14 Mar, 2025 - 13:40

Pd spaccato sul riarmo europeo, il partito va verso il congresso: cosa ha detto Elly Schlein

Pd spaccato sul riarmo europeo, il partito va verso il congresso: cosa ha detto Elly Schlein

L'esito del voto sul riarmo di qualche giorno fa al Parlamento europeo di Strasburgo non è passato in sordina. La segretaria del Partito Democratico Elly Schlein è consapevole che all'interno dei dem ci sono importanti spaccature ed è arrivato il momento probabilmente di un confronto. A far scattare l'allarme sono stati i dieci "dissidenti" che hanno deciso di votare sì al ReArm Europe - piano di riarmo voluto dalla presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen.

La linea dettata da Schlein era diversa. Gli eurodeputati del Partito Democratico avrebbero dovuto astenersi e infatti 11 non hanno espresso un voto riguardo alla strategia portata all'Europarlamento. Basta guardare i nomi di chi non ha voluto seguire la linea di Elly Schlein: tra tutti c'è Stefano Bonaccini, presidente del Pd e principale avversario dell'attuale segretaria alle primarie del 2023.

Subito dopo il voto, diversi esponenti dem hanno invocato la possibilità di un congresso o di un confronto. Tra tutti c'è un volto storico del Partito Democratico, Gianni Cuperlo, che si associa alla richiesta dell'ex candidato alla Regione Liguria, Andrea Orlando. Già negli scorsi mesi l'area catto-dem aveva chiesto a Schlein maggiore ascolto, adesso sono i riformisti a farsi sentire. Urge, in vista dei prossimi appuntamenti elettorali, un confronto.

Il Pd spaccato: cosa sta succedendo

Ancora una spaccatura, questa volta però è più clamorosa rispetto alle beghe del passato. La rottura sul voto per il riarmo europeo è segnale di qualcosa di molto più allarmante e urge confrontarsi quanto prima. Nel pomeriggio di mercoledì 12 marzo 2025, al Parlamento europeo, è stata votata la risoluzione sul Libro bianco della difesa europea riguardante anche il ReArm Europe proposto dalla presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen.

Sono 419 i voti positivi, quelli negativi sono 209 e 46 astenuti. La decisione cruciale sulla difesa europea è passata con il sostegno del centrodestra italiano, tranne la Lega, e con le spaccature del centrosinistra. Nulla di nuovo sul fronte Movimento Cinque Stelle e Alleanza Verdi Sinistra, fa notizia quello che succede tra le fila dei dem dove dieci eurodeputati hanno preso una scelta diversa da quella dettata da Schlein.

Cosa era stato stabilito

I deputati del Partito Democratico si sarebbero dovuti astenere sul piano della presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen. Il piano da 800 miliardi di euro destinato al riarmo dei ventisette Stati membri dell'Ue non va a genio alla leader del Partito Democratico che negli ultimi tre anni si è sempre schierata a favore della resistenza di Kiev all'invasione russa, promuovendo anche l'invio di armi in Ucraina.

Il riarmo europeo è però un capitolo a parte e la segretaria ha chiesto l'astensione, provocando il giorno prima del voto una spaccatura. Adesso però è arrivato il momento di trovare una quadra: non è ancora chiaro se si tratterà di un congresso, una kermesse o un semplice confronto tra le varie aree interne al Pd, ma è certo che servirà.

Le parole di Elly Schlein

Nessuna rivelazione o indiscrezione sulle modalità di confronto dopo la spaccatura sul voto per il riarmo. La segretaria dem, nella giornata di ieri 13 marzo 2025, ha ricevuto una domanda da parte dell'inviato di Tag24 Michele Lilla riguardo al possibile confronto ma non si è sbilanciata più di tanto a riguardo: "Dopo quello che è successo ieri" spiega Schlein alla stampa "serve un chiarimento politico, le forme e i modi li valuteremo...".

Non resta che attendere cosa accadrà tra le file del Partito Democratico. Questa volta è la corrente dei riformisti a ribellarsi alla segreteria ma già a gennaio i cattodem hanno lanciato un forte segnale a Schlein. Nei prossimi mesi il Pd dovrà presentarsi con una linea chiara alle sei elezioni regionali che si terranno quest'anno.

Riassunto in tre punti

  • Spaccatura nel Pd: Il voto sul piano di riarmo europeo ha evidenziato importanti dissidi all'interno del Partito Democratico, con dieci eurodeputati che hanno votato sì contro la linea di astensione dettata dalla segretaria Elly Schlein.
  • Chiamata al confronto: Dopo il voto, diversi esponenti storici e correnti interne al Pd, tra cui Gianni Cuperlo e Andrea Orlando, hanno chiesto un confronto o addirittura un congresso per risolvere le spaccature interne, in vista dei prossimi appuntamenti elettorali.
  • La posizione di Schlein: La segretaria Schlein ha chiesto l'astensione sul piano di riarmo europeo, ma ora si trova ad affrontare il malcontento di alcune aree interne al partito, come quella dei riformisti, che chiedono un chiarimento politico.

 

 

 

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Francesco Fatone
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