Secondo il New York Times, Papa Francesco sarebbe l'unico leader mondiale capace di contrastare Donald Trump, il potentissimo Presidente degli Stati Uniti.
Perché? Perché sarebbe rimasto l'unico a promuovere con decisione valori i valori di umanesimo di 'sinistra', che contrastano con le politiche nazionaliste e conservatrici del magnate americano che, invece, ha messo in primo piano l'isolazionismo, il populismo, la demagogia e politiche migratorie al limite della deportazione.
Ad affermarlo è David Gibson, il direttore del Centro per la religione e la cultura alla Fordham University.
In un articolo pubblicato sul quotidiano statunitense, Gibson dice che gli americani sarebbero alla ricerca di un leader capace di contrastare le politiche oscurantiste del nuovo corso della Casa Bianca.
Gli americani “oggi cercano disperatamente una luce nell’oscurità di Donald Trump”, sostiene Gibson e questa luce è Papa Francesco.
Una riflessione che potrebbe essere estesa anche al Vecchio Continente e ai leader italiani di destra e sinistra.
La politica 'hobbesiana' di Trump con l'affermazione del principio 'homo homini lupus', coniugato nel più popolare “America first”, spaventa il Mondo e gli stessi americani che hanno riportato il tycoon alla Casa Bianca.
La risposta liberista e democratica a Donald Trump, secondo il New York Times, non è il Partito Democratico americano, bensì nelle parole e nella guida di Papa Francesco che, nei dieci anni del suo ministero, ha trasformato la Chiesa, che oggi rappresenterebbe il solo baluardo rimasto a contrastare l'onda del nazionalismo e del populismo.
Secondo Gibson, Papa Bergoglio è l'unico leader mondiale ad aver sempre contrastato le “pericolose tendenze globali che a volte hanno fatto vacillare le forze della democrazia liberale: nazionalismo, populismo, disinformazione, xenofobia, disuguaglianza economica e autoritarismo."
Nel suo articolo l'influente editorialista statunitense afferma anche che:
Nell'articolo dell'autorevole editorialista americano, Papa Bergoglio – che ieri ha festeggiato i dieci anni di pontificato – rappresenta un problema per Donald Trump, perché promuove valori di umanesimo che contrastano con quelli della politica trumpiana.
Il ministero di Francesco I, il Papa dei poveri, è noto per promuovere un messaggio di inclusione, compassione, attenzione per gli ultimi, di tutela dell'ambiente e di dialogo interreligioso.
Valori che cozzano con le immagini dei migranti rispediti nei loro Paesi in manette, con l'uscita degli Usa dal protocollo di Parigi per il Clima, con i dazi e con la politica neo-colonialista del tycoon americano.
Papa Francesco è una figura scomoda per Trump che alimenta e promuove politiche divisive e autoritarie e critica i leader politici che privilegiano l'interesse economico alla giustizia sociale e ai diritti umani.
La riflessione del New York Times dovrebbe far riflettere anche la sinistra liberale italiana, che sembra incapace di fronteggiare l'avanzata di ideologie populiste e protezionistiche nel Paese.
Papa Francesco rappresenta oggi, sia in Italia che nel mondo, un baluardo dei principi liberali fondamentali come democrazia, libertà religiosa e giustizia sociale. La sua figura rappresenta un punto di riferimento per quanti sono preoccupati per l'avanzare di politiche divisive e autoritarie.
Una riflessione che, tuttavia, dovrebbe riguardare anche i leader della destra italiana, sempre più attratti dalle sirene del populismo di stampo americano. Papa Francesco, infatti, è un problema per i populisti e i nazionalisti di ogni latitudine, poiché si erge come un'alternativa morale e politica alle politiche divisive promosse da Donald Trump.
Nel testo del New York Times si traccia anche un parallelismo tra Papa Francesco e Papa Giovanni Paolo II, in riferimento all’impatto politico che un futuro conclave potrebbe avere. Come accadde nel 1978 con l'elezione di Giovanni Paolo II, che fu letta come una risposta politica all'Unione Sovietica, un futuro conclave potrebbe inviare un messaggio politico altrettanto potente contro le tendenze autoritarie e populiste rappresentate da Trump.
L'elezione di un Papa che si opponesse a tali visioni politiche potrebbe segnare un punto di svolta, proprio come accadde con Wojtyła nel contesto della Guerra Fredda.
In sintesi, Papa Francesco rappresenta - secondo l'articolo del New York Times - un'alternativa concreta alla deriva autoritaria e populista, un monito per chi in Italia e nel mondo guarda con interesse alle politiche di Trump.