willy, mentre Marco ha dichiarato di avergli dato un calcio, ma non quando era a terra. Entrambi si sono detti pronti a pagare per gli errori commessi, sottolineando: "Non siamo mostri".
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Sara D'Aversa
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