La Fiorentina ha passato gli ottavi di finale di Conference League superando il Panatinaikos, nel prossimo turno la Viola affronterà il Celje, conosciuta da pochi, ma di cui Raffaele Palladino deve stare attento. Andiamo a scoprire meglio questa squadra che la Fiorentina affronterà il 10 aprile in Slovenia e il 17 a Firenze.
Ai quarti di finale di Conference League la Fiorentina affronterà il Celje. Squadra che onestamente in molti fino a pochi giorni fa sapevano l’esistenza. Nonostante l’anonimato, la squadra è una delle più antiche di Slovenia, fondata nel 1919 e ha sede nella città di Celje. Nel corso della sua più che centenaria storia ha vinto poco: solo due campionati nazionali (uno proprio l’anno scorso) e una coppa di Slovenia.
Gioca le partite casalinghe allo Stadio Z'dežele che oltre a giocarci il Celje ospita anche le principali partite della Nazionale di calcio slovena. Ha una capienza molto ridotta se proporzionato agli stadi italiani, di poco superiore ai 10.000 posti a sedere. La squadra gioca con un 4-3-3 offensivo, specchio del suo allenatore spagnolo Albert Riera, che magari qualcuno si ricorda di lui come calciatore con le maglie del Liverpool, dell’Olympiakos, del Galatasaray e dell’Espanyol.
In questa stagione, complice l’impegno europeo in Conference League, il Celje è lontano dalla lotta per il titolo. Alla ventiquattresima giornata del campionato sloveno, la squadra è al quinto posto con 36 punti, guida la classifica l’Olimpjia Lubiana con 54 punti lanciatissima alla vittoria.
Nel corso della prima fase a girone unico il Celje si è posizionata al 21esimo posto frutto di 2 vittorie, 1 pareggio e 3 sconfitte che gli hanno valso la qualificazione ai playoff dove ha affrontato la formazione cipriota dell’Apoel Nicosia, che ha superato pareggiando 2-2 all’andata e vincendo a ritorno 2 a 0. Negli ottavi di finale la squadra slovena ha affrontato il Lugano che nella gara di andata in Slovenia ha battuto per 1 a 0, nel ritorno la formazione svizzera ha vinto 5-4 dando vita a una delle partite più divertenti della competizione.
La sfida si è decisa quindi ai rigori dove il Celje ha vinto 3 a 1 con il Lugano che ha sbagliato tre calci di rigore. Il Celje si è così regalato il passaggio del turno, dove affronterà la Fiorentina il 10 aprile in Slovenia e una settimana dopo a Firenze.
La formazione tipo del Celje, con cui è scesa in campo nel match di ritorno degli ottavi di finale di Conference League contro il Lugano, è formata da Silva in porta, una difesa a quattro che da destra verso sinistra può contare di Karnicnik, Vuklisevic, Bejger e Juanjio Nieto. A centrocampo Svetlin, Dulca e Zabukovnik. In attacco a supporto della punta Kucys, Seslar e Delaurier-Chaubet.
La Fiorentina dovrà stare attenta a non sottovalutare l’avversario e in particolare alcuni elementi come l’attaccante lituano Kucys autore di sei reti in questa edizione della Conference League. Attenzione anche al centrocampista Svetlin che ha segnato per sei volte il suo nome nel tabellino nel torneo e Nieto tre volte.
Se dal centrocampo in su il Celje dimostra avere qualità, in difesa invece ci sono dei problemi, contro il Lugano si sono viste difficoltà nelle marcature strette.
Un reparto arretrato anche lento e facilmente penetrabile in contropiede. Problemi difensivi che sono un difetto di fabbrica della squadra slovena da inizio della Conference League avendo subìto 13 gol su 7 partite disputate.
Difficoltà che la Fiorentina proverà a sfruttare, soprattutto con i suoi calciatori offensivi, come Kean e gli esterni veloci che potrebbero trovare campo libero.